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Luca Dal Monte presenta il suo nuovo libro: “Ferrari, presunto colpevole”

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e parole dello scrittore Luca Dal Monte intervenuto in esclusiva a Passione Formula 1

Luca Dal Monte presenta il suo nuovo libro: “Ferrari, presunto colpevole”

Lo scrittore Luca Dal Monte è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Marco Palomba e Carlo Ametrano nel corso della rubrica “Passione Formula Uno” per fare un punto sul campionato di Formula 1 e non solo. Da venerdì è infatti disponibile il nuovo libro di Dal Monte che, dopo “Ferrari Rex”, torna a parlare di Enzo Ferrari, ovvero “Ferrari, presunto colpevole”. Ecco le sue dichiarazioni:

Luca, parliamo di questa stagione di Formula 1, o meglio di Formula Verstappen. È gara solo per il secondo posto nei costruttori, giusto?

“Sono d’accordo sulla Formula Verstappen, ma allo stesso tempo credo che se si escludesse dal campionato, a quest’ora sarebbe una lotta bellissima. La sfida per il secondo gradito del podio è molto interessante: c’è questo “problema” di Verstappen e Red Bull che non hanno assolutamente voglia di lasciare quel posto”.

Quanto Verstappen c’è in questa Red Bull, considerando le prestazioni di Perez?

“In questa primavera ho parlato con tantissima gente che era in Messico, ed erano entusiasti! Credevano che Perez potesse lottare per il titolo mondiale, ma invece abbiamo visto dopo Miami come il sogno si è spento immediatamente. Dopotutto, quando facciamo riferimento a Verstappen, sappiamo che la vettura è plasmata a sua immagine e somiglianza: non c’è niente da fare. Capisco i messicani che credevano nel loro connazionale, ma dubito a pensare che qualche altro avesse potuto credere in un Perez campione del mondo, e quindi davanti al suo compagno di squadra a fine stagione”.  

Per Ferrari invece Silverstone sarà la prova del nove?

“Credo di sì. Gli aggiornamenti che abbiamo visto nell’ultima gara hanno dato i loro frutti. La cosa che mi lascia tranquillo è pensare che i piloti siano in palla: Leclerc rimane un pilota di talento puro, mentre Sainz continua a crescere sempre di più. Continuo a pensare che Leclerc sia superiore a Sainz, almeno in questo momento delle loro carriere, però lo spagnolo è una di quelle ‘seconde guide’ – passami il termine – di livelli veramente altissimi”.

Hamilton riuscirà a vincere questo ottavo titolo? E soprattutto andrà mai in Ferrari?

“Lo vedo ormai fisso in Inghilterra. Fossi stato in lui me ne sarei andato dopo il finale del 2021. Possiamo raccontarcela come vogliamo, ma il finale è stato davvero pessimo: la gestione è stata totalmente sbagliata. Fossi stato in lui mi sarei ritirato, ma perché gli avrebbe fatto bene alla carriera. Ora sta dimostrando di essere un ottimo pilota, ma non il più forte di tutti, ma è anche la natura dell’automobile. Se non hai la macchina, puoi anche essere il migliore, ma i risultati non vengono. La stagione 2022 ha confermato che Hamilton è nella top five degli ultimi vent’anni. L’anno scorso ha risentito, secondo me, del furto subito e ha un po’ perso il duello con Russell, mentre in questo momento è lì, anche se non riesce a vincere. Mi auguro possa farlo presto, ma spero anche che possa farlo Alonso”.

Luca Dal Monte

Quanto credi in una loro vittoria?

“Tutto dipende da Verstappen. Il problema è che l’affidabilità è ormai raggiunta da tutti, per cui se una vettura è superiore alle altre, difficilmente può succedere qualcosa. Una vittoria naturalmente di Alonso e Hamilton può avvenire, sia chiaro, ma non è la cosa più facile in questo momento”.

Se ti dico che Hamilton non ha vinto il mondiale per via di un “Presunto colpevole”… cosa mi dici?

“Parliamo del libro che è uscito venerdì scorso. È la prima volta che torno a parlare di Enzo Ferrari dopo “Ferrari Rex” e posso già dirti che è davvero emozionante. Il libro tratta del processo che Ferrari subì dopo il terrificante incidente nella Mille Miglia del 1957 nel quale venne incriminato per “omicidio colposo plurimo”, inchiodato dai risultati di una perizia completamente assurda: i tre periti non erano degli esperti e arrivarono a delle conclusioni che potevano essere confutate solamente da una seconda perizia, nel caso fosse stata istituita. Ma ci vollero quattro anni per Ferrari per provare a convincere i giudici”.

Come mai hai scelto proprio questo tema?

“Ho iniziato a occuparmi di quest’argomento nel dettaglio quando ho fatto ricerche per la casa di produzione per la serie tv su “Ferrari Rex” per Apple Tv. Mi resi conto che c’era davvero tanto materiale non solo per la serie tv, ma anche per scrivere un libro”.

Ti invitiamo, per salutarci, al Senna Day di Carlo Ametrano in programma il prossimo anno.

“Se dovessi essere in Italia non mancherò: gli eventi di Carlo sono davvero bellissimi”.

 

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