La Juve Stabia inizia il suo campionato con una vittoria. Contro la Gelbison i gialloblu passano grazie a Maggioni, Pandolfi ed Altobelli.
PODIO
Medaglia d’oro: a Luca Pandolfi, che impreziosisce con un gran gol la sua partita. Gara maiuscola per l’attaccante della Juve Stabia, che si muove su tutto il fronte offensivo garantendo, al contempo, anche presenza fisica tipica della boa centrale. Un mix di doti che manda in tilt la Gelbison, colpita dal 7 gialloblu con il gran piatto destro che indirizza il match su binari favorevoli alla compagine stabiese. Senso del gol e tecnica decisamente elevata: in attesa che il mercato degli svincolati porti il numero 9, la Juve Stabia può godersi un Pandolfi formato maxi.
Medaglia d’argento: a Daniele Altobelli, che spegne la Gelbison nel momento più delicato della gara. Dalla partenza quasi certa al gol spettacolare, passando per il rinnovo di contratto. Sono le due settimane pazze del centrocampista laziale, che garantisce dinamismo e carisma in mezzo al campo senza disdegnare inserimenti nel cuore dell’area avversaria. Ne è riprova la rovesciata con cui il 25 rimette i cilentani a distanza di sicurezza, andando poi a strapazzare in un abbraccio Colucci e confermando l’alchimia già forte nel gruppo della Juve Stabia.
Medaglia di bronzo: a Luca Berardocco, che pare non aver mai smesso di indossare la maglia gialloblu. In una mediana che l’anno scorso ha faticato a trovare il proprio faro, il ritorno di Berardocco suona come un toccasana, con il regista subito nel vivo del gioco e sagace gestore di palla. Precisione e freddezza nei piedi del 14 che, col mancino, sventaglia sul destro di Pandolfi la sfera del raddoppio. Con Altobelli e Ricci si trova già a menadito, componendo una diga che assicura qualità e quantità.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Davide Cinaglia, ancora in cerca della migliore brillantezza. Gambe pesanti per il difensore, che perde spesso le marcature incappando anche nel giallo (quasi arancione) che dopo venti minuti ne condiziona il resto di gara. Anche nella ripresa Sorrentino gli prende più volte il tempo.
Medaglia d’argento: a Ugo Dell’Orfanello, che corre tanto facendosi però vedere poco in fase di spinta. Buona la prova del brasiliano, troppo spesso però bloccato sulla linea dei quattro difensori ed un po’ timido nel proiettarsi in avanti.
Medaglia di bronzo: ad Accursio Bentivegna, che parte forte spegnendosi sulla distanza. Gran punizione dalla distanza che porta al calcio d’angolo che lo stesso fantasista deposita sulla testa di Maggioni; dopo i primi minuti la prestazione del 10 va calando forse anche a causa di una condizione ancora non perfetta e ad un pizzico di egoismo di troppo.