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’Italia è nella morsa degli incendi. A Roma nelle ultime 48 ore ne sono stati segnalati almeno 30. Evacuati un convento, una struttura per anziani e diverse abitazioni. A Sanremo gli incendi devastano la collina: persone intossicate e allarme per dei dispersi, che si trovavano all’interno di un’auto avvolta dalle fiamme. Fiamme anche a Napoli.
Fiamme e paura, Roma brucia. Evacuati ospizi, conventi e case ANTONIO PITONI
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In serata il forte vento spinge il fuoco fino al Lungotevere. Non esclusa l’origine dolo
Tutto è iniziato lunedì pomeriggio, quando le fiamme sono divampate tra le sterpaglie della Muratella, alla Magliana. Bilancio: una cinquantina di vetture ridotte a carcasse all’interno di un autodemolitore e la linea ferroviaria che collega Roma a Fiumicino bloccata. Un’emergenza che ha richiesto l’intervento di dieci squadre, otto automezzi e un elicottero dei Vigili del fuoco, cui si sono aggiunti anche quelli della Protezione civile e della Forestale del Lazio. Solo alle prime luci dell’alba, dopo che le fiamme avevano lambito il vicino canile comunale minacciando anche strutture sanitarie ed esercizi commerciali della zona, l’emergenza è rientrata. Preambolo della lunga serie di 14 allarmi registrati tutti nella giornata di ieri. «La peggiore dell’anno a causa del forte vento che trasforma spesso piccoli focolai in grandi incendi», spiega il vice questore aggiunto Marco Mei del comando regionale del Corpo forestale del Lazio. Che si è protratta fino a notte inoltrata, quando l’ultimo incendio sul Lungotevere di Pietro Papa, in zona Ostiense-San Paolo, è divampato su una delle sponde del fiume. Da Civitavecchia a Ladispoli, da Nettuno a Castel Fusano. Dalla Salaria ad Ostia Antica. Da Monte Mario al parco del Pineto, nel cuore di Roma. Dove il rogo, divampato dalla solita sterpaglia, ha reso necessario l’evacuazione precauzionale di una struttura per anziani, di un istituto religioso con 64 suore e di alcune abitazioni private. Le fiamme si sono propagate, in giornata, fino in prossimità del Policlinico Gemelli e della sede dell’Aise, i servizi segreti esteri, di Forte Braschi. Una situazione che ha richiesto l’impiego di due Canadair, un Ch47 dell’Esercito, 3 elicotteri della Regione Lazio, dei Vigili del fuoco e della Forestale.
Emergenza incendio anche tra i boschi del Monte Gennaro, nella provincia capitolina. Mentre per un altro allarme scattato in prossimità dei binari sulla linea Roma-Grosseto, il traffico ferroviario tra Maccarese-Fregene e Ladispoli-Cerveteri è stato temporaneamente sospeso. Così come, ulteriori difficoltà alla circolazione stradale si sono riscontrate sulla Roma-Fiumicino, all’altezza dell’innesto con il Grande raccordo anulare, a causa di un incendio domato senza grosse difficoltà. Altro incendio «importante» ha colpito la zona del Corviale, in via del Ponte Pisano. Insomma, giorni difficili di un annus horribilis che stanno stringendo la capitale nella morsa delle fiamme. «Dall’inizio dell’anno, in tutto il Lazio, gli incendi sono stati quasi 300 e hanno interessato circa mille ettari di boschi – prosegue Mei -. Nella provincia di Roma, invece, se ne sono sviluppati circa 70, che hanno interessato un’area complessiva di 300 ettari dei quali circa 50 di superficie boschiva». Numeri che danno la misura dell’allerta. «La differenza rispetto agli ultimi due-tre anni è che nel 2016 il fenomeno si è manifestato con maggiore recrudescenza in tutta la provincia di Roma», sottolinea il vice questore aggiunto della Forestale. I roghi degli ultimi giorni hanno interessato soprattutto aree cosiddette di interfaccia, ossia ai limiti delle fasce urbane, e di sterpaglia. In questi casi, se necessario, i mezzi aerei, dai Canadair agli elicotteri della Forestale e della Protezione civile, intervengono sotto il coordinamento dei Vigili del fuoco. «Aree boschive a parte il nostro intervento è richiesto soprattutto quando, negli incendi di interfaccia, ci sono situazioni di particolare pericolo – sottolinea Mei -. Come ad esempio in presenza di rifiuti abbandonati o, come accaduto alla Muratella, quando le fiamme minacciano strutture particolari: nel caso della Magliana un canile». E le cause? «I nostri nuclei investigativi sono al lavoro e le indagini sono in corso – conclude il dirigente della Forestale -. Non si può ancora dire se gli incendi delle ultime ore siano dolosi, ma molto spesso sono determinati dall’incuria dell’uomo».
Notte di paura anche a Sanremo, gli incendi devastano la collina
Sanremo assediata dal fuoco. Fiamme alte decine di metri. Famiglie evacuate, persone intossicate. Allarme per dei dispersi, pare all’interno di un’auto inghiottita da un denso fumo nero. Sono ore di angoscia quelle che vive da ieri sera la città del Festival. L’incendio si è sviluppato sulle alture poco dopo le 21,30, tra le zone residenziali e la macchia mediterranea (pini marittimi, lecci, conifere). In una manciata di minuti il rogo ha interessato un’ampia area, un fronte lungo oltre un chilometro, favorito dalla vegetazione secca per il caldo e da un vento proveniente dal mare.
L’emergenza ha visto la mobilitazione di tutte le squadre dei Vigili del fuoco della provincia di Imperia, del Corpo Forestale dello Stato e di decine e decine di volontari della Protezione civili provenienti da tutti i centri del Ponente Ligure. Impossibile, a causa del buio, utilizzare Canadair ed elicotteri (che potranno essere mobilitati solo alle prime luci dell’alba di oggi). I carabinieri intorno alle 22 erano alla ricerca di un’auto che secondo alcuni testimoni potrebbe essere rimasta bloccata dall’incendio, lungo la vecchia strada militare che collega le frazioni Coldirodi e San Romolo. Un barriera di sicurezza è stata estesa dalle forze dell’ordine per impedire incidenti e per tenere anche alla larga gli sciacalli che potrebbero depredare le abitazioni evacuate. Il Comune si è allertato per ospitare in centri di accoglienza gli sfollati: una casa di riposo e se vi fosse necessità in qualche camera d’albergo ancora disponibile nonostante il periodo estivo. La Forestale, anche a fronte della presenza di alcune piste tagliafuoco nella zona, ha attivato la strategia del «controfuoco» per circondare le aree dove il rogo si è rivelato più violento e, soprattutto, veloce.
L’orario in cui è divampato l’incendio fa sospettare gli investigatori che dietro al rogo possa esserci la mano di un piromane.
Roghi nel napoletano, due intossicati
Tra zone colpite collina Camaldoli e Frattamaggiore
NAPOLI – Incendi in diversi e numerosi punti di Napoli e provincia. Il fronti che sta maggiormente impegnando i vigili del fuoco è in una zona tra i comuni di Frattamaggiore e Casoria, in località Volta Carrozza. Le fiamme hanno lambito alcune abitazioni e due persone sono rimaste intossicate e trasferite all’ospedale San Giovanni di Dio. Accertamenti sono in corso per stabilire se la natura dell’incendio possa essere doloso.
Interventi dei Vigili del fuoco anche sulla collina dei Camaldoli, a Napoli, e ad Ercolano e nella zona del Vesuvio, in particolare Boscoreale e Boscotrecase. Ed è anche la provincia di Salerno ad essere colpita: in particolare in Costiera amalfitana.
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