Un gioco ignobile, malsano, oltre che pericoloso: vi raccontiamo del Knockout
Knockout, che in inglese significa “Tramortire”, è un nuovo “gioco”, o meglio dire, una nuova pratica malsana che impazza tra i giovani di oggi, e non solo. Dopo la Blue Whale, il cui fine ultimo era il suicidio, ecco che si sviluppa il game dei pugni in faccia.
Vediamo dove nasce e di cosa si tratta. Originario degli USA, il Knockout game si è diffuso da tempo anche in altre nazioni, tra cui l’Italia. Le regola del gioco sono le seguenti: sferrare ai passanti ignari, dei pugni in faccia e riprendere in video la scena. In Italia, si pensa che questa pratica si sia sviluppata all’incirca 3 anni fa, in cui alcuni casi di aggressione furono legati quasi certamente al mostruoso passatempo.
All’epoca una trentenne milanese venne colpita con un violento pugno sul volto, sferrato da un uomo uscito improvvisamente da una macchina che si diede poi alla fuga. La donna, a cui non fu rubato nulla, rimase per terra, incosciente. Infatti il gioco si può dire vinto solo quando si riesce ad abbattere il passante con un solo, fortissimo pugno.
Aggressioni di questo tipo furono registrate anche a Roma, nel Rione Trastevere, dove il cameriere di un ristorante venne colpito violentemente al volto mentre tornava a casa, di notte. L’ultimo episodio grave è stato registrato il 24 febbraio 2017 ad Aviano, vicino Pordenone, dove tre ragazzi albanesi, residenti a Sacile, si sfidarono al gioco dei pugni, così, fuori ad un noto locale del posto, iniziarono a tirare pugni ai passanti, registrando le scene. Da un’accurata indagine, si scoprì che due dei tre albanesi, che furono poi arrestati, avevano commesso gesti simili tra il 2012 e il 2016 in vari locali di Portogruaro, Pordenone, Lignano Sabbiadoro, Montereale Valcellina, Sacile e Codogné.
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