a href="https://vivicentro.it/calcio/" target="_blank" rel="noopener">CALCIO – La Serie A italiana cerca una risposta riguardo ai diritti TV, un’offerta soddisfacente sembra difficile da trovare provocando incertezza anche per i tifosi.
La Serie A alla ricerca di un’offerta soddisfacente per i diritti TV
Punti Chiave Articolo
- 1. La Serie A alla ricerca di una casa televisiva
- 2. La scorsa offerta di diritti TV e gli scenari futuri
- 1 L’offerta e le cifre attuali per i diritti della Serie A
- 2 Le società in lizza per i diritti TV e la situazione attuale
- L’incontro di ieri e le nuove trattative previste
- L’alternativa di un canale di Lega
- Come verrà proposta la prossima stagione della Serie A in TV
In breve:
Le trattative tra le società di broadcasting e la Serie A per l’acquisizione dei diritti TV della massima serie italiana sono in corso, ma nessuna offerta è stata ritenuta soddisfacente. Si sta prendendo in considerazione anche l’alternativa di un canale di Lega. L’articolo approfondirà la situazione attuale e gli scenari futuri.
La Serie A alla ricerca di una casa televisiva
La Serie A sta affrontando un momento di grande incertezza riguardo ai diritti televisivi per le prossime edizioni del campionato italiano di calcio. Le trattative sono in corso con diverse società di broadcasting, ma nessuna di queste sembra aver presentato un’offerta soddisfacente per le venti squadre della Serie A. Questa situazione di incertezza riguarda i diritti televisivi dal 2024/2025 per i successivi cinque anni, ma il campionato della prossima stagione verrà proposto al pubblico televisivo come quello appena concluso, con DAZN che detiene i diritti di tutte le partite e Sky che ha a disposizione tre partite a giornata.
La scorsa offerta di diritti TV e gli scenari futuri
L’ultima offerta per i diritti TV della Serie A prevedeva un minimo di 1,15 miliardi di euro a stagione per la prima fase di offerte e circa 927,5 milioni di euro all’anno per il triennio 2021/24. Tuttavia, nessuna delle offerte presentate dalle società di broadcasting concorrenti è stata ritenuta soddisfacente dalle venti squadre appartenenti alla massima serie italiana. Attualmente tre società , Sky, DAZN e Mediaset, sono in corsa per i diritti televisivi, con quest’ultima che vorrebbe trasmettere una partita a settimana in chiaro. La prossima scadenza per le trattative è prevista per il 14 luglio e si sta anche prendendo in considerazione un’alternativa rappresentata da un canale di Lega.
L’offerta e le cifre attuali per i diritti della Serie A
L’ultima offerta per i diritti TV della Serie A prevedeva un minimo di 1,15 miliardi di euro a stagione per la prima fase di offerte e circa 927,5 milioni di euro all’anno per il triennio 2021/24. Tuttavia, nessuna delle offerte presentate dalle società di broadcasting concorrenti è stata ritenuta soddisfacente dalle venti squadre appartenenti alla massima serie italiana. Attualmente tre società , Sky, DAZN e Mediaset, sono in corsa per i diritti televisivi, con quest’ultima che vorrebbe trasmettere una partita a settimana in chiaro. La prossima scadenza per le trattative è prevista per il 14 luglio e si sta anche prendendo in considerazione un’alternativa rappresentata da un canale di Lega.
Le società in lizza per i diritti TV e la situazione attuale
Sono attualmente tre le società che stanno concorrendo per l’acquisizione dei diritti TV della Serie A italiana dal 2024/2025 in poi: Sky, DAZN e Mediaset. Nessuna di queste sembra aver fatto un’offerta che soddisfi le venti squadre della massima espressione calcistica italiana e l’incontro tenutosi di recente tra le parti interessate si è concluso senza risultati positivi. Le trattative sono state prorogate e ci sarà una nuova assemblea il 14 luglio durante la quale verranno discusse le proposte e si cercherà di trovare una soluzione soddisfacente per tutte le parti coinvolte. Nel frattempo, l’ipotesi di un canale di Lega sembra essere diventata un’opzione concreta per affrontare la situazione di stallo.
L’incontro di ieri e le nuove trattative previste
Ieri si è svolto l’incontro per l’assegnazione dei diritti TV del Calcio italiano, un evento che suscita sempre molta attenzione e interesse da parte degli appassionati del calcio e dei media. Sono stati discussi i dettagli delle nuove trattative previste e ci si aspetta che queste porteranno a cambiamenti significativi nel modo in cui il calcio viene trasmesso e fruito dai tifosi. Sarà interessante vedere come le varie emittenti si posizioneranno e quali offerte presenteranno per ottenere i diritti di trasmissione, e come ciò influirà sulle strategie di business e sulle scelte dei tifosi. Resta da vedere quali saranno le soluzioni adottate per soddisfare le aspettative del pubblico e per mantenere elevate le qualità della trasmissione dei match, in un momento in cui il panorama mediatico e tecnologico evolve rapidamente.
L’alternativa di un canale di Lega
Fare creare alla Lega di Serie A un proprio canale televisivo rappresenterebbe un’alternativa interessante per la trasmissione delle partite della massima serie. Questa opzione permetterebbe di avere un maggior controllo sui contenuti trasmessi, oltre a garantire una maggiore visibilità alle altre competizioni organizzate dalla Lega stessa. Naturalmente, l’apertura di un canale televisivo richiederà degli investimenti considerevoli, ma potrebbe rappresentare una soluzione vantaggiosa per il futuro della Serie A.
Come verrà proposta la prossima stagione della Serie A in TV
La prossima stagione della Serie A verrà trasmessa in TV come quella appena conclusa, con DAZN che detiene i diritti di tutte le partite della massima serie di calcio italiano. Tuttavia, la situazione riguardante i diritti televisivi del campionato a partire dalla successiva stagione 2024/2025 rimane incerta e le trattative sono ancora in corso tra le tre società candidate: Sky, DAZN e Mediaset. Si sta anche ipotizzando l’alternativa di un canale di Lega per affrontare la situazione di stallo. In ogni caso, al momento, la prossima stagione verrà trasmessa come quella appena conclusa, con la speranza di una conclusione positiva delle trattative per i prossimi anni.