Silvio Berlusconi sta preparando uno schiaffo alla Lega Nord che sembra voler preparare l’assetto di una possibile coalizione di centrodestra: il leader di Forza Italia non andrà a fare campagna elettorale per i referendum sull’autonomia di Lombardia e Piemonte voluti dalla Lega: snobberà i referendari per volare a Ischia.
Nel centrosinistra si assiste invece a un momento inedito per il segretario del Pd Matteo Renzi: “L’autoproclamata fase zen di Renzi continua: e a trarne vantaggio non è solo il quadro generale, come si usa dire, ma forse lo stesso profilo del leader Pd”, osserva Federico Geremicca.
Uno schiaffo ai governatori leghisti. Berlusconi snobba il referendum
Maroni insiste e cerca di convincerlo, ma il Cavaliere non sarà in piazza. Nel giorno della manifestazione a Milano, kermesse di Forza Italia in Campania
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oberto ha bisogno di Silvio, del suo appello al voto. Ma l’ex premier non sarà a Milano: ha confermato la sua presenza a Ischia dove questo fine settimana si riunirà tutta la Forza Italia del Sud. Una sorta di stati generali voluta dal coordinamento campano. È vero che il leader azzurro sarà già da quelle parti. Venerdì andrà a Ravello per fare da testimone di nozze alla sorella della sua compagna Francesca Pascale (anche lei testimone). Una cinquantina di invitati, per lo più amici e parenti di Carlo Pasquale Gargiulo e Marianna Pascale, nel prestigioso hotel Caruso. Tutti lì si aspettano che il Cavaliere canti, accompagnato da Mariano Apicella. Sabato mattina lascerà la Costiera Amalfitana per sbarcare a Ischia, visitare la zona terremotata e poi nel pomeriggio parlare a quel partito del Sud che gli ha sempre dato grandi soddisfazioni.
«Altro che andare a Milano per dare una mano a Maroni», spifferano gli azzurri meridionali. I quali ci tengono a ricordare che i voti Forza Italia ce l’ha soprattutto nelle Regioni del Sud. In Sicilia, dove sono sicuri di vincere con Nello Musumeci. In Campania, in Puglia e in Calabria, dove Fi viaggerebbe su percentuali tra il 18 e il 20%. «Quanto ha invece Forza Italia in Liguria e nella stessa Lombardia? Attorno o sotto il 15%. In alcuni casi ben al di sotto del 10% come in Veneto e in Piemonte». Questo dicono e ricordano i “sudisti azzurri”.
Lo ricordano in particolare a Giovanni Toti e a Paolo Romani che nei giorni scorsi avevano sostenuto che al Sud Fi sia in caduta libera. Il governatore ligure aveva pure fatto riferimento ai sonori schiaffoni che Mara Carfagna e il coordinatore regionale Domenico De Siano avevano preso alle amministrative delle loro città, Salerno e Napoli. Che venga Berlusconi per loro è grande motivo di orgoglio. Soddisfazione doppia che il Cavaliere non vada a Milano per aiutare Maroni e la Lega che, in caso di forte affermazione del referendum, farebbero la voce grossa quando si tratterà di decidere gli equilibri nel centrodestra alle elezioni regionali e l’assegnazione dei collegi uninominali. Sempre che il Rosatellum riuscirà a passare le forche caudine del Parlamento. Maroni però preme, lo vuole al suo fianco. Salvini è più tiepido. Anche il leader leghista vorrebbe più autonomia per Lombardia e Veneto: non vuole però rafforzare troppo Maroni che è il suo vero avversario nel partito. Tra l’altro, l’incontro tra il Cavaliere e Salvini non dovrebbe tenersi questa settimana: il segretario del Carroccio attende prima l’approvazione del Rosatellum.
Cosa farà Berlusconi? In queste ore dovrà prenderà una decisione. Sabato manderà un messaggio alla manifestazione di Milano nel giorno in cui è a Ischia? Quanto si esporrà? Cercherà di sicuro di allontanare ogni accostamento con la Catalogna. Il Ppe ha le antenne alzate e a Ischia ci sarà pure il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.
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lastampa/Uno schiaffo ai governatori leghisti. Berlusconi snobba il referendum AMEDEO LA MATTINA
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