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Laura e Deborah: accettiamo le scuse di Patrizia ma non dimentichiamo

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Laura e Deborah hanno accettato le scuse della “signora” Patrizia e scelto di considerare quanto accaduto come cosa da poter accantonare, ma non dimenticare.

Laura e Deborah: accettiamo le scuse di Patrizia ma non dimentichiamo

Laura e Deborah comunicano che hanno accettato le scuse della ‘signora’ Patrizia di Malvaglio, quella che “riteneva” che in casa sua i meridionali non dovessero poter entrare, e scelto di considerare l’accaduto come cosa da potersi accantonare, sia pur senza dimenticare. Insomma, perle ai porci!

Laura e Deborah, dunque, hanno accettato le scuse e chiuso così l’incresciosa vicendaPersonalmente capisco, comprendo, e quindi rispetterò la loro scelta, sia pur NON ritenendola come “la migliore da farsi” dal momento che, fin quando non si mostrerà al mondo della “signora” Patrizia e alle persone che lo popolano, che non possono impunitamente continuare di dire e vomitare di tutto contro altri da loro ritenuti “differenti”, e quindi solo per questo inferiori e degni di essere trattati con i figli gemellari della loro ignoranza: alterigia e disprezzo, questi non la smetteranno mai di sbraitare diffondendo veleno e falsità.

Questi esseri, insomma, non la smetteranno mai di aprire la bocca senza prima minimamente analizzare la fondatezza del loro malanimo e buttare quindi fuori castronerie e malevolenza. Per loro è cosa impossibile a farsi e a trattenersi ne più ne meno di come NON si può trattenere un rutto, e le loro parole non sono altro che questo: un rutto che esplode dalla bile che hanno nel loro fegato e stomaco e che si fa largo verso lo spazio lasciato vuoto in testa dalla mancanza di cervello.

Oltretutto, puntualmente, “gli altri”, quelli offesi o derisi, è certo che perdoneranno per inerzia o quieto vivere, o anche per “sentirsi superiori” ma così non è. Si è, e si resta, solo più deboli. Più intelligenti, più tutto ma, ripeto, anche più deboli senza cogliere l’occasione per “insegnare”, a certe “persone”, non dico correttezza di pensiero, ma di almeno provare a ricordarsi di avere un cervello che andrebbe sempre usato per guidare scelte, giudizi e parole.

Di sicuro ora la “signora Patrizia” NON avrà veramente cambiato idea ne mai, purtroppo, la cambierà. Forse ora starà finanche ridendo della bontà di Laura e Beborah. Comunque sia, men che meno ne trarranno lezione le persone di quel mondo, e la piaga del loro pensiero e delle loro parole ed azioni, continuerà ad operare diventando sempre più cancrena, come ben recita un antico detto laddove annota che: il medico pietoso fa la piaga cancrenosa.

Comunque sia, questa è stata la scelta operata, e comunicata, da Laura e Deborah per cui, a questo punto, non resta che accettarla pur nell’eccessivo “civismo” che l’ha prodotta, e dare diffusione del quanto esse hanno scritto (anche sul loro FB) per comunicare la decisione presa che sa tanto di “perle lanciate ai porci”, e le motivazioni che ad essa le ha portate.

Alla luce dei nuovi sviluppi – scrive Laura – io e la mia compagna Deborah gradiremmo mettere un punto a questa storia.
La signora Patrizia ci ha privatamente e pubblicamente chiesto scusa. Nonostante le basi per avviare un’azione legale ci siano, non essendo noi persone rancorose e non avendo né tempo né voglia di protrarre tutto questo, abbiamo deciso di non intraprendere nessuna azione nei confronti della signora. Questo non significa che abbiamo dimenticato o che abbiamo perdonato, ma che abbiamo semplicemente accettato le sue scuse.

Non è mai stata nostra intenzione e mai sarà nostra intenzione portare avanti una crociata contro la signora Patrizia, né tanto meno utilizzare la vicenda per scopi politici. Quello che noi abbiamo fatto è aver denunciato attraverso queste pagine e attraverso la stampa un comportamento che riteniamo assolutamente fuori tempo e fuori luogo, sperando di aver spinto a riflettere, anche solo per un momento, chi ritiene certe esternazioni normali e socialmente accettabili. Riteniamo che le discriminazioni di qualsiasi natura siano inaccettabili. Questo non è un fatto politico, ma un fatto umano.

Ci teniamo, inoltre, a dissociarci dai toni violenti che non ci appartengono, utilizzati da persone giustamente sentitesi offese dalle parole della signora Patrizia in quanto gli episodi di discriminazione si combattono con le idee e mai con la violenza. La scelta di farci seguire da un legale è, a questo punto, prettamente limitata alla tutela delle nostre persone qualora dovessimo ricevere intimidazioni. Ringraziamo, invece, tutte le persone che ci hanno dimostrato vicinanza e sostegno per una vicenda che ci ha ferito in profondità, più di quanto le parole riportate sulla stampa e sui social possano far trapelare.

Infine, ci teniamo a sottolineare che il punto che vogliamo mettere alla vicenda lo mettiamo unicamente con la signora Patrizia, con la quale non vogliamo avere più rapporti di alcun genere, ma continueremo a portare avanti la causa perché crediamo fermamente che non mettere la testa sotto la sabbia non sia soltanto un diritto, ma soprattutto un dovere.

E

questo è tutto ed è anche il quanto il dovere di cronaca impones che fosse fatto. L’ho fatto ma sono certo che la piaga, questa piaga, continuerà a imputridirsi e a farsi cancrena come del resto mostra il loro Caporale nei suoi ultimi discorsi risentiti e rancorosi per il nuovo operare del Governo che, privi della sua bile, hanno aperto nuove vie di cooperazione (e non di inutile e stupido scontro) con l’Europa utile a tutti: a noi, all’Europa stessa e alla sua civiltà e per chi arriva.

 

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