K
anoute ha manifestato la sua gratitudine alla grande famiglia gialloble, dai tifosi agli allenatori, dai collaboratori allo staff tecnico fino al presidente Francesco Manniello.
A campionato concluso si può dire che quello dell’attaccante stabiese non sia stato un anno privo di intoppi: la pulbagia che da gennaio non gli ha dato pace, la lesione del crociato avvenuta sbattendo contro il palo nella partita contro il Catania, cosi da non poter disputare le ultime due partite con la Reggiana. Infortuni che però non hanno condizionato quella che è stata la sua esperienza in maglia gialloble. Queste le sue parole:
“Purtroppo siamo arrivati a fine stagione nel modo in cui non avrei voluto.
A causa di questo infortunio non ho potuto aiutare i miei compagni nella doppia sfida con la Reggiana, ma che emozione vedere tutta quella gente applaudire i ragazzi a fine gara.
La nostra famiglia è stato un gruppo meraviglioso, eravamo tutti fratelli, abbiamo lottato l’uno per l’altro per un unico obiettivo “la serie B” …
È un’esperienza che mi ha arricchito e mi ha fatto maturare ulteriormente.
Questa città e questi tifosi non meritano la Legapro, molto ma molto di più.
Voglio ringraziare i tifosi, gli allenatori, i direttori, i collaboratori, lo staff tecnico e medico, Paky (Pasquale Martinelli) e tutta la famiglia delle Vespe, ma un abbraccio particolare va al Presidente Manniello, il primo tifoso della Juve Stabia.
FORZA STABIA, FORZA VESPE?”