I ragazzi di cinque istituti superiori raccontano le loro esperienze in un cortometraggio: inclusione riuscita e non, libertà, incontro con “l’altro”
di Maria D’Auria
Roma- Verrà presentato alla Festa del Cinema di Roma (17 – 27 ottobre), all’interno della sezione autonoma “Alice nella città”, Limes – Smile, il cortometraggio di Ylenia Politano, realizzato grazie ai fondi del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministro dei Beni e le Attività Culturali e del Turismo nell’ambito del progetto “A4- Visioni Fuori-Luogo- Cinema per la Scuola”.
Un film che ha come temi principali l’inclusione, la diversità, l’immigrazione, la libertà, mostrando allo spettatore che, nonostante tutto, si può imparare tanto l’uno dall’altro.
C’è la storia di Precious, una ragazza nigeriana sopravvissuta ad un lungo viaggio verso l’Italia per costruirsi un futuro migliore; Mattia, invece, è un giovane studente costretto sulla sedia a rotelle che sogna di diventare ingegnere e trovare un posto di lavoro; Carlo è un ragazzo di 18 anni con un ritardo mentale, linguistico e motorio che riesce comunque a comunicare bene anche senza troppe parole; William, infine, è uno studente con un carattere forte ed irascibile ma che tiene molto all’amicizia e che farebbe qualsiasi cosa per i suoi compagni di scuola.
Il film è il risultato di un lungo confronto tra gli studenti (circa 100 in totale), di varie classi di cinque istituti superiori italiani, quali: I.I.S. Gaetano De Sanctis (Roma), Liceo Statale Alfano I (Salerno), Liceo Scientifico E. Fermi (Cosenza), I.I.S. L. Sinisgalli (Senise, Potenza), Liceo Scientifico e Linguistico A. Vallone (Galatina, Lecce).
Un progetto nato dall’idea dei professori Andrea Piersanti e Mariarosaria Lattari dell’I.I.S. Gaetano De Sanctis di Roma, che hanno fortemente voluto un confronto tra ragazzi su tematiche fondamentali come la libertà, l’inclusione, la mediazione, l’esperienza e la società in generale – proprio come recita il sottotitolo del film. Si tratta di quattro storie diverse tra loro per modalità, geografia e sviluppo, tutte accomunate dalla consapevolezza e dal desiderio di incontro con “l’altro” da sé, anche nei casi di inclusione non ancora riuscita.
L
’inclusione delle differenze è il tema di vita scolastica che, ancora oggi, movimenta di più il mondo della scuola. La conformazione che le classi presentano rispecchia la complessità sociale odierna e, rispetto al passato, rende certamente indispensabile il riconoscimento della diversità come valore e delle differenze come risorsa.
I ragazzi, alla loro primissima esperienza, si sono confrontati direttamente con la troupe di formatori e creativi della produzione Controluce. Alessio Di Clemente, poi, li ha accompagnati nell’esperienza sul set, facendoli lavorare su improvvisazione e regole dell’acting, affidandoli poi alla regia di Ylenia Politano, sperimentando insieme le tecniche del documentario e del mockumentary.
Dopo l’appuntamento romano, Limes – Smile sarà presentato ad altri Festival in giro per l’Italia.
NOTE DI REGIA
Preparare e girare Limes-Smile è stato un incontro: l’incontro dei ragazzi con se stessi e i loro pregiudizi inconsci, e quello tra noi “grandi” e il loro mondo, molto più complesso e profondo di quello che pensiamo.
Le storie di Precious, Mattia, William e Carlo e la forza comunicativa dei ragazzi dell’Istituto De Sanctis di Roma, che hanno “giocato” con ironia sui temi rendendoli accessibili a tutti, sono la dimostrazione che inclusione, esclusione e pregiudizi sono trasversali, e una sfida quotidiana affrontarli e superarli.
Precious ha ballato per noi e per i suoi compagni i ritmi tribali della sua terra, che sono la sua forza, accolta da un abbraccio senza fine. Mattia ha insegnato alla sua classe che i limiti non esistono. William ha accolto le critiche e detto finalmente ai suoi compagni che ci tiene a loro, Carlo ha dimostrato che si può comunicare (e tanto) anche senza parole.
Fare “cinema” è stato un pretesto per crescere, e conoscere un mondo scolastico pieno di valore e valori, e di grande condivisione.
Abbiamo incontrato insegnanti e dirigenti che fanno del loro lavoro una missione, e rendono i ragazzi ogni giorno più consapevoli delle loro potenzialità.
Un incontro speciale. (Ylenia Politano)
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