La Lega-Salvini Premier di Castellammare: ” Fermiamo il racket dell’elemosina”

Giovanni Tito, coordinatore stabiese di Noi con Salvini chiede l’intervento del sindaco contro il racket...

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Giovanni Tito, coordinatore stabiese di Noi con Salvini chiede l’intervento del sindaco contro il racket dell’elemosina.

Da mesi a Castellammare sta andando in scena il racket dell’elemosina. Tutto questo è inaccettabile, il sindaco intervenga firmando un’ordinanza per mettere fine a questo squallido sfruttamento”. La denuncia parte dalla Lega-Salvini Premier di Castellammare di Stabia. Nei prossimi giorni il coordinatore cittadino Giovanni Tito protocollerà una lettera indirizzata al sindaco Antonio Pannullo per chiedere un intervento immediato.

Da mesi infatti si può notare uno strano fenomeno – si legge nella nota del coordinamento cittadino della Lega-Salvini Premier – Nei pressi di esercizi commerciali molto frequentati, tra cui bar e supermercati, sostano in maniera stanziale extracomunitari che chiedono la carità ai passanti e soprattutto ai clienti di tali esercizi commerciali. Oltre a fare un danno agli stessi commercianti, pensiamo che il fenomeno sia tutt’altro che normale. Riteniamo ci siano le basi per considerarlo “racket dell’elemosina”, in quanto i ragazzi vengono impiegati con precisi turni, con tanto di orari da rispettare. I punti sono sempre gli stessi e gli extracomunitari si avvicendano tra di loro. Pensiamo a una organizzazione criminale capace di taglieggiare gli stessi extracomunitari, sfruttati per la loro condizione di svantaggio. Per questo chiediamo al sindaco di fermare tutto questo e intervenire energicamente sulla questione”.

Il coordinatore della Lega-Salvini Premier, Giovanni Tito, precisa: “Anche questa volta riteniamo che ad essere razzista sia chi permette tutto questo e non chi lo denuncia. Siamo di fronte a un caso di sfruttamento senza precedenti di extracomunitari nella maggior parte dei casi anche clandestini. Lo stesso sfruttamento che le organizzazioni criminali praticano con la vendita di merce contraffatta, per cui la città di Castellammare vanta un triste primato. In entrambi i casi sono i commercianti stabiesi, ora impegnati nell’attività dei saldi, a pagarne sempre di più le conseguenze. A loro va la nostra solidarietà. Il nostro impegno sarà tutelare proprio gli esercizi commerciali italiani, in questo casi vengono prima quelli stabiesi”.

La Lega-Salvini Premier di Castellammare di riserva di mettere in campo l’iniziativa della raccolta firme per chiedere al sindaco Pannullo un’ordinanza per fermare questo scempio.

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