Il ministro della Sanità: “Io non giudico nessuno però invece che di adozioni per tutti, parlerei finalmente dei diritti e dei sogni dei bambini. Le nuove norme non devono servire per i genitori in attesa di adottare, ma per i piccoli in stato di abbandono”
ROMA – “Prima di spiegarle perché penso che le adozioni siano per una mamma e un papà, mi permetta di dire una cosa: sul desiderio di maternità, sui figli e sui genitori ho molto riflettuto, in questi anni. Ho conosciuto tanti che soffrivano perché non potevano avere bambini. Ecco, io non giudico nessuno, non punto il dito”.
Non giudica, ministro Beatrice Lorenzin. Ma il tema è al centro del dibattito politico. Il Pd promette una legge sulle adozioni. Per Boschi e Serracchiani, saranno “per tutti”.
E lei cosa dice?
“Non sono d’accordo. Invece che di adozioni per tutti, parlerei finalmente dei diritti e dei sogni dei bambini. Le nuove norme non devono servire per i genitori in attesa di adottare, ma per i bimbi in stato di abbandono”.
Quindi è contraria alle stepchild, stralciate dal ddl Cirinnà?
“Certo. Sarebbe una beffa. E poi, mi permetta: sgombriamo il campo dall’ipocrisia di chi parla delle stepchild come adozione del figliastro, ma in realtà vuole aprire la strada all’automatismo per l’utero in affitto, che è altra cosa. Come ho sempre detto, si ragioni invece dei problemi che ci sono oggi, capiamo quali sono ascoltando gli operatori sul campo. Lasciamo quindi decidere al giudice, caso per caso, come già accade. O creiamo un nuovo istituto nelle adozioni speciali, per rafforzare tutele per i bambini”.
Di conseguenza si oppone anche all’adozione dei figli non biologici per le coppie omosessuali?
“Il principio deve essere quello di dare al bambino l’opportunità di avere una mamma e un papà. Lì decida il giudice”.
E l’adozione per i single?
“Mi ripeto: prima di tutto c’è il diritto del bambino di avere un padre e una madre. Come sa, già esiste l’affi-damento per i single. Valuta il magistrato e l’assistente sociale”.
Cosa pensa della scelta di Nichi Vendola, che ha appena avuto un figlio con il compagno Ed Testa, con la maternità surrogata?
“Non parlo di Vendola e di suo figlio Tobia, a cui auguro di cuore la stessa felicità che auguro ai miei bimbi. Mai, mai bisogna fare dei bambini un manifesto. E nessuno può volere che lo sia il figlio di Vendola”.
Resta la sua scelta e il clamore suscitato dalla notizia. Pensa che questo scontro non giovi a una legge sulle adozioni?
“Quella di Vendola è stata una scelta molto forte, che ha messo tutti di fronte alla realtà delle cose: cosa significa maternità surrogata. E la maggior parte delle persone, di fronte a questo, crede ancora che un bimbo abbia diritto a una mamma e un papà. Privarlo a priori della madre è una crudeltà, non le pare?”.
Vietata in Italia, Vendola ha comunque scelto la maternità surrogata negli Usa. Non resta un fatto con cui fare i conti?
“Lei sa che in America stanno lavorando a una scatola che sostituisce l’utero? Serve a salvare i bambini nei casi di grave distacco della placenta. Ma in teoria può far nascere un bambino senza madre. La scienza non ha più limiti, solo noi possiamo metterli”.
Come pensa di contrastare l’utero in affitto, allora?
“È un abominio, mi batterò per abolirlo. Si lotta contro la pena di morte, perché non farlo anche contro questa pratica?”.
In che modo?
“Prevedendo un reato universale. Fermando il business. Con il divieto di trascrizione e di commercio”.
Se il Pd va avanti sulle adozioni per tutti, Ncd provoca la crisi?
“È un ddl. Un tema dunque del Parlamento. Però, davvero, vorrei che si discutesse con equilibrio, diversamente dal ddl Cirinnà. Propongo a tutti di abbandonare le certezze e ascoltare gli esperti”.
Ma cosa propone per agevolare le adozioni? Un problema esiste.
“È giusto mettere mano alla legge. Ci sono più famiglie in attesa che bambini disponibili alle adozioni. Penso poi a i ragazzi delle case famiglia, che vedono i genitori una volta l’anno e poi a diciotto anni e un giorno restano soli. Un vero dramma. E allora, rivediamole queste norme”.
Un’ultima cosa: lei, laica, è contro le adozioni per tutti. Renzi, cattolico, a favore. Come se lo spiega?
“Solo una questione di sensibilità. Il fatto è che io sono una donna. E una madre”.
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larepubblica
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