Militante leghista ed ex candidato della Lega nella circoscrizione estera estrae la pistola e la punta contro un immigrato sulla Stazione Centrale di Milano, Polfer esclude motivi legittimi
Secondo quanto riferito da il Corriere, nel tardo pomeriggio di lunedì al 112 è arrivata la segnalazione di una lite in corso; parlava di un uomo sui cinquant’anni, calvo, con una maglietta chiara: «Stava litigando con uno straniero e gli ha puntato una pistola contro». La scena sarebbe avvenuta tra la stazione Centrale di Milano e un albergo nei dintorni. Sul posto si sono precipitate subito molte Volanti insieme agli agenti della polizia ferroviaria; hanno cercato una figura che corrispondesse alle descrizioni e hanno ascoltato qualche testimonianza. Alla fine, quando i poliziotti hanno intercettato la persona e gli hanno chiesto i documenti, hanno scoperto che si trattava di un candidato della Lega alla Camera (non eletto) nelle ultime elezioni politiche, circoscrizione estera «Europa».
La vicenda è stata presa in carico dagli investigatori della Polfer della Centrale ed è a loro che M. C., 51 anni, milanese, imprenditore, ha spiegato che era andato in stazione per aspettare la compagna e la figlia. Secondo il suo racconto, si sarebbe diretto verso l’ uomo di colore poichè le due gli avrebbero riferite di essere molestate da una persona; ne è nata subito una lite piuttosto agitata, al termine della quale M.C. avrebbe cercato di dare un violento calcio all’uomo e poi avrebbe estratto e brandito la pistola.
Gli uomini della Polfer hanno verificato a lungo i documenti per la detenzione e il porto d’armi e hanno cercato di ricostruire nei dettagli la dinamica della discussione. Stando ai primi accertamenti, sembra assolutamente da escludere che l’uomo abbia avuto un qualsiasi motivo legittimo per estrarre la pistola in strada, tra l’altro di fronte a molte persone. Il gesto per qualche minuto ha creato una situazione di allarme, come accade per tutte le segnalazioni al 112 che riguardano armi e, in particolare, in una zona sensibile come la stazione Centrale di Milano.
È probabile che nei prossimi giorni la questura e la prefettura faranno più approfondite valutazioni sul porto d’armi dell’ex candidato leghista.