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Juve Stabia – Pietro Lo Monaco: Io non ti conosco, io non so chi sei!

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a Juve Stabia è ancora in silenzio nonostante siano passati oltre dieci giorni dal triplice fischio della partita di play off con il Cerignola e nonostante la possibile trattativa con Lo Monaco. In città quindi riecheggia da giorni la voce di questa possibile trattativa per la cessione delle quote.

Durante l’ultima puntata de “Il Pungiglione Stabiese” Giuseppe Langella socio e fratello del Presidente Andrea aveva smentito questa voce. Dopo quelle dichiarazioni rimbomba nella nostra mente e quindi è quanto mai attuale un passaggio della canzone “Insieme” della grande Mina: “Io non ti conosco, io non so chi sei”.

E’ scontato dire come il meteo dei giorni nostri, come la querelle tutta a tinte gialloblù sta tenendo con il fiato sospeso i tanti appassionati a questi colori. I tifosi delle Vespe pendono dalle labbra e dai post sui social, più o meno velati, dei protagonisti in questo chiaroscuro mistero degno dei più importanti gialli stile Agatha Christie.

Pietro Lo Monaco e la Juve Stabia

Il nome di Pietro Lo Monaco ormai è di dominio pubblico come parte interessata in questa vicenda, e al di là di chi ancora vuol far credere di non conoscerlo, nonostante lo stesso dirigente originario della vicina Torre Annunziata abbia avuto in più di un’occasione rilevanza mediatica nazionale proprio nel mondo del calcio.

Il tempo scorre inesorabile misurato da una clessidra che si presta a contenerlo non sotto forma della classica sabbia, ma ci piace immaginarla colma di passione e amore per la propria squadra, e il tempo che passa immaginarlo come occasioni perse e sogni che si affievoliscono.

E’ pur ovvio però che l’attuale società retta dalla Famiglia Langella non debba cedere alle prime avances, ma allo stesso tempo memori di quello che è stato, capire bene a cosa si va incontro se la musica non cambia e se per qualsiasi motivo non si riesca a fare qualcosa in più degli ultimi tempi.

Il prossimo torneo

Il prossimo torneo targato 2023/2024 sarà un autentico inferno dantesco, non si chiede di arrivare al paradiso, ma giocarsi con dignità un purgatorio che tenda al paradiso, con una ragionata e sana programmazione, nei tempi e modi opportuni e giusti, altrimenti l’inferno sarà ad un solo tiro di schioppo.

Lo sanno bene le altre società che si stanno muovendo per programmare la prossima stagione: come il Giugliano che ha già confermato il D.S. Antonio Amodio, il Benevento che dopo la retrocessione si è affidato all’esperienza del D.S. Carli o il Taranto che ha rinnovato il contratto a Mister Eziolino Capuano e potremmo continuare.

L’aiuto che in questo periodo sembra essersi palesato dall’esterno con le lettere d’intenti di cui tanto si parla, di persone interessate a rilevare la società o parti di essa, deve far riflettere anche sul possibile prossimo futuro di questa società e capire che se il tutto deve avvenire per il suo bene, la sua crescita e contestualmente dei suoi tifosi e della città a cui appartiene, va fatto un sano ragionamento e pensare seriamente a convogliare le forze per ripartire si, ma con obiettivi degni di questa gloriosa piazza.

A cura di Giovanni Donnarumma


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