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a gara tra il Lecce e Napoli finisce con il risultato di 0-4, al termine del match stiliamo le nostre pagelle della gara per assegnare i voti ai componenti delle due rose che si sono dati battaglia in campo.
Il Napoli continua il suo buon momento con la seconda vittoria consecutiva in campionato: dopo l’Udinese la “vittima” è il Lecce che finora al Via Del Mare era stato imbattuto.
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In casa azzurra, in vista della gara di Champions League con il Real Madrid, viene attuato un pò di turnover ma questo non abbassa il tasso tecnico del Napoli che già dai primi minuti mette alle corde i giallorossi di casa. Sbloccata la gara è tutto in discesa e nel secondo tempo il subentrato Osimhen raddoppia e il subentrato Gaetano chiude la contesa prima che Politano, su rigore, realizzi la quarta rete che chiude i conti.
Tabellino di Lecce – Napoli (0-4):
Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo (16′ st’ Dorgu); Rafia (16′ st’ Oudin), Ramadani, Blin (16′ st’ Gonzalez); Almqvist (37′ st’ Corfitzen), Krstovic, Strefezza (26′ st’ Piccoli).
A disposizione: Samooja, Brancolini, Touba, Venuti, Litkowski, Sansone, , Burnete, Berisha.
Allenatore: D’Aversa
Napoli (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Ostigard, Natan, Olivera, Anguissa, Lobotka (30′ st’ Cajuste), Zielinski (38′ st’ Gaetano), Lindstrom (13′ st’ Politano), Simeone (1′ st’ Osimhen), Kvaratskhelia (13′ st’ Raspadori).
A disposizione: Contini, Idasiak, D’Avino, Zanoli, Mario Rui, Elmas, Demme, Zerbin.
Allenatore:Garcia
Queste le pagelle agli azzurri dopo Lecce – Napoli:
MERET, voto 6: bravo e attento nell’unica parata vera a cui è chiamato, quando Krstovic lo insidia con un destro velenoso dai 20 metri nel primo tempo: Alex si fa trovare pronto e sventa il pericolo. Responsabilità evidenti sul goal poi annullato al Lecce nella ripresa, che non gli valgono una valutazione inferiore proprio perché la rete non verrà convalidata.
Difesa
DI LORENZO, voto 7: la presenza del vivace Strefezza sulla sua corsia lo chiama a un lavoro difensivo a cui il Capitano si dedica con la solita precisione. Sgasa leggermente meno del solito ma la sua è sempre una prestazione solida e grintosa.
OSTIGARD, voto 7.5: nota di merito per il goal dell’1-0, di fondamentale importanza perché serve a sbloccare una gara tutt’altro che agevole. In fase più prettamente difensiva non commette alcun errore: la continuità sul terreno di gioco ne sta facendo venir fuori il talento.
NATAN, voto 7: terza partita di fila da titolare ( in 6 giorni), terza partita di fila in campo per tutti gli effettivi di gioco, terza partita di fila che fa vedere a tutti quanto il Napoli c’abbia visto giusto a prenderlo. Pulito in fase di costruzione, preciso, applicato, scolastico ma mai banale. Sempre concentrato in marcatura. Conferma che gli automatismi con Ostigard sono già ad un buonissimo livello. Ottimo prospetto.
OLIVERA, voto 6.5: deve vedersela con un avversario assai scomodo come Almqvist, Garcia lo preferisce a Mario Rui anche e probabilmente per questo e Mati adempie al compito con diligenza, pur soffrendo inevitabilmente alcune sgasate dello svedese.
Centrocampo
ANGUISSA, voto 7: bentornato Frank. Il camerunense sembra aver ritrovato una condizione fisica ottimale e si riconferma l’uomo ovunque del centrocampo azzurro: aggredisce, intuisce, intercetta, ripulisce, rifinisce, scambia e si butta in the box quando serve. Totale.
LOBOTKA, voto 7: la pressione del Lecce non gli consente di iniziare l’azione come piacerebbe a lui, ma Stani trova sempre il modo di ritagliarsi il suo spazio in campo e dare pulizia alla manovra. Utilissimo anche in fase di non possesso, nel recupero palla e nella conquista di falli preziosissimi.
ZIELINSKI, voto 7: suo l’assist su punizione per l’1-0 di Ostigard, Piotr dà ennesima dimostrazione di quanto stia vivendo l’era più matura e consapevole della propria carriera. Leader tecnico dei suoi, per la straordinaria maestria con cui gestisce una quantità indicibile di palloni, riuscendo sempre a dare linfa e respiro all’azione.
Attacco
LINDSTROM, voto 6: il talento c’è e si vede tutto, così come è evidente che ancora necessiti di tempo per entrare nei meccanismi di gioco dei suoi. Jesper comunque qualche spunto interessante lo fa intravedere, gioca pulito e aiuta in fase di ripiegamento.
KVARA, voto 7: solo l’assist ad Osihmen, per il fondamentale 2-0 momentaneo, sarebbe da 8. Ripetuti spunti di superiore inventiva. Il genio di Tblisi ha riacceso la luce, dopo la perla contro l’Udinese. E con lui in campo, consapevole di sé stesso, anche per soli 57 minuti è tutta un’altra musica.
SIMEONE, voto 6.5: gioca solo un tempo, poi Garcia lo toglie probabilmente perché preoccupato dall’ammonizione rimediata dal Cholito. Che come solito suo è generosissimo in ogni zona di campo e si fa notare per molte sponde intelligenti. Sfiora la rete personale proprio sul finire della prima frazione: gioia che avrebbe meritato ma che svanisce per una questione di centimetri.
I subentrati
POLITANO, voto 7: subentra e si riconferma come uno dei più in forma dei suoi e uno con il rendimento più elevato di tutto il Napoli di questo primo scorcio di stagione. Sgasa, punta, lotta, ricuce. Il tutto con velocità, cattiveria e convinzione. Realizza poi il 4-0 finale dal dischetto, spiazzando Falcone.
RASPADORI, voto 6: impensierisce seriamente Falcone con una grande conclusione da fermo da oltre 20 metri. Ammorbidisce ed alleggerisce la manovra dei suoi nell’ultima fase di partita dando sempre del tu al pallone.
CAJUSTE, S.V.
GAETANO, voto 7.5: gioca i suoi primi 12 minuti in assoluto in stagione e ci mette dentro un bellissimo goal che vale il momentaneo 3-0 oltre a procurarsi il penalty che, trasformato poi da Politano, varrà il 4-0 finale. Entra in entrambe le ultime due reti in modo decisivo, facendo intravedere classe e spunti di personalità. Chissà che non riesca, finalmente, a diventare un’alternativa concreta e credibile nelle rotazioni a centrocampo. Per il momento: complimenti.
OSIHMEN, voto 7: Garcia gli concede un tempo di riposo, poi mette piede in campo dall’inizio della ripresa e 6 minuti più tardi già va in goal: Kvara disegna, Victor è il solito falco(ne). Gioco di parole a parte, l’estremo difensore salentino può farci davvero meno di zero. Implacabile, mattatore, vorace divoratore di ogni palla in ogni zolla di campo. Peccato per la seconda mancata esultanza di fila, sintomo forse di uno strappo non ancora ricucito del tutto.
Le pagelle dei giallorossi dopo Lecce – Napoli:
FALCONE, voto 6
GENDREY, voto 4.5
PONGRACIC, voto 5
BASCHIROTTO, voto 5,5
GALLO, voto 5
DORGU, voto 6
RAFIA, voto 5
OUDIN, voto 5
RAMADANI, voto 5
BLIN, voto 5.5
GONZALEZ, voto 5
ALMQVIST, voto 6
CORFITZEN, S.V.
KRSTOVIC, voto 6
STREFEZZA, voto 6
PICCOLI, voto 5.5
Le pagelle degli allenatori dopo Lecce – Napoli:
D’AVERSA, voto 5: il Lecce coriaceo visto finora si squaglia nel pomeriggio caldo del Via Del Mare. I suoi ci provano pure, ma il Napoli sfodera tutti i suoi mezzi tecnici di tutt’altro livello e la sfida diventa inevitabilmente impari.
GARCIA, voto 7: seconda grande prova consecutiva dei suoi, con otto goal segnati in due partite e soltanto uno subito a risultato già acquisito. Rudy ha compreso, presumibilmente, che la strada intrapresa fino a Braga poteva portare a una stagione incolore e ha saggiamente deciso di correggere il tiro.
Le pagelle di Lecce – Napoli: Il direttore di gara
PAIRETTO, voto 6: forse eccessivamente fiscale nella valutazione di alcune ammonizioni comminate, ma gli va dato pure il merito di aver visto in diretta il mani di Krstovic nell’azione del goal annullato al Lecce nella ripresa, poi confermato dal VAR.