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li incendi non si placano e fanno vittime. Madre e figlia sono state trovate nella casa bruciata vicino a Roma, un altro morto nel Napoletano. A Ragusa invece una persona è stata arrestata e 14 sono state indagate perché appiccavano fuochi per poter intervenire.
Incendi, due morti a Tivoli. Pompieri piromani in Sicilia
Madre e figlia trovate nella casa bruciata. Altra vittima nel Napoletano. A Ragusa un arresto e 14 indagati: appiccavano fuochi per poter intervenire
ROMA – Un’altra girnata di roghi, accompagnata da morti e arresti. Un bilancio pesantissimo: 3 persone morte, due a Tivoli, nella periferia di Roma, e uno nel Napoletano. L’attenzione è rivolta però soprattutto alla Sicilia, dove nel Ragusano un’intera squadra di 15 pompieri ausiliari è indagata per truffa aggravata, e addirittura il capo del gruppo è stato arrestato e posto ai domiciliari. Secondo l’accusa i vigili del fuoco avrebbero appiccato i roghi e simulato richieste di soccorso al 115 per guadagnare ingiuste somme di denaro dallo Stato: 10 euro circa per ogni ora in caso di emergenze.
Due donne morte in un incendio Tivoli
Non sono riuscite a fuggire, e bisogna chiarire perché, le due donne morte per asfissia nel rogo di Tivoli. Sono madre e figlia: Ines Scrocca di 92 anni e Rosanna Schianchi di 68 anni. Intossicato dal fumo e gravemente ustionato, ma vivo, il marito della figlia: Aldo Conti, 75 anni. Le donne si trovavano al piano superiore, avrebbero tentato la fuga ma non hanno fatto in tempo; saranno le indagini degli uomini della polizia di Stato a fare luce sull’accaduto. Per vincere l’incendio, oltre ai vigili del fuoco sono stati utilizzati anche 4 elicotteri della Protezione Civile. Il rogo ha lambito le villette limitrofe, che sono state subito evacuate. Il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, ha affermato ai giornalisti: «Sono affranto per i due decessi, posso solo esprimere un vero e sincero cordoglio. Dieci giorni fa gli incendi sembravano diminuiti, ma purtroppo non era così».
La vittima nel Napoletano è un uomo di 84 anni rimasto ustionato due giorni fa in un podere nei pressi di Acerra e spirato ieri in una clinica.
Nella Penisola, altri incendi hanno interessato aree vicine a Roma, con decine di roghi divampati lungo la via Pontina, Trigoria, Valle dell’Aniene, e Guidonia. Un incendio è scoppiato anche nella Capitale, nel quartiere Africano. Prosegue anche l’emergenza in Sicilia, dove ieri sono stati «censiti» ben 39 roghi: le zone più colpite nel Palermitano, quelle al confine tra Enna e Caltanissetta e nel Messinese.
Un incendio anche a Vicchio nel Mugello, in provincia di Firenze, dove la Protezione Civile ha dovuto evacuare un gruppo di 17 turisti di nazionalità belga, e un altro in provincia di Padova. Un incendio di vaste proporzioni ha interessato una parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e un altro ancora è scoppiato nei boschi di Panicale, sul Monte Magno, in provincia di Lucca, domato grazie anche all’ausilio di un elicottero della Regione Toscana.
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