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La storia del Jumping Fitness

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Jumping Fitness la disciplina che nasce ad inizio secolo in Boemia

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utto nasce in una città di circa 36mila abitanti nella regione della Boemia meridionale in Repubblica Ceca, Tabor.

Un affascinante borgo medievale, dove nel 2001 viene partorita un’idea dalla fantasia di due giovanissimi sportivi, istruttori di spinning e aerobica, i loro nomi sono: Jana Svobodová e Tomáš Buriánek.
Erano da tempo alla ricerca di qualcosa che desse una spinta alle loro attività sportive.

Giorno e notte, Jana e Tomas, cercavano un nuovo approccio, una nuova concezione di sport che fosse piacevole, spassoso, coinvolgente, spiritoso, ricreativo, efficace, utile e sicuro.

Così, come per tante altre cose, il successo arrivò per caso.

Si ritrovarono tra le mani un trampolino di forma rotonda con molle in metallo e, un pò come la fantasia di un bimbo con una costruzione di mattoncini Lego, cominciarono ad immaginare come utilizzare quel trampolino che avevano tra le mani per un’attività di fitness che combinasse passi aerobici con altrettanti salti. Sostituirono le molle con una corda elastica e aggiunsero un manubrio ed è così che tutto apparve molto più chiaro. Tutto a quel punto poteva essere possibile. Nasceva il Jumping Fitness, un nuovo sport e allo stesso tempo anche l’azienda, la “JSTB International s.r.o.”.

Gli aspetti che ne avrebbero potuto determinare il successo c’erano tutti e così è stato.

Nel 2005 in Repubblica Ceca si registrò ufficialmente il primo logo Jumping® e durante quell’anno si svolse il primo corso base. L’interesse per questo nuovo sport aumentò rapidamente in tutta la nazione.

Il trampolino, lo strumento necessario per quest’attività. Inizialmente di forma rotonda si è evoluto in una forma esagonale. I tappeti sono unici, sicuri e certificati dal marchio “TÜV SÜD”, in conformità agli standard internazionali e riconosciuto a livello globale in termini di salute dei consumatori e affidabilità del prodotto. Un telaio, sostenuto da sei gambe, in acciaio tubolare esagonale che supporta le maniglie per il salto in sicurezza e per una maggiore dinamica. Il suo peso totale è di soli 13 kg e ha una portata fino a 120 kg. Tre sono le tipologie di trampolini, Standard, Excellent e Deluxe.

Perché praticare questa attività e quali possono essere i benefici?
Diciamo subito che non costituisce un rischio per la salute e ha un effetto positivo sulle articolazioni e la colonna vertebrale. Un’attività aerobica su base musicale adatta a tutti i livelli di preparazione fisica e massima è la resa nella soddisfazione di chi lo pratica attraverso un programma di lavoro specifico e brevettato. Si adatta facilmente ai soggetti in sovrappeso che necessitano di attivarsi da subito senza rischio di incorrere in traumi legati agli effetti del peso in eccesso e nei soggetti in età avanzata, dove l’asta di appoggio offre soprattutto un aiuto psicologico.

Ma l’aspetto metabolicamente più interessante riguarda le conseguenze dell’assenza di gravità alternata all’accelerazione. Sono stati effettuati degli studi sugli astronauti della NASA. La ricerca ha dimostrato che saltare su un tappeto elastico permette di ottenere un’alternanza di assenza di gravità all’apice del salto ed un aumento della forza di gravità durante la fase di atterraggio.

Le forze triple di condizionamento, accelerazione, decelerazione e gravità si sommano aumentando l’efficacia dell’allenamento su tutte le cellule del corpo in maniera tale da migliorare la forma fisica più rapidamente, accelerando l’attività cellulare e crea più stimoli biomeccanici a livello muscolare di una corsa tradizionale di ben il 68% in più.

Rimbalzare offre un modo meno stressante per ridurre i depositi adiposi mentre rafforza il tono muscolare. Stimola il riflesso plantare e a sua volta il ritorno linfatico; protegge le articolazioni.

Saltare produce naturalmente endorfine. Ne consegue una soddisfazione da parte dell’utente anche dal punto di vista psicologico e del buon umore.

Un allenamento sia di tipo aerobico che anaerobico che porta solo benefici. Riduzione del rischio di malattie cardiache, diminuzione della pressione arteriosa, del colesterolo totale, migliore circolazione del sangue, migliore funzionalità di cuore e polmoni, accelerazione del metabolismo, aumento della densità ossea e diminuzione del contenuto di zucchero nel sangue. Questi esercizi portano come conseguenza un effetto detto EPOC “Excess Postexercise Oxygen Consumption”. Si tratta di un consumo eccessivo di ossigeno dopo l’esercizio e quindi un dispendio energetico per diverse ore anche dopo l’allenamento.

Insomma qualcosa in più di una semplice attività fisica e se qualcuno pensa che sia la solita novità sportiva del momento che nel tempo passerà, si sbaglia.

Il Jumping Fitness ha festeggiato nel 2016 i 15 anni di pratica.

Dalla piccola città di Tabor questo sport si è diffuso rapidamente in tutto il mondo, in più di 50 paesi di 4 continenti. Dal Benin alla Russia, dal Kuwait all’Australia, dagli Stati Uniti d’America alla Corea del Sud per finire in Malesia.

Ogni settimana cresce con una media di 30 nuovi istruttori e nuovi centri. I corsi, gestiti in tutto il mondo da formatori “Master Professional”, sono condotti da istruttori qualificati con diploma.

In Italia? La novità è arrivata in occasione della nota manifestazione “Rimini Wellness” nell’estate del 2013 grazie all’intuito di alcuni professionisti del fitness della città di Trento.

Oggi lo seguono una coppia affiatata nella vita e nello sport, ex campioni di Body Building, Katia e Claudio. Distributori unici su tutto il territorio nazionale e formatori dei futuri istruttori.

Gli eventi dove potrete vedere all’opera tutta la squadra del Jumping Fitness sono il “FIBO Global Fitness”, nella città tedesca di Colonia ad aprile, salone del fitness, wellness e salute, fiera mondiale leader nel settore del benessere. Il “Rimini Wellness, fitness, benessere e sport on stage”, l’appuntamento mondiale imperdibile di giugno con il divertimento, la formazione e lo sport.

Il Jumping Fitness è diventato uno stile di vita, che porta gioia e relax.

Vincenzo VANACORE

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