L’eruzione dello Stromboli sta preoccupando i 40 abitanti di Ginostra la frazione della medesima isola delle Eolie raggiungibile solo via mare.
Ginostra è una frazione del comune di Lipari, in provincia di Messina. Gli abitanti stanziali sono circa 40. Il piccolo borgo è disposto ad anfiteatro nella parte sud-occidentale dell’isola di Stromboli e offre la vista su alcune isole dell’arcipelago delle Isole Eolie, sulla costa calabra e sull’Etna. Nella parte alta del borgo, chiamata Timpone è anche presente un insediamento preistorico del XVII – XVI secolo circa a.C.
L’isola è meta di turisti, anche se non abbia vere e proprie spiagge. Ma chi viene a vederla e anche starci è incantato da una natura antica, dominata delle millenarie attività vulcaniche dello Stromboli che attraverso la cosiddetta Sciara del Fuoco, un pendio scosceso, scarica dal proprio cono vulcanico la lava e i lapilli che continuamente erutta con anche vigorose esplosioni.
E proprio l’attività intensa dello Stromboli di questi ultimi mesi ha indirettamente iniziato a preoccupare i residenti della frazione di Ginostra per via delle precarie condizioni in cui versa il porticciolo che è l’unica via di collegamento in grado di garantire l’evacuazione dell’abitato. Sicché i consiglieri comunali Annarita Gugliotta e Francesco Rizzo si sono fatti portavoce delle istanze dei residenti rivolgendosi al prefetto di Messina Carmela Librizi.
«Le recenti mareggiate – scrivono i due consiglieri comunali – hanno ulteriormente danneggiato la struttura portuale. Inoltre vanno ripristinate le luci di segnalazione insistenti sul pontile di Ginostra, lato attracco aliscafi. Ad oggi, non è garantita l’ottimale operatività del pontile di attracco della piccola frazione, a causa sia delle luci fulminate che di ulteriori danni al grigliato del molo». «Appare inutile sottolineare – conclude la lettera – quanto sia fondamentale per gli abitanti di Ginostra potere usufruire di un porto con funzionalità ottimale anche in considerazione dell’avviso di pre-allerta emanato dalla Protezione civile per lo Stromboli, rappresentando il molo l’unica possibile via di fuga in caso di evacuazione».
A
dduso Sebastiano
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