Le decisioni scaturite dall’incontro romano sulle Terme al Ministero dello Sviluppo Economico, non trovano d’accordo il consigliere di Italia Viva
Il consigliere Di Martino e l’incontro tenuto a Roma per le Terme
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astellammare di Stabia – Dopo la conferenza stampa tenuta dal sindaco Cimmino, nel corso della quale ha illustrato quanto è scaturito dal Tavolo tecnico che si è tenuto a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico sulla questione Terme, è giunta in redazione, così come previsto, la reazione del consigliere comunale di opposizione Di Martino.
Un incontro senza nessuna novità sostanziale, per Andrea Di Martino, capo gruppo di Italia Viva, che invita, pregiudizialmente a non fare più propaganda perché è il tempo delle scelte, definendo il sindaco, a tale riguardo “in versione propaganda 5 stelle”.
Il riferimento, questa la nostra lettura all’affermazione, è all’incontro romano, sollecitato dai politici e deputati del movimento 5 stelle, che in buona sostanza hanno condiviso il percorso definito al Ministero.
Di seguito la dichiarazione del consigliere comunale del Movimento 5 stelle Francesco Nappi, riportato nel comunicato congiunto diffuso subito dopo l’incontro, che conferma quanto supposto.
“L’incontro di questa mattina al Mise è stato molto utile poiché ha sottolineato la necessità di seguire un percorso comune che veda la collaborazione di tutti gli Enti interessati e in cui vengano messi da parte i personalismi, la politica dell’apparire e del voler primeggiare ad ogni costo, per lavorare seriamente al rilancio del complesso termale e del termalismo.”
Un percorso per Di Martino tracciato da almeno gli ultimi cinque sindaci e che non ha prodotto risultati. Per il consigliere non è il caso né di barare né tantomeno farsi illusioni perché Invitalia chiede fondi e investitori.
“Se non abbiamo trovato un imprenditore che investe un milione di euro per acquistare il parcheggio – asserisce Di Martino – è difficile che ne troviamo uno che ne investe 40”.
Così come trova somigliante a promesse elettorali gli annunci di coinvolgimento della Regione Campania, su i protocolli aggiuntivi in una situazione nella quale il termalismo non è stato contemplato nella programmazione.
Confusione, propaganda preelettorale, ennesima passerella romana per nascondere il fallimento di una operazione messa in campo dall’amministrazione comunale e dal commissario liquidatore. Questo il duro giudizio del capo gruppo di Italia Viva che, oltre a ribadire che è giunto il tempo delle scelte, e lui ne indica due, invita il sindaco a chiedere scusa per il ritardo.
La prima decisione da assumere, ed è il pensiero di Di Martino, il puntare su un solo stabilimento termale, con la convinzione che è possibile, in tempi rapidi, riattivare le Antiche Terme e discutere e definire la nuova funzione per il sito del Solaro.
La seconda scelta che Di Martino suggerisce, quella di puntare sulla gestione delle Antiche Terme solo a cura di privati, “il pubblico deve stare lontano, ha già fatto troppi disastri, altri non ce ne possiamo permettere. Cercare rapidamente un privato che voglia investire e il pubblico eviti di mettere i bastoni tra le ruote”.
Pensiamo che le considerazioni e le riflessioni sull’incontro a Roma, non si esauriscono qui e auspicabile sarebbe coinvolgere la città, sia attraverso i propri rappresentanti all’interno della massima assise cittadina, sia con possibili incontri pubblici.
Giovanni Mura
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