L’ORDA AZZURRA- Elia Ferrara: “Finalmente rinnovo Insigne, esempio di napoletanità”
Ai microfoni dell’Orda azzurra, è intervenuto il giornalista Elia Ferrara, il quale ha dichiarato: “Finalmente Insigne rinnoverà: era nell’aria il suo prolungamento ed è ciò che tutti si auspicavano. Lorenzo è diventato il simbolo di questa squadra, l’unico esempio di napoletanità in questo organico. Sta scrivendo pagine importante: migliora di anno in anno e credo sia giusto così. Il Napoli fa bene ad investire su di lui, figlio della nostra tempo. In un tempo in cui si pensava che le bandiere non esistessero più, possiamo dire che Insigne è forse l’eccezione, come Totti o De Rossi. C’è una nuova strategia commerciale, ci sono i numeri che parlano: il Napoli ha accontentato Insigne a livello economico, in cambio ha preteso che si potesse arrivare ad un potenziamento dell’immagine di Insigne presso il pubblico. Gli azzurri si sono resi conto che bisognava cambiare a livello di immagine: i diritti di immagini possono giovare al Napoli, sfruttarli rende comprensibili averli per sé. Il bilancio del Napoli non è positivo, i diritti di immagini fruttano esclusivamente 98 mila euro su 153 milioni di euro. Non può avere senso fare un braccio di ferro con i calciatori per ottenerli. Dato che la società insiste, allora fa bene a volere qualcosa in più: la società deve pretendere la crescita del brand Napoli e dei suoi calciatori. I calciatori devono poter fruttare i diritti del Napoli. Con Insigne non è stata prevista la clausola: la società può decidere se cederlo o meno. La logica del Napoli è puntare sui giocatori giovani: ADL ribadisce da anni questo concetto in conferenza stampa. Tuttavia, non siamo più al tempo antisvincolo in cui i calciatori sono patrimonio della società: i calciatori sono dei lavoratori guidati dai procuratori. Vedi Rog e Zielinski, che se l’anno prossimo si affermassero potrebbero andar via, con i procuratori che andrebbero subito alla carica per chiedere un aumento dell’ingaggio. Il Napoli non può superare dei limiti soglia: gli azzurri sono costretti a vederli o a mettere la clausola. Oggi il calcio è questo, se non ci sono le cineserie, la logica vieta di poter trattenere un calciatore a vita.”
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