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Castellammare di Stabia

A Lanciano vanno via i Maio e il calcio professionistico

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                                               La famiglia Maio ha annunciato ieri che non iscriverà la squadra alla prossima Lega Pro e che si farà da parte.

 

Con un comunicato comparso sul sito ufficiale della società frentana, intorno alle 19:00 di ieri, la famiglia Maio, composta dal capofamiglia Franco e dai due virgulti giovani e rampanti, Valentina a Guglielmo, ha comunicato quello che in molti non avrebbero mai voluto accadesse, e non solo a Lanciano, ma in tutto L’Abruzzo sportivo, e, forse, anche fuori dai confini della terra dei “forti e gentili”. La S.S. Virtus Lanciano, infatti, non sarà iscritta al prossimo campionato di Lega Pro. La società fu rilevata dai Maio nel 2008, e, salvata dal fallimento, fu promossa nel 2012 in serie B, categoria nella quale gli abruzzesi rimasero per 4 stagioni, dopo la storica finale play – off vinta contro il Trapani. Altri tempi: non c’è che dire.

La situazione attuale, purtroppo, è ben diversa. La società rossonera, infatti, messa in liquidazione volontaria, questo anche per potere permettere di onorare tutti gli impegni finanziari con fornitori, consulenti, erario, ecc…, ripartirà dai dilettanti. Difficilmente dalla serie D, ma molto probabilmente dal campionato di Eccellenza o di Promozione. Questo dipenderà molto dalla volontà e dalle possibilità della nuova proprietà. Sempre ammesso che il Sindaco del capoluogo frentano Pupillo, al quale sarà ceduto il titolo sportivo cittadino, riuscirà a trovare un nuovo acquirente per il sodalizio frentano. Al momento siamo solo nel campo delle ipotesi, visto che l’unica certezza è quella che la Virtus Lanciano, il prossimo anno sparirà da quello che è lo scenario del calcio professionistico. Una grande amarezza ed una grande delusione per tutto lo sport abruzzese.

La famiglia Maio, che ha guidato da sola il club frentano in questi anni e che ha provato fino all’ultimo momento a trovare imprenditori disposti ad aiutare concretamente la causa frentana (La trattativa con l’imprenditore Candeloro è solo l’ultima di una serie di consultazioni avvenute nel corso dell’ultimo anno ndc), alla fine dei giochi, ha dovuto passare la mano.

Finisce così un’epoca durata 9 anni, caratterizzata dall’immensa gioia della prima storica promozione tra i cadetti, con 4 stagioni vissute nella seconda divisione nazionale, e con il soave ricordo, e perché no, rimpianto, di avere sfiorato anche i play – off per la promozione in serie A. Gli sportivi frentani dovranno vivere di ricordi, oppure potranno ancora incitare i loro beniamini, spingendoli dai dilettanti verso un pronto ritorno tra i professionisti? Questa partita, una delle più importanti nella storia della Virtus, è appena cominciata.

Premesso che in questi casi la colpa morì fanciulla, qualcuno si starà chiedendo a chi addebitare questa situazione poco edificante. Nel contesto generale nel quale viviamo, dove le certezze diventano sempre meno, dove ci sono sempre meno imprenditori disposti ad investire nel mondo del calcio, e dove la crisi morde sempre di più non risparmiando nessun settore, è molto difficile trovare una risposta ad una domanda del genere. Quel che è certo, e lo dicono i fatti, è cha la famiglia Maio ha fatto tanto per la Virtus Lanciano, salvandola anche dal fallimento nel 2008, e le loro richieste di aiuto, forse, sono rimaste inascoltate. Ora, però, l’importante è pensare al futuro. Il resto fa solo parte dell’album dei ricordi.

CHRISTIAN BARISANI

Fonte foto: sito ufficiale S.S. Virtus Lanciano

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