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L’Associazione di Genitori e Amici di Persone Omosessuali domani in piazza contro il Ddl Cirinnà

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Roma. Il rimpasto di Governo prende il sopravvento sulla discussione in senato del DDL Cirinnà. Determinante è stata anche la richiesta della Lega di far slittare la data. Martedì prossimo, nei primi di Febbraio, il giorno tanto atteso. Un giorno dove le sorprese non saranno da meno, considerando che una buona fetta di deputati PD non condivide parti della legge. In tutto ciò domani, Sabato 30 Gennaio, si terrà il FamilyDay al Circo Massimo, location scelta in secondo momento visto l’afflusso ingente di persone. Contestualmente è stata inoltrata una lettera scritta dall’  Associazione di Genitori e Amici di Persone Omosessuali (AGAPO) in cui si dice all’ Onorevole Cirinnà che questa legge non fa il bene delle persone omosessuali. 

 

“Come genitori di figli omosessuali conosciamo bene le sofferenze legate al fatto che da una loro relazione affettiva non possono nascere figli.  Non abbiamo dubbi che Lei, attraverso la Stepchild Adoption prevista dalla legge sulle unioni civili, desideri lenire tale sofferenza, ma crediamo che la stessa Stepchild Adoption non sia la giusta via, e per la tutela del figlio, e perché crea nelle persone omosessuali aspettative che nella realtà non possono che rimanere deluse.”

 

Un vero e proprio colpo di scena che potrà far definitivamente rivedere il testo facendo crollare le aspettative del Senatore Democratico che a più repliche ha deciso di proseguire non ritirando il testo. La partita si giocherà proprio sulla  Stepchild Adoption in quanto senza di essa il testo sarebbe approvato senza troppi problemi con una maggioranza ampia. 

 

“Il figlio naturale del partner, ossia il minore già nato, nato cioè da una precedente relazione affettiva con una persona dell’altro sesso, ha già due genitori: il partner e il suo ex-partner eterosessuale. Il desiderio incoraggiato dalla legge di avere un figlio, verrebbe quindi a basarsi esclusivamente sulla speranza che il genitore di sesso diverso sia mancante, o a causa della sua morte o perché quest’ultimo abbia abbandonato o abbandoni la propria maternità o paternità, ambedue i casi più che rari e, comunque, non desiderabili.  La via realistica per giungere attraverso la Stepchild Adoption alla co-maternità o co-paternità è quindi quella dell’eterologa o della cosiddetta maternità surrogata conseguita all’estero.  Invece, mentre Lei continua a sostenere che la Stepchild non è volta alla normalizzazione dell’utero in affitto, in quanto non esplicitamente menzionato nel disegno di legge, la maggior parte degli italiani – come dimostrano i sondaggi – la vede diversamente; e a loro si affiancano numerosissime persone omosessuali”.

 

Si tratta di cancellare comunque il genitore dell’ altro sesso dalla vita del bambino e non si può negare che i bambini, anche figli di persone omosessuali, siano nati da una mamma ed un papà e quindi secondo il processo designato dalla natura. Chiara, da parte dell’ AGAPO, è l’adesione alla manifestazione di sabato. Molti si chiedono, però, quanto sia determinante la partecipazione del maggior numero possibile di persone. La politica si fermerà a riflettere o farà orecchie da mercante? Il dato certo è che la piazza vota e i cattolici che hanno diritto di voto, nella penisola, non sono pochi.

 

Emilio D’Averio

*Fonte foto: Sì24.it 

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