Il Governo da un pezzo va avanti a colpi fiducia, ieri e’ stato approvato il Decreto per salvare i 4 Istituti di Credito coinvolti nei mesi scorsi in uno scandalo in cui sono stati truffati piu’ di 10mila correntisti. Ricordiamo i loro nomi tanto per non dimenticare:
Parlando di fiducia, bisogna spiegare in cosa consista, poi passeremo ai 3 punti cardine del Decreto approvato ieri.
All’interno dell’ordinamento politico italiano, si parla di “questione di fiducia” quando il Governo presenta al Parlamento una Legge ponendovi la “fiducia”. Questo vuol dire che il Parlamento può rifiutare una Legge, o chiedere che vengano effettuate delle modifiche,
Il Governo, invece avanza la proposta aspettandosi che essa passi così com’è, senza opposizioni, se cio’ dovesse accadere, è legittimato nella sua azione; se ciò di fatto non avviene, il Governo decade e si deve dimettere.
I
n sostanza, si tratta di un meccanismo che viene utilizzato da formazioni di Governo che non hanno una maggioranza forte, per evitare che le opposizioni possano fare ostruzionismo.
Renzi con questo Decreto composto di 3 parti vorrebbe risolvere in maniera definitiva le problematiche del mondo bancario in Italia,
Come la Divina Commedia e’ composto da 3 capitoli :
- Inferno
- Purgatorio
- Paradiso
Nel capitolo dell’Inferno (bancario), si parla di accelerazione nel recupero dei crediti marci e deteriorati, un vero e proprio vademecum per tutte le ‘sofferenze monetarie’ della banca.
Nel Purgatorio, vi sono le misure che consentiranno agli investitori truffati di ricevere parte dei propri soldi, sempre che ne abbiano i requisiti.
Nel Paradiso, vi e’ un Fondo di solidarieta” per il ‘riciclaggio elitario’ del personale degli Istituti di credito.
Questa la Divina Commedia approvata a pieni voti con il voto di fiducia, Padoan, in seconda battuta, parlando dei rimborsi degli obligazionisti, ha dichiarato che i soldi verranno estrapolati dal sistema bancario. Ha aggiunto ancora che non saranno razionati i soldi sia per tutti quelli che ne hanno diritto, sia per quelli che ricorreranno agli arbitrati, o per chi chiedera’ il rimborso automatico, ( tramite bancomat?).
Dante Alighieri se avesse avuto la sfortuna di vivere nel nostro Secolo, la sua Divina Commedia, l’avrebbe scritta in un atto, a cui avrebbe potuto dare il nome di farsa.
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