Obiettivo di questo documento, dopo quello sui Denti (Questi CARI denti: postura, malattia parodontale, carie. Cosa fare?), è ancora fornire informazioni sull’importanza di aver cura dei propri denti e di quanto ci rende disponibile, in prestazioni, il nostro SSN.
Le prestazioni odontoiatriche offerte dal SSN
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unti Chiave Articolo
La normativa nazionale in materia di assistenza odontoiatrica è costituita principalmente dal D.lgs. 502/1992 e successive modifiche e integrazioni, che definisce i criteri per la determinazione dei livelli essenziali di assistenza (L.E.A.) e dal DPCM 12 gennaio 2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”.
Tali disposizioni nazionali prevedono che l’assistenza odontoiatrica a carico del SSN sia limitata a:
- programmi di tutela della salute odontoiatrica nell’età evolutiva (0-14 anni)
- determinate categorie di soggetti in condizioni di particolare vulnerabilità.
Programmi di tutela della salute odontoiatrica nell’età evolutiva (0-14 anni)
I programmi di tutela della salute odontoiatrica in età evolutiva (0-14 anni) prevedono:
- monitoraggio della carie e delle malocclusioni
- correzione delle patologie ortognatodontiche a maggior rischio: gradi 4° e 5° dell’Indice di Necessità di Trattamento Ortodontico – IOTN. (Lo IOTN è stato ideato per stadiare la necessità di un trattamento ortodontico in funzione della presenza o meno di alterazioni nella disposizione dentale, associate o meno ad alterazioni funzionali. E’ raccomandato dalla British Orthodontic Society e prevede 5 classi di gravità: grado 1 – nessuna necessità di trattamento; grado 2 – insufficiente necessità di trattamento; grado 3 – casi border line; gradi 4/5 – necessità di trattamento).
Tali programmi devono consentire di giungere alla diagnosi precoce delle patologie orali, con particolare attenzione agli individui in età evolutiva provenienti da contesti socio-economici problematici.
Le prestazioni erogabili sono:
- visita odontoiatrica, senza limitazione di frequenza, comprensiva di radiografia endorale e eventuale rimozione di corpo estraneo
- altre prestazioni cui è associata la condizione di erogabilità “0-14 anni” (allegato 4 del DPCM 12 gennaio 2017): estrazioni, interventi di chirurgia parodontale e ricostruttiva, ablazione del tartaro, incappucciamento indiretto della polpa, trattamenti ortodontici (limitatamente ai minori con patologie ortognatodontiche a maggior rischio che versano in condizioni di vulnerabilità sanitaria e/o sociale), ecc.
Assistenza odontoiatrica e protesica a determinate categorie di soggetti in condizioni di particolare vulnerabilità
Possono essere individuate due distinte tipologie di vulnerabilità:
- vulnerabilità sanitaria: si tratta di condizioni di tipo sanitario che rendono indispensabili o necessarie le cure odontoiatriche. Per l’individuazione di questo tipo di vulnerabilità si adottano due differenti criteri:
- criterio “ascendente” che prende in considerazione le malattie e le condizioni alle quali sono frequentemente o sempre associate complicanze di natura odontoiatrica (ad esempio: labiopalatoschisi e altre malformazioni congenite, alcune malattie rare, tossicodipendenza, ecc.)
- criterio “discendente” che prende in considerazione le malattie e le condizioni nelle quali le condizioni di salute potrebbero risultare aggravate o pregiudicate da patologie odontoiatriche concomitanti.
Le discipline regionali intervenute su questa materia associano, in genere, entrambi i criteri, identificando platee più o meno ampie di destinatari.
- vulnerabilità sociale: si tratta di condizioni di svantaggio sociale ed economico (correlate di norma al basso reddito e/o a condizioni di marginalità e/o esclusione sociale) che impediscono l’accesso alle cure odontoiatriche a pagamento per gli elevati costi presenti nelle strutture private.
VULNERABILITA’ SANITARIA
La vulnerabilità sanitaria deve essere riconosciuta almeno alle persone affette da gravi patologie, le cui condizioni di salute possono essere gravemente pregiudicate da una patologia odontoiatrica concomitante (criterio “discendente”), al punto che il mancato accesso alle cure odontoiatriche possa mettere a repentaglio la prognosi “quoad vitam” del soggetto.
Sono individuabili almeno le seguenti 5 condizioni:
- pazienti in attesa di trapianto e post- trapianto (escluso trapianto di cornea)
- pazienti con stati di immunodeficienza grave
- pazienti con cardiopatie congenite cianogene
- pazienti con patologie oncologiche ed ematologiche in età evolutiva e adulta in trattamento con radioterapia o chemioterapia o comunque a rischio di severe complicanze infettive
- pazienti con emofilia grave o altre gravi patologie dell’emocoagulazione congenite, acquisite o iatrogene.
I soggetti affetti da altre patologie o condizioni alle quali sono frequentemente o sempre associate complicanze di natura odontoiatrica (criterio “ascendente”), potranno accedere alle cure odontoiatriche solo se la condizione patologica stessa risulta associata ad una concomitante condizione di vulnerabilità sociale.
Relativamente alle prestazioni, quelle erogabili sono riportate nell’allegato 4 del DPCM 12 gennaio 2017 cui è associata la condizione di erogabilità “vulnerabilità sanitaria”.
Alle persone condizioni di vulnerabilità sanitaria devono essere garantite tutte le prestazioni odontoiatriche incluse nel nomenclatore dell’assistenza specialistica ambulatoriale, con l’esclusione dei manufatti protesici e degli interventi di tipo estetico.
VULNERABILITA’ SOCIALE
E’ la condizione di svantaggio sociale ed economico correlata di norma a condizioni di marginalità e/o esclusione sociale che impedisce l’accesso alle cure odontoiatriche oltre che per una scarsa sensibilità ai problemi di prevenzione e cura, anche e soprattutto per gli elevati costi da sostenere presso le strutture odontoiatriche private.
Tra le condizioni di vulnerabilità sociale si possono individuare tre distinte situazioni nelle quali l’accesso alle cure è ostacolato o impedito:
- situazioni di esclusione sociale (indigenza)
- situazioni di povertà
- situazioni di reddito medio/basso.
E’ demandata alle Regioni e alle Province autonome la scelta degli strumenti per valutare la condizione socio-economica (ad esempio indicatore ISEE o altri) e dei criteri per selezionare le fasce di popolazione in condizione di vulnerabilità sociale da individuare come destinatarie delle specifiche prestazioni odontoiatriche indicate nel nomenclatore.
Relativamente alle prestazioni quelle erogabili sono riportate nell’allegato 4 del DPCM 12 gennaio 2017 cui è associata la condizione di erogabilità “vulnerabilità sociale” (vedi allegato 4D). Pertanto a tutti i soggetti riconosciuti in condizioni di vulnerabilità sociale devono essere almeno garantite:
- visita odontoiatrica
- estrazioni dentarie
- otturazioni e terapie canalari
- ablazione del tartaro
- applicazione di protesi rimovibili (escluso il manufatto protesico)
- applicazione di apparecchi ortodontici ai soggetti 0-14 anni con indice IOTN = 4° o 5° (escluso il costo del manufatto)
- apicificazione ai soggetti 0-14 anni
Popolazione generale
A tutti i cittadini, inclusi quelli che non rientrano nella categorie di protezione indicate (tutela età evolutiva e condizioni di vulnerabilità), devono essere, comunque, garantite le prestazioni riportate nell’allegato 4 DPCM 12 gennaio 2017 cui è associata la condizione di erogabilità “generalità della popolazione” e, in particolare, le seguenti:
- visita odontoiatrica: anche al fine della diagnosi precoce di patologie neoplastiche del cavo orale
- trattamento immediato delle urgenze odontostomatologiche (con accesso diretto): per il trattamento delle infezioni acute, emorragie, dolore acuto, (compresa pulpotomia, molaggio di irregolarità smalto-dentinali conseguente a fratture).
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