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a lotta di Billie Eilish contro il bodyshaming: Da “Not My Responsibility” al video di “Therefore I am”. Sii come la società ti vuole, solo così la società ti vorrà: è questa la triste regola che la realtà ci impone.
Per essere accettati bisogna rispettare determinati canoni imposti da noi a noi stessi, ignorando il più delle volte che suddetti canoni sono quasi irraggiungibili e impossibili da mantenere: ecco perché è così facile avere paura del giudizio altrui. Quando si parla poi di aspetto fisico siamo tutti le più grandi vittime e, al contempo, carnefici. Subiamo e pratichiamo tutti bodyshaming. Tra i modi più efficaci per normalizzare ogni tipologia di corpo troviamo qualcosa di accessibile a tutti e in cui tutti possono rispecchiarsi: la musica.
Ѐ quindi fondamentale che le figure più influenti in questo mondo prendano posizione.
La giovanissima cantante Billie Eilish si è da sempre esposta sul tema, a lei molto caro. Conosciutissima anche per il suo modo di vestire con taglie over-size che nascondono quasi completamente il suo corpo, lancia un’importante provocazione: non è possibile giudicare ciò che non si conosce.
Ecco da cosa trae ispirazione il cortometraggio “Not My Responsibility” (“Non una mia responsabilità”) diretto e prodotto dalla ragazza stessa.
In un toccante monologo la star si rivolge a chiunque la giudichi, concludendo che “facciamo delle supposizioni sulle persone basandoci sulle loro taglie. Decidiamo chi sono, decidiamo quanto valgono. Se indosso di meno, se indosso di più. Chi decide cosa mi rende me? Il mio valore è basato sulla tua percezione? O la tua opinione di me non è una mia responsabilità?” Parole d’impatto che non tutti comprendono e che risuonano pesanti nella testa quando delle foto di Billie in pantaloncini e canottiera vengono diffuse in rete seguite da una cascata di amare critiche che il grande pubblico le rivolge.
Qualche mese dopo l’artista però risponde in modo singolare: nel video musicale del singolo “Therefore I am” la stessa viene ripresa mentre, ridendo quasi sfacciatamente, corre in un centro commerciale cercando di prendere la maggior quantità di cibo possibile.
Che questo messaggio possa servire d’esempio a tutti per smettere di giudicare e giudicarsi.
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