L’intervento di Pasquale Logiudice in diretta e in esclusiva al Pungiglione Stabiese.
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el corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese”, programma radiofonico a cura della nostra redazione in onda su ViviRadioWeb, abbiamo avuto come ospite telefonico il Direttore Sportivo della Juve Stabia Pasquale Logiudice, l’uomo che insieme a Manniello e agli altri consulenti di mercato ha costruito questa Juve Stabia vincente.
Tanti i temi trattati con il dirigente stabiese, dall’analisi della vittoria della Juve Stabia con il Cosenza all’analisi del prossimo impegno in campionato delle Vespe.
Questi sono alcuni passaggi della lunga intervista:
La Juve Stabia è l’attuale capolista del girone meridionale di Lega Pro in virtù del successo interno contro il Cosenza. Primato in classifica prezioso, frutto non di fortuna ma di tanto lavoro profuso in questa estate in fase di costruzione della rosa, con Fontana poi bravo ad assemblare l’attuale rosa, concorda con la nostra analisi?
Sicuramente, quando ti trovi ad ottenere dei risultati così importanti come attualmente li sta ottenendo la Juve Stabia, non possiamo parlare certamente di casualità, alla base vi è tutto un lavoro dietro e in questo momento il lavoro dell’allenatore sta esaltando il tutto.
Lei è consapevole di aver costruito quest’anno un gruppo importante per questa categoria?
No non è questione di gonfiare il petto, dall’inizio ero consapevole che comunque avevamo allestito una squadra competitiva, poi da qui a dire che questa squadra potesse essere forte non era possibile stabilirlo senza il giudizio del campo, ci vuole comunque del lavoro. Abbiamo cambiato diversi calciatori e quindi non hai mai la certezze del potenziale massimo, seppur ripeto abbiamo la consapevolezza di aver allestito quantomeno una squadra sicuramente forte da poter dar fastidio alle altre compagini che sulla carta sono più blasonate rispetto a noi.
Questo primato deve essere inquadrato solo come un fatto momentaneo o questa situazione può essere un segnale che questa Juve Stabia può incutere paura alle così dette grandi? Adesso anche diversi addetti ai lavori considerano la Juve Stabia tra le favorite alla vittoria del campionato e può recitare un ruolo da protagonista.
Sono contento che siamo considerati anche noi tra le compagini accreditate per la volata finale, forse è anche giusto che sia così, anche se noi dobbiamo ancora dimostrare con sacrificio e lavoro di poter meritare questo posto e poi sono sicuro che possiamo migliorare giorno per giorno. Il campionato è ancora lungo per cui è troppo presto parlare di risultato finale visto che sono passati appena 11 gare e ci sono ancora altre 27 gare da affrontare. Noi dobbiamo solo continuare su questa strada cercando di migliorare come ho sempre detto, e continuo a dirlo anche adesso, altri hanno l’obbligo di vincere questo campionato noi no.
La dirigenza ha avuto il merito di aver costruito una rosa importante e competitiva per un campionato difficile. Un aspetto importante di quest’anno sono le alternative sugli esterni, e in particolare si nota una grande crescita di Lisi e soprattutto Sandomenico in queste ultime gare, un valido acquisto proprio per favorire i compagni cercando di chiudere la partita nelle ripartenze. Qual è il suo pensiero?
Il problema di Sandomenico è stato più di condizione fisica, e parlandone anche con lui ieri sera, gli ho detto che da calciatore non riesci a capire il motivo per cui il tuo allenatore ti tiene fuori. L’ho rassicurato visto che d’altronde capitava anche a me da calciatore. Al contrario, il mister che ti vede mentre ti alleni continuamente in settimana non ti mette in discussione da un punto di vista tecnico, ma da un punto di vista atletico può capire se sei in condizioni di scendere in campo. Quello che è accaduto a Sandomenico capita spesso ai che non hanno fatto il ritiro, inserirli in rosa in un secondo momento è sempre difficile. Questa situazione si è verificata anche per altri calciatori della nostra rosa che ancora faticano a trovare la giusta condizione. Pertanto Sandomenico trovando una condizione accettabile, ha poi ritrovato la sua lucidità ed infatti ne sta beneficiando poi tutta la squadra.
Per quanto riguarda Lisi, è stata una grande intuizione dell’ allenatore nell’impiegarlo in quel ruolo (terzino destro n.d.a.) per sopperire alla mancanza di Cancellotti. Sicuramente su di lui c’è da elogiare la sua grande disponibilità ed in questo momento lui è l’immagine positiva di questo gruppo dove un singolo si mette a disposizione del gruppo stesso. Non è semplice trovare calciatori disponibili ad adattarsi per il bene della squadra. Sta giocando in un ruolo non suo, sapendo di andare sicuramente incontro a critiche o cattive figure. Quindi credo che questo sia lo spirito giusto, d’altronde è quello che intendo io, serve un gruppo coeso per affrontare un campionato importante e difficile come quello di Lega Pro.
Direttore andando ad analizzare i vari reparti di questa Juve Stabia, in estate parlavamo un po’ tutti di un folto centrocampo a livello numerico con tanti ricambi, e tra questi Mastalli sta diventando un leader nonostante la sua giovane età. Un suo pensiero sul calciatore, e soprattutto come ha convinto il calciatore ad accettare la Juve Stabia?
In questi casi i matrimoni si fanno in due, Mastalli ha accettato di buon grado Castellammare. Si conoscevano le qualità del ragazzo già dalle giovanili del Milan e poi c’è stata anche un’intuizione mia dall’anno scorso, quando andai a Lugano per trattare Migliorini con il club elvetico; e Mastalli giocava in quel club. Al di là di questi aspetti, voglio dire che è un giocatore importante, serio e veramente professionale, in giro non si trovano calciatori dalle sue attitudini. Chi vive lo spogliatoio sa che stiamo parlando veramente di una persona importante dal punto di vista tecnico, lo stiamo vedendo e apprezzando un po’ tutti. In campo ha quantità e qualità, quindi sta figurando bene con quello che è il progetto dell’allenatore e sicuramente il mister lo sta aiutando molto per la sua crescita da un punto di vista professionale. Credo ci siano ancora margini di miglioramento ed io lo sto spronando in quanto ritengo che possa anche proporsi in fase realizzativa.
Per quanto riguarda l’attacco, in estate la società ha cercato di ingaggiare una punta di spessore, ma con tutte le difficoltà del caso si è deciso di puntare su Montalto in chiusura di calciomercato. Adesso possiamo dire con certezza alla luce delle prestazioni di Ripa, che avevamo l’attaccante in casa e tra l’altro lei lo aveva detto ampiamente ai nostri microfoni?
Francamente l’anno scorso avevo deciso di puntare su Ripa, ed ero fermamente convinto che quell’attacco (insieme a Gomez n.d.a.) poteva fare bene e anche Gomez poteva beneficiarne della sua presenza. Ho la massima stima verso il calciatore visto che due anni fa fu ingaggiato per sostituire Di Carmine, poi ovvio le perplessità erano solo da un punto di vista fisico visto che veniva da un infortunio e ovviamente non sai mai quali sono i tempi di recupero e se casomai davvero potesse recuperare. Infatti basta vedere che anche Marchisio sta recuperando pian piano dopo otto mesi. Considerando che quest’anno stavamo cercando di costruire una squadra competitiva e non potendo rischiare di rimanere solo con Ripa e Del Sante, proprio per l’incognita di ordine fisico di Ripa, abbiamo ingaggiato un altro attaccante.
Passando alle note dolenti, Amenta non riesce ad entrare in gruppo tranne per le piccole apparizioni iniziali, incide anche l’eta?
Amenta sta avendo qualche problemino fisico perché anche lui è uno di quelli che comunque non ha svolto il ritiro e attualmente paga pegno, discorso diverso per Sandomenico che ha un fisico esile e più leggero, per cui non abbiamo avuto problemi per rimetterlo in sesto dopo pochi giorni. Amenta ha giocato da subito la partita di Livorno, poi dopo pochi giorni ha avuto un problema muscolare e successivamente un problema alla caviglia. Voglio ricordare che a Monopoli è stato decisivo salvando il risultato nel finale di gara, poi abbiamo visto tutti che da allora in poi i pugliesi hanno fatto risultato con tutti.
In settimana Amenta ha avuto un problema alla caviglia e appena l’altro ieri si è bloccato con la schiena, purtroppo non riesce a trovare continuità da un punto di vista fisico. Spero in una sua ripresa, certamente non si può mettere in discussione un calciatore esperto da un punto di vista tecnico, ha un curriculum di tutto rispetto; purtroppo sta attraversando un brutto momento, ci sono sempre imprevisti, fa parte del gioco, ci sono tante variante e tra le tante varianti incide anche la condizione fisica.
Direttore, cosa possiamo dire in merito di Zibert, è out per un problema fisico o ci sono altri problemi? Zibert idem, pure lui ha avuto sia un problema alla caviglia è sia un problema al ginocchio. È normale che la squadra sta cercando di sacrificarsi, chi ha giocato al posto suo ben si è comportato e come ci siamo detti tutti, Izzillo in mezzo al campo sta facendo benissimo, idem Mastalli. Adesso è normale che mentre prima i titolari ipoteticamente partivano un gradino sopra, ora ci sarà da battagliare per andarli a sostituire, per fortuna direi.
Intanto direttore, vogliamo tranquillizzare i tifosi circa le condizioni di Izzillo, uscito domenica anzitempo per un problema alla spalla? Izzillo ha subito un fastidio alla spalla, nei prossimi giorni ne sapremo di più, almeno per questa settimana ritengo che debba stare fermo, poi non so, sarà lo staff medico che deciderà i tempi. Dispiace perché Izzillo stava giocando veramente bene. Ora abbiamo un Salvi ritrovato, confidiamo nella voglia di Zibert; e come avete detto voi ci sono diverse soluzioni e l’allenatore farà delle scelte in base a ciò che vedrà durante gli allenamenti. Credo che in questo momento le soluzioni non manchino.
Ecco direttore, è iniziata la settimana di preparazione che porterà alla sfida contro il Catanzaro. Sarà un altro banco di prova, di fronte l’ex Zavettieri che ha ottenuto due pareggi da quando siede sulla panchina calabrese e tra l’altro lei ben conosce l’ambiente catanzarese. Cosa si aspetta da questa gara?
Il Catanzaro è in crescita da come mi dicono fonti calabresi. L’ambiente ha ritrovato la serenità perché vedono un Catanzaro diverso, più propositivo, reduce da un ottimo pareggio in quel di Monopoli, un risultato seppur bugiardo in quanto la squadra poteva tranquillamente vincere. Quindi sarà una partita ostica perché comunque Zavettieri lo conosciamo bene anche noi, un tecnico bravo a guidare squadre a campionato in corsa e non a caso l’anno scorso con noi nel momento di sfascio arrivò e ottenne subito dei risultati. Quindi sicuramente per lui è una gara dove ci terrà in modo particolare, però tutte le partite sono difficili, non dimentichiamoci che abbiamo perso a Reggio Calabria, una partita strana, quindi in questo campionato e soprattutto in questo girone partite facili non ce ne sono. Ogni partita nasconde un’insidia e quella di Catanzaro sarà una partita molto insidiosa. Non vincono da un bel po’, navigano in acque agitate di classifica, ma è una squadra in crescita e di categoria. Noi siamo consapevoli che fortunatamente questa Juve Stabia è nelle condizioni di poter fare qualsiasi risultato contro qualsiasi squadra, abbiamo rifilato quattro reti al Foggia. Noi in questo momento abbiamo una certezza, mi riferisco al grande merito che ha avuto l’allenatore nell’assemblare in due mesi venti calciatori nuovi dando una fisionomia e un’idea di gioco ben delineata e specifica. Ormai avete capito un po’ tutti che la Juve Stabia cerca di impostare la partita sia in casa che fuori e difficilmente subiamo il gioco dei nostri avversari. In queste undici partite siamo riusciti ad imporre il nostro gioco anche quando abbiamo perso come in quel di Catania o Reggio Calabria, ricevendo in particolare i complimenti a fine gara dal tecnico Zeman. Anche a Catanzaro metteremo in atto la nostra mentalità di gioco sperando di ottenere punti preziosi per la nostra classifica.
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