Lo riporta sulla propria pagina Facebook la deputata 5stelle siciliana alla Camera Angela Raffa insieme alla consigliera Lidia Adorno di Catania.
“Vi racconto una storia. Al comune di Catania” si legge nel post della giovane Angela Raffa deputata messinese alla Camera dei 5stelle “si pagano 939.000 euro l’anno per il servizio di pulizia e custodia di wc. Fin qui niente di strano. Solo che tra censimenti ed affidi sembrerebbe che questi bagni siano solo 9. Avete capito bene, più di 100mila euro l’anno a wc per tenerli puliti, aprirli, chiuderli ed immagino poco altro. Qui in foto con me Lidia Adorno – M5S consigliera comunale del MoVimento 5 Stelle. Lei scopre il fatto, pretende chiarezza e presenta una interrogazione. A questo punto uno si aspetterebbe che si chiarisca subito l’eventuale equivoco o si metta fine all’ennesimo scandalo e si individuino i responsabili. Invece intercettazioni telefoniche con il vicesindaco di centrodestra rivelano che “questa l’attaccano al muro” “ha rotto le scatole” “ci vuole il colpo giusto” (in sicilianu ‘u coppu’ è anche il colpo di pistola, la minaccia mafiosa)”.
Dell’evidente eccessivo costo dei bagni pubblici catanesi ci eravamo occupati in un precedente articolo “Catania, bisogni d’oro, ogni bagno pubblico 117 mila euro l’anno”. Le spese per il ripristino del solo servizio di pulizia degli 8 gabinetti pubblici del Comune, escludendone la custodia che aveva più che raddoppiato i costi con il contratto del 2016, portando ad oggi la spesa a 939 mila euro. Insomma, facendo un calcolo e dividendo per otto la cifra che il Comune spende, ogni bagno pubblico comunale è costato ai contribuenti catanesi 117.375 euro l’anno (oltre 300 euro al giorno).
A
dduso Sebastiano
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