Lega Pro, l’Avellino bifronte che rischia di compromettere nelle gare casalinghe il suo campionato.
Lega Pro, a 15 giornate dalla fine del campionato c’è un dato incontrovertibile del tutto negativo per quella che doveva essere la squadra forse maggiormente candidata al salto diretto di categoria: l’Avellino bifronte, che rischia di gettare alle ortiche nelle gare interne il suo campionato.
Punti Chiave Articolo
I tanti investimenti fatti dalla società e un Avellino che risponde solo nelle gare in esterna.
L’Avellino non vince una gara in casa dallo scorso 25 ottobre 2023 (Avellino-Cerignola 1-0), cioè da oltre tre mesi, e in una ipotetica classifica che tenga conto solo delle gare casalinghe l’Avellino bifronte di questa stagione sarebbe addirittura solo decimo con soli 17 punti conquistati fra le mura amiche in 12 gare rispetto alla Juve Stabia capolista che in casa di punti ne ha conquistati ben 25 e con una gara in meno (11 gare casalinghe finora).Un ruolino di marcia interno per l’Avellino che non rispecchia assolutamente l’andamento di una squadra che voglia lottare per la vittoria finale del campionato.
Il punto più basso di questo andamento casalingo dell’Avellino assolutamente scadente (fuori casa l’Avellino sarebbe addirittura in testa con 24 punti, uno in più della Juve Stabia) si è avuto ieri sera nella gara interna con il Sorrento.
Il punto più basso dell’Avellino bifronte: sconfitta interna con il Sorrento con una superiorità numerica di oltre 70 minuti.
Costieri in 10 uomini per l’espulsione di Blondett per oltre 70 minuti di gioco senza che l’Avellino ne abbia approfittato minimamente.Anzi, addirittura una grande partita del Sorrento in inferiorità numerica per quasi tutta la gara senza che nessuno se ne sia accorto in campo e sugli spalti.
Fa bene Pazienza nel post gara a dire che l’espulsione di Blondett del Sorrento si sia trasformata in una sorta di boomerang nei confronti dell’Avellino che forse in modo molto presuntuoso ha ritenuto di aver già vinto la partita finendo con questo atteggiamento sbagliato poi per perderla.Ma questo continuo approccio alle gare sbagliato in casa stride con i tanti investimenti fatti dalla società sia in estate che nel mercato di gennaio.
Un mercato effettuato dal dg Perinetti che non ha lesinato risorse da investire: ingaggiati ben 19 giocatori in estate mandandone via 15 non rientranti più nel progetto tecnico con il valore complessivo dei cartellini dei giocatori inferiore solo al Benevento nel Girone C di Lega Pro.E a gennaio ancora rinforzi di primo piano (De Cristofaro, Liotti, Rocca, D’Ausilio) che hanno ulteriormente rinforzato l’organico dell’Avellino.
Con la tifoseria locale che ovviamente si augura che non siano vanificati dai calciatori che vanno in campo gli sforzi di una dirigenza che da anni investe tantissimo in ogni sessione di mercato senza riuscire a centrare peraltro l’obiettivo della promozione in Serie B.