Ospite della prima puntata della seconda stagione di Juve Stabia Live talk show, trasmissione targata ViViCentro in onda sulla pagina Stabiesi al 100%, è stato Ciro Polito.
I
l Direttore Sportivo Ciro Polito ha analizzato il momento delle Vespe.
Queste sono state le sue parole:
Dopo la gara di Perugia sono tornato a casa arrabbiato perché avremmo meritato la vittoria. Non va dimenticato però che questo sarà un campionato diverso dal precedente: ci sarà da lottare contro corazzate. Ad Empoli abbiamo perso contro la regina del campionato per un rigore dubbio dato a 7 minuti dal termine. Col Pisa siamo andati sotto su calcio piazzato dopo un gol regolare annullatoci. Questa squadra è attrezzatissima e verrà fuori, ci sono elementi che ancora non hanno giocato ma che hanno grandi qualità. Ci sarà da soffrire per mantenere la categoria che per noi vale quanto uno scudetto.
Direttore Polito secondo lei l’acquisto che può fare una grande stagione? Credo in tutti ma dico Simone Calvano, che ha qualità fisiche e tecniche da massima serie. È un calciatore che ci mancava per caratteristiche e sono certo possa darci una grande mano; avrebbe meritato una carriera diversa e lo sa anche lui. Avete poi visto di che è capace Mallamo, che in pochi conoscevano ma in cui ho creduto da subito. Ho detto ai ragazzi di credere in loro e di non avere alcuna sudditanza mentale nei confronti degli avversari perché sono forti.Abbiamo allestito una squadra abbondante in ogni reparto, l’unico elemento rimasto in modo imprevisto è Vicente, il cui passaggio al Monopoli è sfumato all’ultimo, ma ora ci darà una mano quando scenderà in campo. Paponi? È andato via subito perché ero sicuro di completare poi il reparto offensivo e per non rischiare di tenere in rosa un calciatore importante non al centro del progetto. Daniele è stato un leader, un combattente ma non ero certo potesse dare altrettanto anche in Serie B. Lo stesso vale per Marzorati.
Del Sole è uno dei primi calciatori che ho chiesto e portato qui dopo una trattativa non facile. Due anni fa la Juventus lo ha acquistato per due milioni di euro: quest’anno ho visto condizioni idonee al suo tesseramento e ne ho approfittato. Gli ho detto di non sentirsi salvatore della patria: ha un sinistro micidiale e cerca spesso il gol, in lui credo tanto. Dico sempre che i calciatori sono come uova di Pasqua, non si sa come potranno ambientarsi e rendere dopo l’arrivo ma cerchiamo di fare il meglio. È importante poi tenere vicine squadra e società. È un altro aspetto difficile del mio ruolo; da calciatore la mia forza era la leadership nello spogliatoio quindi capisco molte dinamiche interne. Cerco di mediare quando gli spiriti si riscaldano e di far capire a tutti di remare dalla stessa parte.
A tutti farebbe piacere avere budget illimitato sul mercato ma non è così, continua così Ciro Polito. Valuto ovviamente i calciatori che rientrano nei parametri della Juve Stabia guardando alla persona e non solo il calciatore. Acquisto più difficile? Quello di Addae, elemento di spicco da anni in Serie B. All’inizio quando ho saputo le cifre che aveva rifiutato da altre squadre, mi ero arreso. Poi uno dei suoi rappresentanti mi ha chiamato e si è riaperta la trattativa, chiusa in modo velocissimo.
Ascoli? Un’altra squadra di spessore, che ho visto dal vivo dell’esordio con il Trapani, che non avrebbe meritato la sconfitta. Sarà una gara da affrontare con il coltello tra i denti.
Calò? Va sostenuto, fermo restando che metterlo in panchina non significa non credere in lui. Credo debba ritrovare il coraggio di tentare giocate difficili, non sicure; magari all’inizio le sbaglierà ma sono certo che verrà fuori perché ha qualità. Di Gennaro? È un lusso per la categoria, un calciatore fantastico. È uno di quelli quasi impossibili da prendere ma arrivato perché lui ha cercato la Juve Stabia. Per noi può essere arma in più.