13.8 C
Castellammare di Stabia

Lo strazio di due genitori affidatari: “Le nostre bambine in adozione dopo 4 anni, con questa lettera potranno rintracciarci”

LEGGI ANCHE

H

anno accolto due bambine in affido e dopo quattro anni le amano come figlie, ma ora dovranno separarsi da loro per sempre: dichiarate adottabili, ciascuna delle bimbe ha trovato una nuova famiglia e per legge non potranno più incontrare i genitori affidatari.

Tiziana Cardile e il marito Mauro Ferri sono distrutti dal dolore. Avrebbero voluto adottare legalmente le piccole, ma per i servizi sociali il tempo a disposizione per le pratiche burocratiche è scaduto: le bimbe non possono aspettare l’iter che dichiara una coppia ideonea all’adozione, già esistono centinaia di genitori in attesa e dunque la cruda soluzione è quella di strapparle alla famiglia dove sono amorevolmente cresciute per quattro anni. Il dramma nel dramma: le bimbe saranno separate e non potranno crescere insieme.

Bambine

In uno straziante post su Facebook Tiziana Cardile si rivolge a Bianca e Sabrina spiegando che rendere pubblica questa storia dolorosa è l’unico modo per avere (forse) un contatto futuro.

Bianca. Sabrina. Se state leggendo è perché ci state cercando. Vi chiedo scusa perché sto rendendo pubblico un dolore che andrebbe consumato in privato ma questo è l’unico modo che ho per sperare che un giorno Vi potremo rivedere o anche solo risentire. 

Tiziana e il marito si sentono genitori a tutti gli effetti. E scrivono di aver appreso dell’adozione all’improvviso, senza essere avvertiti. Un gesto che rende lo strappo ancora più lacerante:

Ciò che non sapete è che noi abbiamo tentato qualsiasi cosa per riportarVi a casa ma nulla è stato possibile.
Non pensavamo potesse finire così.

Non pensavamo che i servizi sociali, che sicuramente da tempo avevano stabilito un nuovo progetto per voi, ci mettessero di fronte al fatto compiuto senza darci nessuna possibilità. Ci è stato detto che non eravamo nell’elenco delle famiglie adottive che erano in possesso dei requisiti adeguati; che anche noi probabilmente avevamo tutti i requisiti ma che dovevamo essere “valutati” e questo richiedeva tempo e tempo non ce n’era più.

Che l’avervi avute in affido per 4 anni durante i quali avevamo imparato ad amarci e ad essere una bella famiglia non aveva alcun valore.

La riforma che dovrebbe dare continuità affettiva ai bambini in affidamento, affinché possano essere adottati dalle famiglie che li stanno crescendo e non strappati per essere portati in una ulteriore nuova famiglia, è diventata legge da alcuni mesi. Ma la storia di Bianca e Sabrina sembra confermare che le cose non sono cambiate: divise da un uomo e una donna che ormai chiamavano “mamma e papà”, saranno accolte da due famiglie diverse, forse lontane anche geograficamente, e non potranno portare con sé nemmeno i giochi e gli abiti.

Non ci è permesso neppure darvi le vostre cose, giocattoli e foto, soprattutto le foto, la nostra vita insieme. Ci è stato detto di fare due pacchi separati uno per te Bianca e uno per te Sabrina. Come se la vita delle persone si potesse dividere e riporre dentro a delle scatole da consegnare separatamente.
Oggi Bianca ho acceso il tuo cellulare, hai più di 500 messaggi delle tue amiche.
Io e Papà vi vogliamo dire che vi vogliamo bene, ma questo l’avete sempre saputo.

La lettera dei genitori si conclude con un appello pubblico alle due bambine: Tiziana e il marito non potranno cercarle perché avranno cambiato cognome, ma una volta adulte Bianca e Sabrina potrebbero avere il desiderio di ricontattare i genitori adottivi. E la porta sarà sempre aperta.

Quello che dovete ricordare sempre è che se un giorno ci cercherete, noi non potremo farlo perché i Vs cognomi cambieranno, saremo qui ad aspettarvi, che la casa dove avete vissuto sarà per sempre la vostra casa e che ancora speriamo che Toffee con la quale siete state cucciole insieme possa mantenere la promessa di essere, un giorno, un vecchio cane che accompagna due meravigliose e coraggiose giovani guerriere a discutere la tesi di laurea.
Mamma e Papà

RETTIFICA: Nella prima versione dell’articolo avevamo scritto che la riforma sulla continuità affettiva dei bambini in affidamento era ancora al vaglio del Parlamento. In realtà la legge è stata approvata nel 2015.

Lo strazio di due genitori affidatari: “Le nostre bambine in adozione dopo 4 anni, con questa lettera potranno rintracciarci”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cittadella – Juve Stabia: La doppia faccia di Luca Pandolfi, dal flop a Castellammare al successo in Veneto

L'ex Juve Stabia affronta la sua vecchia squadra nel momento migliore della sua carriera, ma la memoria collettiva delle Vespe lo lega ad una stagione da incubo.
Pubblicita

Ti potrebbe interessare