Calì respinge le considerazioni delle associazioni sulle Linee guida al PUC, ritenendole infondate e distorte e confusamente interpretate
L’assessore Calì replica alle associazioni sulle Linee guida
Castellammare di Stabia – Non si è fatta attendere la dichiarazione del Vice sindaco e assessore all’urbanistica Fulvio Calì, alla richiesta della immediata revoca, da parte di alcune associazioni, delle Linee guida per la redazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC), approvate dalla Giunta Comunale il 16 gennaio scorso.
“Si respingono nei toni ed ancor di più nei contenuti, a dir poco infondati, le distorte considerazioni, da parte di alcune Associazioni, mosse al documento delle Linee guida per la redazione del PUC, che denotano una confusionaria interpretazione e valutazione che ha generato anche pretestuose ed insinuanti affermazioni”.
Q
uesta la premessa della nota diffusa dall’assessore all’urbanistica, attraverso la quale, in una forma squisitamente tecnica, e non poteva essere diversamente, e dunque non proprio semplice da interpretare se non per gli addetti ai lavori, chiarisce alcuni punti a quelle che sono le eccezioni avanzate dalle associazioni che, sottoscrivendo un comune documento, hanno appunto chiesto la revoca delle Linee guida.
Hanno, infatti, ritenuto, entrando poi nello specifico, cosi come abbiamo raccontato nei giorni scorsi sul nostro giornale, che “questo strumento d’indirizzo, complessivamente inadeguato a guidare la redazione di un Piano per lo sviluppo della città, valido almeno per il prossimo decennio, moderno e razionale, tale da permettere il recupero e la valorizzazione delle immense risorse di un territorio già troppo abusato”.
Calì specifica che le Linee guida redatte dall’Amministrazione comunale, rappresentano i principi ai quali ci si dovrà ispirare “attraverso la componente strutturale ed operativa e l’istituto della perequazione”, per la stesura del Piano Urbanistico Comunale, che è in linea e in continuità con quanto è stato tracciato nel Documento d’Orientamento Strategico (DOS) che l’Amministrazione ha approvato.
Provvedimento che rispetta modi e tempi previsti da quelle che sono le normative regionali “che è bene precisare non è obbligato per l’Amministrazione da alcuna norma di legge, essendo una facoltà dell’Ente e che, ovviamente, non può essere affatto assimilato ad un preliminare di piano”.
Proprio perché non assimilabile a un preliminare, le normative non prevedono consultazione, ma anche in questa fase, aggiunge l’assessore Calì, il documento in questione è il risultato di un percorso che è stato messo in atto.
“Un condiviso processo di ascolto, di confronto, di dialogo e di collaborazione tra i portatori di interessi e, tra questi, anche alcune associazioni che hanno inteso apportare il loro contributo non solo nel corso dei due pubblici incontri a seguito dei due avvisi emanati ( Luglio ed Agosto ), ma anche in altre comuni manifestazioni ed a seguito, infine, di richieste di chiarimenti alle quali si è sempre dato la più ampia ed incondizionata disponibilità”.
Un’ulteriore precisazione è relativa al fatto che più volte è stata citata la vigente normativa di governo del territorio prevista dalla Regione Campania, una procedura complessa che prevede due fasi tra loro comunque interdipendenti.
“L’adozione di competenza comunale e la verifica di compatibilità proprio con gli strumenti di pianificazione sovraordinati e di conformità con la normativa statale, di competenza della città metropolitana”.
E comunque, aggiunge Calì, le Linee guida sono perfettamente in sintonia con le norme provinciali e regionali che stabiliscono la procedura per redigere, approvare e pubblicare il PUC, norme che sono state richiamate ampiamente in premessa dello stesso documento.
Superfluo è per l’assessore dover affermare “che l’iter procedurale della formazione del PUC seguirà ed avverrà nel rispetto di tutte le vigenti norme sia urbanistiche che vincolistiche”.
La nota diffusa a chiarimento di quanto affermato da alcune associazioni si conclude con la più totale disponibilità dell’assessore Calì “all’ascolto e al confronto su un tema che è di vitale importanza per il nostro territorio e che continuerà ad essere trattato nella massima condivisione e collaborazione”.
Giovanni Mura
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