O
ggi per la ventinovesima giornata del campionato di Lega Pro girone C in programma al Romeo Menti c’era la partita Juve Stabia vs Paganese.
Derby molto sentito da entrambe le tifoserie ma disputato in assenza dei tifosi ospiti a cui è stata vietata la trasferta.
Una Paganese galvanizzata dagli ultimi risultati positivi, è venuta al Romeo Menti di Castellammare per sfidare una Juve Stabia assolutamente non in forma.
Tutti i tifosi stabiesi si aspettavano che questa potesse essere la partita della ripresa, ma cosi non è stato in quanto al minuto 57 un errore in fase difensiva da parte dell’estremo difensore Russo in collaborazione con Liviero, ha permesso al calciatore della Paganese, Bollino, di regalare il gol vittoria alla sua squadra.
Proprio dal minuto 57 dalla curva Sud sono partiti i primi cori di protesta, dapprima contro i giocatori con il classico “andate a lavorare” per poi essere indirizzati ripetutamente contro il mister Fontana e la società in generale.
La contestazione è continuata, con i relativi cori e insulti, anche dopo la fine dell’incontro quando i calciatori sono stati chiamati sotto la curva Sud per giustificarsi e dare spiegazioni di quest’altra pessima prestazione. Non tutti si sono presentati all’appello con i soli Cutolo, Marotta, Capdaglio e Russo che hanno avuto il “coraggio” di affidarsi alle critiche e proteste del pubblico stabiese, mentre tutto il resto della rosa a debita distanza assisteva ala contestazione.
I tifosi non contenti dell’atteggiamento offerto dal resto della squadra, si sono spostati al di fuori del campo di gioco aspettando l’intera squadra affinchè potessero sentire le proprie ragioni. In un primo momento, con fare furbesco, i calciatori giallobè provavano a scappare dall’uscita che collega la palestra all’esterno dello stadio, venendo però intercettati dagli ultras che non ne permettevano la fuga. Successivamente anche per stemperare un pò i toni è stato permesso, dalle forze dell’ordine, ad un solo rappresentate della tifoseria stabiese di poter esprimere le proprie ragioni con i calciatori.
Dopo tale confronto i tifosi si sono allontanati dallo stadio, mostrando ancora una volta un grande stile civile.
Dopo questo “teatrino” messo in piedi dai calciatori al fine di non affrontare i tifosi e non provare nemmeno a cercare un chiarimento o magari di assumersi le proprie responsabilità, crediamo che la squadra sia arrivata “alla frutta”.
Urge in definitiva, un cambiamento, uno scossone, che possa essere tecnico o di mentalità sia all’interno sia all’esterno dello spogliatoio, per non buttare definitivamente al vento tutto ciò che di buono è stato costruito fin ora. Mentre le prime della classe (Foggia e Lecce) si fanno sempre più lontane, ci sono squadre come V. Francavilla e Siracusa che ormai stanno veramente con il fiato sul collo delle Vespe, per cui con questo andamento neanche il terzo posto è assicurato.