I dettagli
La Gazzetta dello Sport scrive: “Dopo alcune settimane d’incubazione, infatti, la società di corso Galileo Ferraris ha deciso di avvicinarsi il più possibile alla clausola da 94,5 milioni di euro che (a sentire l’entourage del giocatore) è ancora valida, viva. Clausola che potrebbe essere pagata in 2 anni con doppia quota da 47 milioni. E proprio quest’aspetto dà forza ai bianconeri, visto che il Pipita potrebbe trovare un acquirente anche più avanti. Ovviamente il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis parte da una posizione rigida: lui non vuole privarsi del suo goleador e ancor più cedendolo a una rivale italiana, anche se sa bene che l’argentino non rinnoverà il contratto in scadenza nel 2018. Al massimo preferirebbe venderlo all’estero, ed è anche per questo che è emersa l’offerta dell’Arsenal (60 milioni più Giroud). Insomma il muro azzurro è alto. Ma la Juve punta a ragionare su una base di 70 milioni derivanti da incassi già fatti e più che ipotizzabili (Morata più Zaza e Lemina) ai quali aggiungere Pereyra (direzione Napoli, valutato 18 milioni), l’idea-Mandragora (valutato 10 milioni) o un extra-budget variabile. Il gradino finale, poi, potrebbe essere… scalato considerando alcuni interessamenti del club partenopeo per giocatori juventini: al Napoli piace Rolando Mandragora, il baby ex Genoa sul quale si sono mosse West Ham e Tottenham. Non solo: Maurizio Sarri ha ovviamente ripensato a Daniele Rugani, che la Juve non è disposta a mollare ma che l’arrivo di Benatia potrebbe spingere altrove in prestito”
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