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a vittoria ad Agrigento segna, forse, il passo definitivo della Juve Stabia verso la “guarigione”. La gara siciliana ha lasciato la netta sensazione che tanti degli uomini chiave delle Vespe stiano ritrovando la loro condizione migliore, obiettivo sempre messo al primo posto da Guido Carboni.
Già durante la sua presentazione alla stampa, il 14 marzo, il tecnico toscano, preferì non parlare di moduli, numeri e ruoli, ripetendo quasi come un mantra “dobbiamo recuperare la condizione migliore in vista dei play off“. Questa linea guida di Carboni si è manifestata in ogni conferenza stampa, in cui il focus è sempre stato incentrato sul recupero degli infortunati e sulla ripresa mentale e fisica di chi, per varie ragioni, non era al top.
Dopo un mese e mezzo di gestione, si comincia ad intuire il motivo per cui Carboni ha sempre spinto sulla condizione migliore da trovare per approcciare al massimo gli spareggi promozione. Le ultime gare hanno dimostrato il lavoro del tecnico stia dando i suoi frutti.
Così Ripa, diventato con Fontana un panchinaro di lusso, è tornato a trafiggere i portieri avversari come mai fatto con la maglia delle Vespe; stesso discorso vale per Mastalli, che dopo aver accusato un fisiologico calo, ha ritrovato tutte le sicurezze che gli consentono di essere una delle realtà più concrete e promettenti della Lega Pro.
La cura Carboni ha avuto influsso positivo anche e soprattutto sui nuovi acquisti, apparsi rigenerati dal nuovo corso stabiese. Così Cutolo ha finalmente fatto vedere spunti positivi e vivacità “fantasiosa”, trovando ieri anche il suo secondo gol con la maglia della Juve Stabia, e Matute si è preso il ruolo di centrocampista roccioso e potente cui affidarsi quando il gioco si fa duro.
Ammirando la metamorfosi di tanti calciatori, sarebbe quindi fondamentale se Carboni riuscisse a trarre il meglio anche dai vari Izzillo, Marotta, Santacroce, Paponi ecc che, se tirati a lucido, possono dare un contributo rilevante nelle prossime decisive settimane. A questo si aggiunga l’imprescindibile recupero di Atanasov; “il bulgaro”, come ama chiamarlo Carboni, è il leader difensivo di cui c’è un estremo bisogno.
In tema di uomini da recuperare, questa volta dal punto di vista psicologico, non può dimenticarsi Danilo Russo. Anche ieri il portiere stabiese ha lasciato intravedere sintomi di un’insicurezza mai vista nella prima parte di stagione, vissuta anzi da Russo come uno dei leader in campo e fuori delle Vespe. Ritrovare il miglior Russo, infondendogli sia tranquillità che “cazzimma”, sarebbe un altro passo di primaria importanza.
Con queste premesse, e le promesse di altri recuperi, si possono affrontare i play off con ottimismo ed ambizione.
Raffaele Izzo
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