Dai bagni nelle fontane ai bivacchi per strada: proibiti a Roma. E poi i motorini abbandonati (ma anche le biciclette): multa da 150 euro, a Treviso. A Pomigliano d’Arco non si fuma nei parchi per tutelare la salute dei più giovani.
L’estate è il tempo dei divieti anche perché è il momento in cui gli italiani – e i turisti stranieri in visita nel Belpaese – si sentono più liberi di fare come credono. Quest’anno potrebbe costargli salato.
Dal fumo ai bivacchi, arrivano i divieti d’estate
Guerra ai cafoni e regole per la civile convivenza. Quando il caldo dà alla testa e allenta i costumi le città si difendono dai trasgressori: ecco come
È
il caso di Milano, per esempio. «Noi non andremo verso un’ordinanza che vieta gli alcolici, però certamente anche noi delle misure le prenderemo: per esempio, non poter vendere vetro. E poi al di là delle ordinanze va controllato il tutto», facendo in modo che «non si venda vetro nelle vicinanze anche di una zona gialla, quella che circonda l’evento», ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala, precisando anche che «è evidente a tutti come Milano, in questo momento, viva molto di eventi: i visitatori stranieri nei primi 4 mesi del 2017 sono del cresciuti del 14% rispetto al 2016». Quindi, vietare sì, ma non troppo.
È lo stesso dilemma che riguarda alcune ordinanze sulla salute pubblica. A Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, è stato disposto il divieto di fumo nei tre parchi pubblici della città, dopo le lamentele di molti cittadini, infastiditi dal fumo passivo. L’ordinanza vieta le sigarette, ma anche i sigari e le pipe nei luoghi pubblici frequentati in genere dalle famiglie. Chi disobbedirà al divieto sarà punito con una sanzione di 200 euro.
STOP A BAGNI E PIC-NIC IN 20 FONTANE
Stop ai bivacchi nelle fontane di Roma. Il sindaco Virginia Raggi ha firmato un’ordinanza che vieta di consumare cibi, bagnarsi, arrampicarsi o sedersi sui marmi delle fontane artistiche di Roma. Chi disobbedisce rischia una multa fino a 240 euro. Il provvedimento sarà valido fino al 31 ottobre 2017, interessa oltre 20 fontane, dalla Fontana di Trevi che nelle ultime settimane è stata presa di mira da tanti turisti, alla Barcaccia in piazza di Spagna, vandalizzata dai tifosi olandesi.
«La bellezza di Roma deve essere rispettata da tutti», ha avvertito Virginia Raggi. Ma il Codacons è scettico: «Un divieto impossibile da far rispettare nella realtà», afferma il presidente Carlo Rienzi. Troppe persone dovrebbero presidiare le fontane, e diventa estremamente difficile riscuotere le multe dai turisti stranieri.
BICI O MOTORINO ABBANDONATO? 150 EURO DI MULTA
A Treviso vietato abbandonare biciclette e motorini a ridosso delle vetrine, degli accessi ai locali, dei sottopassi e soprattutto in piazza Santa Maria dei Battuti nel centro storico. L’ordinanza è stata firmata dal sindaco Giovanni Manildo, anche dopo le segnalazioni di alcuni cittadini di fronte a un parcheggio, che consideravano essere diventato ormai un abuso.
La sanzione prevista per l’abbandono delle biciclette fuori dalle rastrelliere va da un minimo di 25 a un massimo di 150 euro.
Ma Treviso è una di quelle città dove le biciclette sono tante e molto utilizzate, il divieto ha suscitato un’ondata di proteste. «Troppo comodo cavarsela con l’ordinanza», sostengono i ciclisti, «senza mettere a disposizione più rastrelliere». L’assessore Michielan annuncia che la giunta «sta varando un intervento omogeneo, anche sotto il profilo dell’arredo urbano».
LOTTA A CABINA SELVAGGIA E LIBERO ACCESSO AL MARE
La stagione balneare del litorale romano prevede alcune novità che hanno creato diversi problemi. Approvata una stretta sulle cabine: potranno essere usate soltanto come spogliatoi. Previste sanzioni e demolizioni per i privati che le hanno costruite su aree in realtà destinate a servizi pubblici (spesso aree verdi), per poi utilizzarle come veri salotti o appendici dei ristoranti vista mare. Deve essere garantito il libero e gratuito accesso al mare, ma soltanto come passaggio, senza asciugamani, ombrelloni e sdraio, in un tratto di cinque metri dalla battigia.
Le spiagge libere di Ostia saranno prive dell’assistenza dei bagnini di salvataggio, che invece sono obbligatori per legge. La gara organizzata è andata deserta: il Comune si è accordato con alcuni concessionari di stabilimenti o capanni attigui, per garantire la pulizia, e alcuni volontari hanno assicurato la propria presenza.
NIENTE FUMO NEI PARCHI PER TUTELARE I BAMBINI
A Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, è stato disposto il divieto di fumo nei tre parchi pubblici della città, dopo le lamentele di molti cittadini infastiditi dal fumo passivo.
L’ordinanza vieta le sigarette, ma anche i sigari e le pipe nei luoghi pubblici frequentati in genere dalle famiglie. Chi disobbedirà al divieto sarà punito con una sanzione di 200 euro.
«Fumare in presenza dei bambini costituisce cattivo esempio – sostiene il sindaco Lello Russo – e non vi è dubbio che l’interesse pubblico primario consista nel garantire sicurezza e salute dei cittadini, ma c’è anche l’aspetto della tutela ambientale, giacché eventuali mozziconi di sigaretta rischiano di causare incendi o comunque danni alle piante e alla vegetazione dei nostri parchi». In caso di eventi o manifestazioni nei parchi arriveranno addetti alla sorveglianza di rinforzo per garantire il rispetto del divieto.
vivicentro.it/conaca
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