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l Ministero dell’Interno ha annunciato che a breve partirà una razionalizzazione dell’assegnazione delle scorte. La questione, affermano fonti del Viminale, è stata affrontata ieri nel corso del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’obiettivo del ministro dell’Interno Matteo Salvini è una verifica dei dispositivi di protezione per evitare errori di valutazione e, inoltre, prevenire abusi e sprechi (dice).
Le scorte oggi in vigore impegnano oltre 2000 tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e agenti della polizia penitenziaria e le categorie di protezione, catalogate in base al livello di rischio, sono quattro. Il livello più elevato riguarda oggi 15 persone. Dei 585 nomi protetti dallo stato, quasi la metà sono magistrati, seguono una settantina di leader politici e 43 imprenditori, ci sono anche 21 giornalisti e 18 membri del governo.
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