La Bastonatura di ViViCentro.it – Caserta e la sconfitta dei suoi detrattori: troppe critiche ingiuste al tecnico della Juve Stabia che sta smentendo tutti
La Bastonatura di ViViCentro.it – Caserta e la sconfitta dei suoi detrattori
L’ultima “Bastonatura” dell’anno la dedichiamo di diritto ai tanti detrattori di Fabio Caserta, tecnico della Juve Stabia, oggetto di critiche soprattutto dopo le prime gare di campionato ma anche successivamente. Nessuno aveva tenuto nel giusto conto che almeno inizialmente la cadetteria rappresentasse una novità anche per lo stesso Caserta da allenatore così come per una parte della propria squadra. Molte delle critiche rivolte al tecnico della Juve Stabia poi erano anche del tutto ingiustificate: si diceva addirittura che si fosse troppo abituato alle cinque sostituzioni della Serie C e che non fosse adatto a gestire le tre sostituzioni della cadetteria. Cosa assolutamente ridicola perchè se un allenatore è bravo (e Caserta lo sta dimostrando sul campo con gli interessi) lo è a prescindere dal numero delle sostituzioni che deve gestire durante la gara.
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l grande merito della società Juve Stabia è stato quello di non ascoltare le critiche dei detrattori anche nel periodo più negativo (cinque sconfitte nelle prime sei giornate di campionato) e di confermare la fiducia al tecnico senza cedere alle lusinghe di chi voleva a tutti i costi la testa del tecnico delle Vespe. Dal canto suo Caserta, che nei suoi primi due anni alla guida della Juve Stabia aveva ottenuto già risultati sensazionali con il quarto posto e i playoff nel primo anno e il campionato vinto a mani basse e a suon di record in Serie C lo scorso anno, ha dimostrato sul campo di essere uno degli allenatori più interessanti della categoria.
Un tecnico che ha dimostrato di non essere oltranzista e legato indissolubilmente al 4-3-3 o 4-2-3-1, ma che varia il suo modulo tattico studiando anche attentamente gli avversari. Ed ecco che molto spesso il 4-2-3-1 si trasforma durante la gara in 3-5-2, così come si passa al rombo a centrocampo (4-3-1-2) a Verona nella splendida vittoria in rimonta col Chievo e con lo stesso atteggiamento tattico si vince il sabato successivo in casa contro il Venezia. Senza dimenticare Cremona dove si parte per la prima volta col 4-4-2 e si riesce ad imbrigliare una squadra come la Cremonese che in estate tra cartellini ed ingaggi è costata oltre dieci milioni di euro e che è dietro in classifica rispetto alla Juve Stabia. Fino ad arrivare al capolavoro tattico del tecnico nativo di Melito Porto Salvo, che nella gara interna col Cosenza capisce che il muro eretto da mister Piero Braglia difficilmente sarà scardinato e che in virtù di ciò decide, nel finale arroventato della partita, di mandare in campo tre attaccanti puri (Cissè e Rossi che affiancano Forte) e che anche in conseguenza di questa scelta tattica vince una gara importantissima.
Ai (tanti) detrattori del tecnico della Juve Stabia, facciamo anche notare che c’è tanto di Fabio Caserta nelle due svolte di questo girone di andata delle Vespe: le vittorie a Trapani e a Verona sponda Chievo. Un tecnico che finalmente ha trasmesso ai propri calciatori il giusto atteggiamento e approccio alle gare: sia che si giochi in casa che fuori casa lottare palla su palla e tenere sempre alta l’intensità e la tensione, nella certezza che il duro lavoro quotidiano riesca in questo modo a colmare il gap tecnico che c’è rispetto ad altre formazioni più quotate di quella gialloblù.
Sia chiaro, niente è stato ancora fatto per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza e il cammino è ancora molto lungo ma la strada tracciata dal condottiero delle Vespe è quella giusta: motivazioni, lavoro quotidiano, intensità, fame e voglia di vincere su ogni campo sono i giusti ingredienti per ottenere quell’obiettivo salvezza che, in un torneo molto competitivo come quello di Serie B, equivarrebbe alla vittoria di un altro campionato per le Vespe.
a cura di Natale Giusti
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