Scopri le ultime notizie: la Premier Giorgia Meloni in visita ufficiale in Libano, l’approvazione di nuove leggi sulla circolazione stradale in Italia e le sfide nell’accesso alle cure sanitarie nel Paese.
Giorgia Meloni in missione diplomatica in Libano!
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La leader del partito Premier, Giorgia Meloni, ha compiuto una visita ufficiale in Libano, con un’agenda intensa che comprendeva un incontro con i contingenti militari italiani impegnati nel teatro operativo libanese sotto l’egida delle Nazioni Unite (UNIFIL) e in operazioni bilaterali (MIBIL).Successivamente, Meloni ha partecipato a una cena al Palazzo del Governo a Beirut insieme al Primo Ministro libanese, Najib Miqati.
Questo incontro rappresenta un seguito agli incontri precedenti a Dubai durante la Cop28 e alla visita di Miqati a Roma un anno fa.Il focus principale dei colloqui bilaterali è stato sulla crisi in Medio Oriente, sottolineando l’impegno dell’Italia nel contribuire alla sicurezza e alla stabilità del Libano in un momento delicato, considerando il rischio di un’escalation del conflitto con conseguenze rilevanti per tutta la regione.
Modifiche significative alle norme sulla circolazione stradale
Il Parlamento italiano ha approvato con 163 voti favorevoli e 107 contrari un disegno di legge che introduce modifiche significative alle norme sulla circolazione stradale.
Le principali novità riguardano le sanzioni per chi guida sotto l’influenza di alcol o droghe e i limiti di potenza per i conducenti neopatentati.In particolare, viene eliminato il requisito dello “stato di alterazione” per configurare il reato di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: è sufficiente risultare positivi ai test di rilevamento per incorrere nella revoca della patente e nella sospensione della stessa per tre anni.
La situazione della Sanità
Il 21° Rapporto “Ospedali & Salute”, promosso dall’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) in collaborazione con il Censis, ha evidenziato che nel 2023 il 42% dei pazienti con redditi fino a 15.000 euro ha dovuto rinviare o rinunciare alle cure sanitarie a causa dell’impossibilità di accedere al Servizio Sanitario Nazionale e dei costi proibitivi della sanità privata.
Tale percentuale scende al 32,6% per redditi compresi tra 15.000 e 30.000 euro, al 22,2% per redditi tra 30.000 e 50.000 euro e al 14,7% per redditi superiori a 50.000 euro.
Il 65% degli italiani è contrario alle occupazioni delle università
Una ricerca condotta per Adnkronos da Vis Factor, un’azienda leader nel posizionamento strategico, ha rivelato che il 65% degli italiani è contrario alle occupazioni delle università, mentre solo il 35% esprime un qualche grado di approvazione.Il fenomeno delle occupazioni, recentemente verificatosi in diverse università italiane tra cui Roma, Napoli, Genova, Torino, Bologna e Macerata, ha suscitato principalmente sentimenti di rabbia (32%), frustrazione (21%), sfiducia (16%) e solidarietà (15%).