Juve Stabia vittoriosa di rimonta nel match del Menti con la Virtus Francavilla. Le reti di Garattoni e Romero regalano alle Vespe il sorpasso sui pugliesi
PODIO
Medaglia d’oro: a Niccolo Romero, instancabile corazziere della Juve Stabia. Era stato presentato come un attaccante bravo nella manovra ma poco efficace in zona gol, invece sono già due in quattro giornate le reti dell’ex Sudtirol. Il 9 gialloblu si dimostra l’attaccante ideale per il gioco di Padalino, perchè bravo non solo nel creare spazio per i compagni ma anche nel farsi vedere efficacemente sotto porta. Dopo oltre 90 minuti giocati quasi da assistman per il compagno Cernigoi, Romero regala il primo successo interno alla Juve Stabia con un tuffo di testa degno di un grande attaccante. Cuore, fisico e..testa.
Medaglia d’argento: a Nicolas Bubas, che cambia la gara con il suo ingresso in campo. Come avvenuto a Vibo Valentia, la svolta nella gara stabiese arriva grazie alla freschezza dell’argentino, piazzato da Padalino sull’out mancino ed imprendibile per la difesa della Virtus Francavilla. Dribbling, guizzi e velocità nello scampolo di gara (20 minuti) riservati a Bubas, che legittimamente ambisce ora ad una maglia da titolare, da esterno o seconda punta al fianco di Romero. La sua imprevedibilità può diventare l’arma in più delle Vespe.
Medaglia di bronzo: ad Andrea Vallocchia, per possiamo fare le stesse considerazioni espresse per Bubas. I muscoli e a grinta del giovane centrocampista laziale consentono alla Juve Stabia di assediare al meglio i pugliesi dopo l’espulsione di Sparandeo; il 21 gialloblu scende in campo con la voglia di spaccare il mondo, tanto da sembrare un trattore inarrestabile quando corre palla al piede. Emblema della sua personalità, il lancio con cui nel finale pesca perfettamente la testa di Romero, subito dopo aver fallito una soluzione lunga molto simile. La voglia di riprovarci, senza paura di sbagliare, è sintomo di coraggio.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: ad Alberto Rizzo, che sbaglia la mira di tanti, troppi, cross. Con due vere punte ad occupare l’area, i rifornimenti dalla fasce sarebbero stati risorsa importante. Purtroppo però i terzini stabiesi si sganciano poco e, quando lo fanno, peccano di precisione. Se Garattoni rimedia appoggiando in rete la palla del pareggio, Rizzo non riesce ad aggiustare la sua prestazione comunque generosa.
Medaglia d’argento: a Jacopo Scaccabarozzi, che no trova la posizione a lui adatta. I tentativi di inserimento dell’ex Renato si infrangono puntualmente sulla diga della mediana pugliese, brava ad imbrigliare l’8 in maglia gialloblu. Inglobato dai rivali di metà campo, Scaccabarozzi non riesce a dare sostanza alla manovra. Da rivedere anche l’apporto emotivo alla gara del centrocampista, troppo passivo dopo il vantaggio ospite.
Medaglia di bronzo: a Tommaso Fantacci, che oscilla tra la timidezza e la voglia di strafare. Prima parte di gara per l’ex Empoli, che supporta bene le due punte della Juve Stabia. Di segno opposto la ripresa, in cui Fantacci, che dovrebbe esaltarsi con la superiorità numerica acquisita, si spegne invece progressivamente. Troppo egoista quando dopo una ammirevole sgroppata spara alto invece di servire i compagni liberi: non un caso che Padalino lo richiami subito dopo in panchina.