Le associazioni di categoria degli stabilimenti balneari marittimi hanno plaudito al lavoro della Giunta Musumeci. Ora si attende l’approvazione dell’ARS.
Tra pochi giorni i titolari degli stabilimenti balneari siciliani potranno finalmente ottenere l’estensione delle concessioni fino al 2033. La giunta della Regione Sicilia ha infatti dato il via libera al disegno di legge che recepisce la norma varata dal governo nazionale sul prolungamento di 15 anni: manca solo l’approvazione definitiva per rendere il provvedimento valido a tutti gli effetti.
Fiba Confesercenti Sicilia ha espresso il proprio apprezzamento nei confronti dell’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente per il lavoro condotto in merito al disegno di legge, che ora attende l’approvazione dell’Ars, con il quale si dà seguito alle misure contenute nella Legge 145 del 2018 che sancisce il mantenimento in vita delle Concessioni demaniali marittime fino al 2033.
I tempi siciliani sono stati più lunghi rispetto a quelli delle altre regioni poiché l’isola ha una gestione speciale del demanio marittimo, con molta più autonomia normativa, pertanto i 15 anni dovevano essere applicati in relazione alle leggi regionali sulle concessioni di spiaggia. Il disegno di legge, in attesa di una completa revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime, prevede anche nuove disposizioni per la verifica e l’accertamento delle entrate dovute a canoni concessori e l’allineamento dei dati con il sistema di rilevazione contabile tenuto dalla Ragioneria della Regione siciliana, nonché l’aggiornamento del database del Sistema informativo del demanio (Sid).
Viene, invece, demandato ad apposito decreto dell’assessorato al ramo la definizione delle procedure attraverso cui i concessionari potranno richiedere la proroga delle concessioni vigenti “Un provvedimento importante – sottolinea Alessandro Cilano presidente regionale di Fiba Confesercenti – che guarda oltre la scadenza del 31 dicembre 2019 e che restituisce certezza e prospettiva alle attività turistiche balneari in regime concessorio”.
«L’estensione delle concessioni demaniali al 2033 – dichiara l’assessore del territorio e all’ambiente Toto Cordaro – è un chiaro segno di attenzione da parte della giunta Musumeci verso un comparto trainante dell’economia siciliana che troppo a lungo ha sofferto di uno stato di incertezza. La previsione di decadenza di tutte le concessioni al 31 dicembre di quest’anno aveva generato un grande stato di sofferenza e una forte contrazione degli investimenti da parte delle imprese turistiche che, peraltro, si sono trovate penalizzate anche nell’ottenere credito dalle banche. È necessario tornare a guardare con fiducia al futuro e rilanciare un settore che deve qualificare la propria offerta per riuscire a stare all’interno di un mercato internazionale sempre più mpetitivo».
A esprimere soddisfazione per il disegno di legge sui 15 anni è una nota di Cna Balneari Sicilia “Accogliamo con soddisfazione l’adozione in giunta del provvedimento che andrà in aula per adeguare la Regione Siciliana alla estensione delle concessioni balneari a 15 anni”, affermano Gianpaolo Miceli e Guglielmo Pacchione, rispettivamente coordinatore e portavoce di Cna Balneari Sicilia “Facciamo un plauso al governo regionale e in particolare all’assessore Cordaro per avere mantenuto l’impegno preso nel corso delle assemblee organizzate nel territorio, alle quali ha prestato grande attenzione. Adesso auspichiamo un rapido intervento dell’assemblea regionale per dare sostegno a un settore che conta 3mila operatori e oltre 10mila addetti in Sicilia, con l’obiettivo di sostenere un comparto produttivo che prevede investimenti per oltre 500 milioni di euro nei prossimi dieci anni, proprio in virtù della necessaria estensione delle concessioni esistenti e in attesa di una completa revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime. Auspichiamo infine che il percorso di estensione sia semplificato proprio al fine di rimuovere ostacoli a un settore che si appresta a gestire una delle stagioni più importanti degli ultimi decenni”.
A
dduso Sebastiano
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