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Juventus-Roma, Spalletti: “Vogliamo che diventi decisiva la sfida di ritorno. Salah ok. Pjanic? È un amico dello spogliatoio”

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OTIZIE AS ROMA – Meno un giorno dalla super sfida tra la prima e la seconda in classifica. La Juve vuole consolidare il suo primato scappando a +7, la Roma, dal canto suo, tenterà di fare il colpaccio allo Stadium, vera roccaforte della Vecchia Signora. “La Roma è stata costruita per vincere”, diceva mister Spalletti alla vigilia della gara interna contro il Milan della settimana scorsa. Assestatasi con una vittoria di misura sui rossoneri come seconda forza del campionato in solitaria, ora la Roma ci crede e vuole continuare a sorprendere. Il segnale, in caso di risultato positivo a Torino sarebbe di quelli fragorosi e manterrebbe vivo un campionato dall’esito fin troppo scontato. Due risultati utili su tre per i giallorossi, dunque. Il tecnico toscano si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei cronisti. Queste le dichiarazioni di Spalletti:

“Florenzi, Nura, Paredes e Lobont sono indisponiblili. Vermaelen, Peres  e Totti vanno valutati oggi in allenamento, Salah in gruppo.  Su quando Florenzi ricomincerà a correre non sono preparato, su Salah è a disposizione, ha nelle sue corde l’accelerazione, una qualità che non è che diminuisca, gli rimane. Va valutato nel contesto della partita che sarà”.

E’ solo la partita di Higuain e Dzeko o anche quella di Buffon e Szczesny?
La forza della squadra la fanno anche gli altri, non solo chi fa gol. Tu ne hai presi due perfetti, uno ha più esperienza e più forza anche mentale che ha sempre trasferito, ad esempio, in nazionale, Szczesny ha grande qualità e prospettiva. La sintesi potrebbe essere che Buffon è sempre stato un portiere con i baffi, ma anche Szczesny ha la piega giusta, diventerà fortissimo”.

Lo scorso anno affrontò la Juve a 10 giorni dal suo arrivo a Trigoria, la Roma cedette solo nel finale. È soddisfatto del percorso della Roma in questo periodo?
Siamo tutti a guardare di giorno in giorno dove possiamo migliorare, sono contento del percorso. Non a caso si vincono i campionati a 100 punti mentre qualche anno fa ne servivano 80. La Juve serve da stimolo alle altre squadre che vogliono starle vicino”.

El Shaarawy, titolare in Europa League,  non è titolare in campionato dal match contro l’Empoli. Condizioni?
Stephan ha fatto vedere di aver fatto bene il lavoro per inserirsi e mantenersi ad un livello di condizione fisica buona perché poi la tecnica è quella lì, è evidente. Sulle cose che sa fare, è evidente a tutti che ha un buonissimo estro e numeri”.

La Juve si metterà con la difesa a 3. Su Dybala Allegri deve decidere. Cosa cambierebbe?
Poco, perché loro hanno la forza dal punto di vista fisico e tecnico, la caparbietà, la disponibilità a far uscire sempre il meglio dalla situazione che gli butti addosso. Se giocheranno Mandzukic e Higuain come penso, diventerà una gara dal duro confronto dal punto di vista fisico. Nel derby con il Torino si è visto, sono usciti da una situazione non semplice dando la palla addosso a Higuain e Mandzukic.

Allegri ha detto che il pareggio non gli basta. Alla Roma basta o no?
Il discorso è semplice: per noi è una partita fondamentale, non è che si va lì e si punta al pareggio, perdi sicuro. Bisogna andare a misurarsi e a cercare di far valere la nostra forza. L’obiettivo deve essere trasformare la partita di ritorno in una sfida importantissima. Se riusciamo a far questo avremo fatto un grande lavoro. Vogliamo mirare a far diventare quella sfida decisiva”.

Lei prima di Roma Inter disse che se l’Inter veniva ad attaccarvi alto non era un problema. Dalla Juve si aspetta una partita di attesa?
Hanno nel DNA la consapevolezza della forza mentale, fisica. Verranno ad attaccarci altissimi, cercheranno di metterci addosso la pressione del loro stadio, hanno altre mire e regolare già da ora questa situazione qui sarebbe importantissimo per loro. Noi dobbiamo essere bravi a gestite questo e a far valere le nostre qualità perché anche noi abbiamo qualcosa da dire”.

Allegri ha detto che Spalletti è un grande allenatore e a volte anche un grande attore. È così?
Ha detto così? È perché non mi ha sentito cantare. Lui è un grande amico, una persona corretta e un grande allenatore. È difficilissimo vincere quando si hanno grandi calciatori, perché poi bisogna gestirli, domarli, farli rendere tutti. Lui ha vinto anche quando aveva rose meno ampie. Lui è il primo della classe quindi si accetta anche qualche battuta. Siamo tutti e due toscani, vi interessano le storie meno belle del calcio. Ce ne sono tantissime di storie belle nel calcio, le amicizie che si formano quando i giocatori vengono a farti vedere che sono in contatto con altri calciatori di altre squadre e ci parli al telefono. Pjanic è un amico di tutto lo spogliatoio e rimarrà tale. L’amicizia con Allegri nasce dal fatto che ci si trova insieme, per esempio a Lione siamo stati nello stesso tavolo, ci siamo ritrovati anche a Coverciano. Viene dalle mie zone, è un livornese. I livornesi sono tipi veraci, bisogna stare attenti”.

Basta Orsato o vorrebbe la Var?
Siamo stati trattati a guanti bianchi. È tutta gente internazionale, che ha esperienza e qualità. Orsato è una garanzia per tutti. La tecnologia è un supporto importante che va usato nella maniera giusta. C’è il tempo reale in cui vanno considerate le cose, bisogna mettere a puntino questo però io sono a favore se è questo che volevi sapere”.

Questo Juventus-Roma a differenza del passato è trattato più come una sfida di calcio che come la lotta tra bene e male…è anche merito suo?
Non so come sono state le altre sfide perché non c’ero. Le ho sempre viste come bellissime sfide dove noi abbiamo rincorso perché loro sono più bravi. Vogliamo andare a vedere quelli che sono i loro numeri più da vicino. Sono numeri importantissimi per cui vogliamo vedere più da vicino quali sono le qualità che portano a questi numeri”.

È l’ultimo treno scudetto?
Secondo me finita non si dice mai. Si pensa sempre a rimbalzare, si pensa sempre che sia una cosa che si può superare quello che ci capita, bisogna affrontare altre sfide. Sarebbe durissima ma ancora possibile  se si guarda la differenza punti dell’anno scorso visto che siamo tutti dentro più competizioni. Loro sono avvantaggiati perché hanno tanti grandi calciatori ma ci può essere il momento in cui le cose gli vengono meno fluide.

Sotto l’aspetto mentale, quanto sarebbe importante vincere domani? Che effetto le farà rincontrare Pjanic?
I risultati, nell’esasperazione di questo calcio, sono tutti importanti, cambiano totalmente la prospettiva del lavoro. Noi vogliamo riuscire a dare più forza al nostro futuro. Pjanic ha mangiato con la nostra squadra quando è venuto a trovarci in ritiro col Torino. Avete fatto di tutto per farci litigare, dipende tutto da come uno lo fai sentire. Io ho litigato con tutti per farlo giocare basso accanto a De Rossi, davanti ai difensori. È una persona squisita sotto tutti gli aspetti, ci ha dato soluzioni importanti l’anno scorso. Quando abbiamo scherzato delle altre cose è stato un bello scherzare perché la stima da part mia c’è ma è anche reciproca”.

La Roma ha subìto 5 gol nelle ultime 7 partite, la Juve 8. Ha trovato la quadratura del cerchio?
Se la sfida Higuain-Dzeko è equilibrata e se si è migliorati in difesa che è la loro roccaforte abbiamo buone possibilità. Non dobbiamo dire al mondo le nostre intenzioni, le dobbiamo far vedere. Dzeko è uno con cui si contenderà la classifica dei cannonieri. C’è anche Dybala. Mi aspetto che loro due saranno il primo ed il secondo”.

Diretta testuale di Claudia Demenica copyright-vivicentro


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