Londra – Dieci milioni di persone, ovvero una ogni tre secondi, potrebbero morire nel 2050 a causa di batteri antibiotico resistenti: e’ l’agghiacciante conclusione di un poderoso studio condotto in Gran Bretagna. Incaricato dal governo britannico, il documento Review on Antimicrobial Resistance’ individua una serie di misure per contrastare i cosiddetti ‘superbug’. L’autore della ricerca, l’economista Jom O’Neill* ha sollecitato un urgente intervento per impedire il ritorno della medicina preventiva “al Medioevo”. “Deve essere un priorita’ per tutti i leader di governo”.
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el rapporto, si sollecita un uso piu’ consapevole degli antibiotici, evitando l’uso eccessivo e gli abusi, che favoriscono la proliferazione dei ‘superbatteri’. Si raccomanda il lancio di una vasta campagna di sensibilizzazione del pubblico, in gran parte “ignorante” dei rischi; di creare un fondo di ricerca per 2 miliardi, di limitare l’uso degli antibiotici in zootecnia e promuovere i laboratori che creino nuovi antibiotici con un premio di un miliardo di dollari.
“Dobbiamo smettere di prendere antibiotici come caramelle”, ha insistito Jìm O’Neill. Dall’inizio dello studio, a meta’ del 2014, sono morte piu’ di un milione di persone a causa di infezione correlate alla resistenza agli antibiotici. Ma e’ ancora nulla, secondo i ricercatori, se si pensa che nel 2050 si potrebbe arrivare a 10 milioni di vittime all’anno, piu’ del cancro; una ecatombe che costerebbe all’economia mondiale 100mila miliardi. A novembre, anche l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ ha avvertito che il problema rappresenta “un grave pericolo” e che se non si fa nulla, il mondo si avviera’ verso “un’era post-antibiotici, in cui le infezioni comuni cominceranno ad uccidere”.
vivicentro.it/salute / (AGI) / Resistenza agli antibiotici, nel 2050 un morto ogni 3 secondi
NOTE
Terence James “Jim” O’Neill, barone O’Neill di Gatley (Manchester, 17 marzo 1957), è un economista inglese, già presidente della Goldman Sachs Asset Management e dal 14 maggio 2015 Addetto commerciale al Tesoro.
È meglio conosciuto per la sua tesi di rilievo economico per quanto riguarda le nazioni economicamente relativi denominato BRIC (Brasile, Russia, India e Cina). Ha coniato la frase in un documento 2001, dal titolo “Il mondo necessita di migliori BRICs economiche”.
Nel 2014 ha coniato l’acronimo MINT che sta ad indicare Messico, Indonesia, Nigeria e Turchia, identificando in queste nazioni le nuove 4 economie emergenti.
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