Juve Stabia, i sogni sono desideri: perchè non realizzarli?
Juve Stabia – I sogni son desideri che tutti vorremmo realizzare. C’è sempre qualcosa da voler raggiungere, un giorno, puntando sempre più in alto. I sogni si possono realizzare, si devono realizzare, non possono essere messi da parte, a maggior ragione se le qualità vengono fuori. In un calcio nel quale i giovani dovrebbero farla da padrone per far crescere i campioni del futuro, la Juve Stabia lo fa con entusiasmo e buon mix in ogni campionato, da diversi anni a questa parte, sotto la gestione Manniello. Giovani che hanno permesso la scalata in B, la permanenza e il poterci riprovare nel corso degli ultimi anni.
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iovani si, ma non quelli del proprio settore giovanile, però. Una cosa questa che stride con quella che dovrebbe essere la prassi. Perchè non poter dare ai propri ragazzi una possibilità? I classe ’98-’99 della Berretti, allenata da mister Domenico Panico, la scorsa stagione, hanno fatto un qualcosa di importante sul campo, mettendosi in mostra a più riprese e stracciando record stagionali unici. Peccato per come è andata col Livorno, squadra che alla fine ha vinto i playoff, ma in luce sono stati messi molti giovani calciatori.
Restando soltanto ai classe ’98, quelli che oggi sono ufficialmente svincolati, su tutti spicca la stella di Simone Mauro, un centrocampista strutturato fisicamente e dal piede vellutato. Qualità importanti, visione di gioco di livello, pronto per palcoscenici importanti, ma con il quale, come tutti poi a questa età, bisogna lavorare per farlo rendere al top. Una presenza in Lega Pro, l’unica, l’ha fatto due stagioni fa, oramai, quando nell’ultima di campionato al Menti contro il Foggia giocò circa 20 minuti e una in coppa Italia.
C’è Domenco Strianese, sfortunato nel corso di questa stagione per l’infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi per diversi mesi e che lo ha restituito solo per i playoff. Anche lui spesso aggregato alla prima squadra, fino a dicembre circa, poi il debutto in coppa Italia anch’egli col Foggia.
C’è il capitano, Mario Elefante, figlio di questa terra, così come c’è il sognatore Emanuel Procida, un esterno tutto pepe che ha visto sfumare il suo sogno invernale quando in un’intervista dichiarò: “Prossimo anno? Sogno la maglia della prima squadra”.
C’è Vincenzo Scognamiglio, altro centrocampista che è cresciuto nel corso del campionato, diventando jolly di Panico e trovando spazio sempre anche in altri ruoli all’occorrenza.
Questi alcuni dei nomi, questi i nomi di chi ha visto infrangersi i propri sogni. Nei ritiri di tutta Italia, per quanto concerne le squadre di quella che sarà la prossima serie C, ci sono ragazzi provenienti dai rispettivi settori giovanili. Alla Juve Stabia questo non è accaduto, forse, se non l’unica, tra le poche a non dargli spazio. Almeno in ritiro. Ma dietro tutto questo c’è un perchè, deve esserci un perchè per forza, ma dovranno essere i protagonisti principali a spiegarlo, della prima squadra e del settore giovanile. Di sicuro resta il fatto che lo scorso anno Mauro prima, poi tornato per infortunio, Davide Servillo poi, Strianese oltre ai portieri ’99 Riccio e Borrelli, in prima squadra si sono visti, tra ritiro e prima parte di stagione con Fontana, almeno in panchina. Poi dicembre e tutto svanisce nel nulla, i sogni di tutti i ragazzi, pur andando avanti con un’ottima stagione, vengono di colpo cancellati. Cosa è accaduto? Perchè non c’è stata più possibilità nel corso della seconda parte di stagione? Arriva mister Carboni, ci sono problemi per le Vespe che comunque ripartono e trovano il piazzamento playoff, ma ormai la stagione è finita e non c’è stato più spazio. La dirigenza della prima squadra ha seguito questi ragazzi, l’ha fatto durante i playoff in prima persona, speriamo aggiornati sull’andamento del resto della stagione da qualcuno. Sicuramente il presidente Franco Manniello aveva in mente due-tre giovani, lo dichiarò a precisa domanda durante una puntata di maggio de ‘Il Pungiglione Stabiese’: “Ci sono 2-3 ragazzi che mi piacciono, l’ho già detto al direttore Turi”. Poi il vuoto, in attesa di novità per chi aspettava il cosiddetto ‘addestramento tecnico’ o precontratto che dir si voglia: svincolati il 30 giugno, hanno aspettato, invano, fino al 15 luglio, ma niente.
Nella conferenza stampa di presentazione di mister Caserta e mister Ferrara, il direttore generale Clemente Filippi ha dichiarato: “Siamo consapevoli di aver ritardato la nostra richiesta entro i tempi che avevamo stabilito per maggio, ma la nostra non è stata una mancanza legata a qualche aspetto negativo, l’attenzione è stata rivolta in quel periodo alla risoluzione dei problemi che abbiamo affrontato”, come dargli torto. Poi aggiunge: “I matrimoni, comunque, in questi casi, si fanno in due se non addirittura in tre”. Ecco i matrimoni. Forse non era giusto, più giusto, far si che qualche matrimonio venisse realizzato? Proprio per dare spazio ai sogni… Che sia una o l’altra parte, resta il fatto che tutti hanno contribuito alla non realizzazione di un sogno, e chi ne ha pagato le conseguenze sono stati proprio i ragazzi. In attesa di capire cosa sia accaduto… Perchè no? Non è la scelta giusta, alla luce di quanto visto fin qui in serie C nei vari ritiri e, a maggior ragione, dopo quello dichiarato in conferenza stampa sui piani di questo campionato con obiettivi non di prima della classe. C’è ancora tempo per rimediare. Oggi è partita la nuova stagione delle Vespe, via nel ritiro di Fiuggi, con tanti giovani, ma non quelli della Juve Stabia…
a cura di Ciro Novellino
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