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Castellammare di Stabia

Langella: “Il progetto triennale deve essere costruito nel tempo”

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Andrea Langella, presidente della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa stamane nella sala stampa del “Romeo Menti“.

Le dichiarazioni di Andrea Langella sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViVicentro.it.

“In primis voglio ringraziare mister Padalino che ha svolto un egregio lavoro. Torneo non facile dopo la retrocessione. All’inizio ci hanno dato una mano i ragazzi del settore giovanile. Il nostro settore giovanile è il nostro fiore all’occhiello e ringrazio il responsabile Saby Mainolfi e il direttore Amodio per l’egregio lavoro svolto. Poi il primo ds Ghinassi ha formato la squadra con grande rapidità e abbiamo commesso qualche errore. A gennaio questa squadra è stata migliorata grazie al grande lavoro del nuovo ds Pavone. Poi sono arrivati i record delle 9 vittorie consecutive che ci hanno dato lustro. Purtroppo poi non abbiamo avuto fortuna nei playoff e siamo stati eliminati dal Palermo.

Con Padalino però non abbiamo trovato l’accordo e le nostre strade si sono separate. Lo ringrazio perchè davvero ha fatto un ottimo lavoro. Ringrazio anche la squadra che ci ha fatto sognare. Sono stati favolosi davvero. Ringrazio anche il ds Pavone e l’amministratore unico Todaro. Ma ringrazio fortemente anche la Curva Sud che non ci ha mai fatto mancare il suo sostegno dimostrando un grande attaccamento alla maglia. Bellissimo l’accompagnamento della squadra dai caselli fino allo stadio in occasione del playoff col Palermo. Ringrazio anche tutti i dipendenti della Juve Stabia – aggiunge Langella – che lavorano sempre dietro le quinte. E ringrazio ovviamente sempre anche la stampa di Castellammare sempre molto presente. 

Quest’anno c’è stata qualche falla nella gestione. Quando si parla di progetto triennale si parla di qualcosa che si deve costruire. Dobbiamo costruire un’oasi felice nel tempo. E non fare la fine di altri club che sono a rischio iscrizione. Questo è il mio progetto. In questo periodo di pandemia si fa sempre più pesante la situazione del calcio di Lega Pro. 

La pandemia ci ha messo a dura prova. Abbiamo le nostre aziende ancora parzialmente con la cassa integrazione. Siamo senza sponsor, senza incassi allo stadio. In più ci sono i costi dovuti ai tamponi, test sierologici ecc. Noi abbiamo ottemperato a tutto. Siamo stati i più virtuosi a rispettare i protocolli Covid. E oggi ci troviamo a dover ripristinare il nostro progetto. 

Baldini è stata un’iniziativa nostra finalizzata ad un tentativo. Poi Baldini però in questo periodo non era disponibile a portare avanti questa esperienza. Forse però devo dire anche che è stato meglio. Se prendiamo un allenatore che rientra nella nostra progettualità di crescita e che ci mette l’anima e la passione, perchè non puntarci. Il profilo dell’allenatore deve essere di questo tipo. Abbiamo due allenatori che stiamo trattando. 

Quest’anno la Juve Stabia è stato un albergo extra lusso per le spese che abbiamo sostenuto. Questo è l’anno della verità. Chi resta con noi è quello che ci crede. Abbiamo anche debiti pregressi che sono stati spostati a quest’anno. Se ci sono imprenditori stabiesi seri che vogliono subentrare, ben vengano. 

Speriamo presto di avere di nuovo la gente allo stadio. Applicheremo prezzi bassi per permettere a tutti di tornare a tifare per la Juve Stabia. Questo è uno stadio particolare. La carica dei tifosi stabiesi da una carica particolare alla squadra. 

La nostra oasi felice sarà quando non avremo più debiti, avremo una solida struttura patrimoniale e un consolidato settore giovanile. Abbiamo tanti giovani come Todisco, Della Pietra ecc. dislocati in tutto il territorio nazionale che dovremo imparare a valorizzare al meglio. 

Il campionato scorso è iniziato con le voci dei mille spettatori allo stadio che poi sarebbero dovuti aumentare nel tempo. Purtroppo la pandemia ha azzerato tutto. Il governo ci ha aiutato solo a non pagare i contributi dei giocatori e a spalmarli in 24 mesi. Hanno solo spostato il pagamento dei debiti. 

Marotta? Si vuole avvicinare al nord perchè la sua famiglia è ancora lì e la moglie vuole così. In mezzo – conclude Langella – ci sarà una trattativa. Se si concretizzerà, Marotta andrà via altrimenti resterà qui con noi”. 

a cura di Natale Giusti 

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ttps://youtu.be/lpoDvFgNGis


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