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spite dell’ultima puntata dell’anno di Juve Stabia Live Talk Show è stato Samuele Romeo. L’ex difensore delle Vespe ha parlato sella sua esperienza gialloblu, tracciando un bilancio del campionato delle Vespe e della sua carriera.
Queste le parole di Romeo:
A Castellammare ho lasciato il cuore, tant’è che torno spesso qui. i ricordi stabiesi sono indelebili: questa è la mia seconda casa dopo Palermo. Mister Caserta sta lavorando bene, ha costruito un bel giocattolo. A mio avviso fondamentale è anche il lavoro della dirigenza delle Vespe; proprio il nuovo assetto societario sta dando solidità alla Juve Stabia ed i risultati in campo ne sono la conferma.
A Brindisi credo che la Juve Stabia abbia centrato un buon pareggio; non era facile giocare su un campo pesante ed in condizioni ambientali non semplici. Si è visto quello che sarà la costante de girone di ritorno: tutte le avversarie vorranno fare contro i gialloblu la partita della vita. Del resto le compagini che devono salvarsi saranno affamate di punti salvezza e chi deve fare la corsa sulla Juve Stabia, farà di tutto per accorciare le distanze.
Sarà fondamentale per le Vespe tenere alta la concentrazione. I campionati si vincono con la testa, pensando ad un match alla volta: bisogna resettare e non pensare più a quanto è stato fatto ma solo a scendere in campo ad ogni gara con la massima fame ed attenzione. Da questo atteggiamento passerà il rendimento dei prossimi mesi della squadra di Caserta.
Il derby tra Juve Stabia e Siracusa sarà una bella partita, una festa di sport: sarò al Menti a godermi lo spettacolo. Da siciliano, ex calciatore delle Vespe, per me la gara sarà ancora più interessante. Tra l’altro in estate ho avuto qualche contatto col Siracusa ma per ora non andato a buon fine. Quella aretusea è una piazza di spicco, mi piacerebbe un’esperienza lì.
Aver indossato la maglia del Palermo è un onore. Oltre al settore giovanile ho anche fatto due panchine in Serie A. La prima fu proprio contro il Napoli e perdemmo nel finale dopo un gol di Hamsik. Seguo ovviamente sempre i rosanero da tifoso e spero che possano tornare ai livelli in cui meritano di stare.
Il giocatore più forte che ho avuto come avversario è stato il “Nino Maravilla”, Alexis Sanchez, in una partita di Coppa Italia. Vestiva la maglia dell’Udinese, era giovanissimo ma si vedeva che sarebbe diventato un fenomeno.
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