La Cina prima potenza militare sui mari: superata la flotta USA, il comandante dell’ US Indo-Pacific Command: “Può competere in tutti gli scenari di guerra”
Una rincorsa con le altre superpotenze terminata con il primato sui mari: con 11 portaerei in servizio, nemmeno Washington è in grado di tenere testa alle ambizioni marine di Pechino.
Lo scorso anno la Cina ha superato gli Stati Uniti per numero di sottomarini e navi da guerra (317 contro 283) e per stessa ammissione del nuovo comandante del US Indo-Pacific Command, Philip Davidson, “la Cina è ora in grado di controllare il Mar Cinese Meridionale in tutti gli scenari di una guerra con gli Stati Uniti”. Proprio quest’anno la seconda potenza mondiale ha istallato sulle isole Spratly missili da crociera antinave Yj-12B capaci di minacciare Filippine e Vietnam, due delle nazioni con cui la Cina ha in sospeso dispute territoriali.
Ennesimo potenziamento dei propri asset A2/AD (anti-accesso/area di diniego) – razzi, satelliti e radar – che dal 2015 vantano i “missili killer” DF-26 impossibili da intercettare e in grado di raggiungere la base americana di Guam, per stessa ammissione del Pentagono. Tanto che, per Davidson, ormai il gigante asiatico è un “competitor alla pari” se si considerano le capacità sviluppate per far fronte a una “guerra asimmetrica”.
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