Da Branduani a Simeri, passando per Nava, Allievi, Bachini, Mastalli, Viola, Strefezza e Canotto, tutti ampiamente promossi. Uomini valorosi prima ancora che ottimi calciatori
I
l campionato è finito, questo il Pagellone di fine anno:
Portieri:
Paolo Branduani voto 7,5
Uno dei migliori portieri della storia recente della Juve Stabia, capace di arrivare in punta di piedi e a campionato appena iniziato, ma riuscendo ad essere subito decisivo con una continuità spaventosa nei primi mesi. Non gli sono mancati i passaggi a vuoto in alcune gare, con la squalifica per due giornate nel post Bisceglie a segnare il punto più basso della sua stagione che è stata esemplare. Nelle due gare contro la Reggiana, pur se poco impegnato, sembrava tornato a livelli super. Ripartire da lui sarebbe molto importante per avere una sicurezza tra i pali.
Alessandro Bacci voto 7
Due presenze in Coppa Italia Tim, contro Bassano e Ascoli, subendo 4 reti senza grosse responsabilità, una presenza in Coppa Italia, a Pagani, sfortunata per il rigore finale costato la qualificazione, ma soprattutto due gare in campionato, contro Lecce, in trasferta, e Sicula Leonzio in casa, senza subite reti, e con la determinazione di chi vuol giocarsi la sua chance nella maniera giusta. A queste aggiunge 36’ nel recupero di Francavilla chiudendo il campionato con il record di non aver subito nemmeno una rete. Si ritrova davanti un grande portiere, le vespe sanno che hanno una riserva che è pronta sempre per dare il suo contributo importante.
Luca Zanotti voto 6
Gioca una sola partita, quella di Andria alla prima giornata di campionato, e subisce tre reti di cui due nelle quali è molto incerto. Il voto sufficiente è dovuto alla stagione che fanno i suoi compagni, ma merita comunque una voto alla persona, visto che in campo comunque non ha avuto l’opportunità di rifarsi, non per errori degli allenatori ma perché davanti a se aveva due portieri molto affidabili. Da rivedere.
Difensori:
Valerio Nava voto 8
Il giocatore più migliorato dell’intera rosa è proprio lui perché parte con tante perplessità, anche e sopratttutto della critica e degli addetti ai lavori, sembra essere anche in dubbio la sua titolarità nelle prime partite, dove non fa benissimo, ma poi cresce, sente la fiducia dello staff tecnico, e migliora di partita in partita diventando quasi un atleta a livello di colui che gli ha lasciato il posto proprio lo scorso agosto, ovvero quel Tommaso Cancellotti che proprio come lui, era partito tre anni fa con tante deficienze sul campo che ha risolto. Il buon Valerio deve prendere spunto da questa stagione per provare a fare ancora meglio. Il voto premia soprattutto il suo miglioramento costante.
Carlo Crialese voto 7,5
Più continuo del suo compagno di reparto, ma per lui il discorso è diverso rispetto a Nava, perché già dalle prime sgroppate sulla corsia di sinistra si intuisce che Carlo è un atleta forse già pronto per una big di categoria, e anche per giocarsi delle chance per approdare in B. Ottimo piede, che usa bene per un goal fenomenale contro il Lecce al Pinto, e spesso il mister gli fa battere angoli e punizioni dal limite. Molto bravo nel sovrapporsi sulla fascia, un po’ meno in fase difensiva dove ha ancora qualche limite.
Nicholas Allievi voto 7,5
La scorsa estate tutti pensavano che fosse il titolare scelto di Caserta e Ferrara insieme a Morero, ma in realtà ha dovuto aspettare il suo turno perché prima Redolfi e soprattutto Bachini gli avevano levato il posto fisso. Lui ha atteso, si è fatto trovare pronto quando è stato utilizzato, segnando anche qualche goal e ricordando vagamente, nei colpi di testa in area avversaria, e per struttura fisica, quel Sergio Ramos del Real Madrid bravo proprio a segnare goal importanti. Negli ultimi due mesi del campionato diventa un vero e proprio baluardo della diga difensiva delle Vespe. Complimenti per la sua grinta e volontà.
Matteo Bachini voto 7,5
Parte indietro nelle gerarchie, poi si guadagna il posto e non lo cede più. Con Morero, nel periodo di novembre e dicembre, diventa un’arma in più per mister Caserta e quando c’è lui, sarà un dato meramente statistico, la squadra subisce meno goal. Ottima la sua caratteristica di uscire palla al piede con potenza e forza fisica. Peccato averlo perso per il finale di campionato per uno stiramento che gli ha fatto saltare i play off. Resta uno dei migliori della stagione in gialloblè
Alex Redolfi voto 6,5
Il più discontinuo dei centrali difensivi stabiesi perché nelle prime giornate sembra quasi pronto per avere delle chance da titolare, ma qualche problema fisico e poi la disastrosa partita di Bisceglie gli fa perdere stima e un po’ di sicurezze che però recupera, forse anche grazie al lavoro dello staff tecnico, per disputare dei buoni play off con una sola piccola leggerezza nel doppio confronto con la Reggiana, quando all’andata un suo errore libera Cesarini. Per il resto un torneo sufficiente.
Lino Marzorati voto 6,5
Il suo arrivo a gennaio era stato accolto positivamente dalla piazza al posto di Morero che aveva preferito la serie B nella vicina Irpinia. Non è stato il Marzorati che tutti si aspettavano, anche se resta comunque positivo il suo arrivo. Dopo metà stagione passata con dei giovanotti a Prato, è arrivato in una realtà diversa riuscendo a mettere la sua esperienza al servizio della squadra. Peccato per i problemi di ordine fisico che non gli anno permesso di essere al meglio. Sfortunato l’epilogo della stagione, entrato in campo per dare una mano sulle palle alte nel finale di Reggio arriva un goal proprio di testa dove probabilmente la sua esperienza doveva essere decisiva, e non lo è stato. Nella prossima stagione si potrebbe ripartire anche da lui.
Pietro Dentice voto 6
Arrivato per dividersi le presenze con Nava o addirittura per provare a prendersi la fascia destra difensiva, il buon Pietro non ha mai convinto realmente i suoi allenatori che gli hanno sempre o quasi preferito Nava. Un po’ è stato anche fermato dagli infortuni che lo hanno limitato molto. Si rifarà l’anno prossimo.
Omar Gaye voto 6
Le sue lacrime nel finale della sfida di Coppa Italia a Pagani per aver provocato il rigore della vittoria azzurro stellata sono uno spot per il gioco del calcio perché mostrano tutta la voglia di un ragazzo di poter essere importante per la sua squadre. Un bravissimo ragazzo al quale la sufficienza va di diritto. La sua storia merita solo l’eccellenza nel voto della vita!
Santiago Morero voto 5,5
Poteva essere la stagione nella quale poter entrare di diritto nel cuore di tutti i tifosi stabiesi, ma purtroppo a gennaio ha preferito lasciare Castellammare per giocarsi qualche presenza in serie B (12 di cui solo 9 da titolare) invece di restare qui da protagonista e guadagnare qualche soldino in meno. Peccato, perché stava disputando un ottimo campionato, e probabilmente, con lui, nel girone di ritorno e nei play off le possibilità potevano essere anche di più. Di Molinari e Corona, al giorno d’oggi, ne nascono sempre di meno, purtroppo.
Centrocampisti:
Alessandro Mastalli voto 8
Ventidue anni, fascia di capitano, goal decisivi come quello nella gara più bella e stoica dell’anno, il successo al via del Mare contro il Lecce, cosa che nella storia del calcio stabiese non era mai capitata, gare di sofferenza portate a casa con la personalità dei grandi, mentre già con il bel goal di Andria all’esordio si era capito che era l’anno della sua consacrazione. Lo vogliono in tanti, dai club di A che lottano per la salvezza, a quelli di B. i complimenti di Fabio Caserta che nell’ultima conferenza post gara al Menti lo ha paragonato a Marchisio mentre alcuni colleghi gli davano del “piccolo Iniesta”. A volte commentare con una pagella sembra deleterio, ma il voto più alto, Caserta a parte, lo merita proprio lui che a gennaio non ha abbandonato la barca gialloblù come hanno fatto altri. Peccato non poterlo ancora avere a Castellammare nelle prossime stagioni, ma come ha dichiarato anche il direttore Polito, è il suo momento per giocarsi carte importanti per la sua carriera.
Luigi Viola voto 7,5
E’ stato sicuramente una delle scoperte della stagione calcistica stabiese, arrivato come un buon rinforzo per la linea mediana, ma con obiettivi diversi da quelli che poi sono stati ottenuti dall’ottimo collettivo termale, il bravo Luigi ha sposato a pieno il progetto voluto da Fabio Caserta e da mezzala nel 4-3-3 è stato forse il migliore del reparto, anche se il più continuo è stato il compagno di reparto Mastalli. Le sue incursioni e la sua dinamicità lo hanno portato ad essere sul podio dei migliore della stagione.
Bruno Vicente voto 7
Acquisto azzeccatissimo del mercato invernale, ha dato equilibrio alla squadra e dal suo ingresso in campo a Fondi la stagione stabiese è svoltata in positivo perché serviva un metronomo capace di interdire ma anche e soprattutto di fare viaggiare il pallone. Peccato per la chiusura molto negativa con l’espulsione che è costata cara negli ultimi 10’ di Reggio Emilia che potevano essere decisi anche nel finale.
Kelvin Matute voto 6,5
Pochi i match disputati, soprattutto nella seconda parte della stagione, quando l’ingresso tra i titolari di Vicente gli ha levato ulteriori spazi in campo. Non ha i piedi delicati, ma la sua fisicità, in alcuni match, è stata importante per cambiare modulo e schemi difensivi, soprattutto, e offensivi, di mister Caserta.
Giacomo Calò voto 6,5
Il voto è più di incoraggiamento che per il reale valore del suo campionato che per i suoi mezzi poteva essere molto più importante. Le qualità ci sono, la volontà di fare anche, come dimostrato in alcuni match dove ha provato finanche a strafare, ma l’esplosione qualitativa della sua carriera da regista di centrocampo ancora non è arrivata. Potrebbe essere la scommessa per il futuro della società, se si risolveranno i problemi di iscrizione.
Theophilus Awua voto 6
Si è visto pochissimo ma la sufficienza l’ha meritata nelle poche partite giocate.
Giorgio Capece voto 5,5
In una reale pagella di fine stagione, il suo voto sarebbe stato 4, ma in un anno così positivo, non ci possono essere macchie neanche nei voti. Catastrofico in alcune partite, come ad Andria, la sua lentezza è stata in alcune partite il tallone d’achille delle vespe. Probabilmente è in una fase di carriera molto in calando, da lui ci si aspettava molto di più
Attaccanti Esterni:
Gabriel Strefezza voto 8
Arrivare dalle giovanili e fare così bene non se lo aspettava nemmeno lui, probabilmente. Il suo inizio non è stato dei migliori, non riuscendo a capire che tra i senior le marcature, soprattutto in Europa e in Italia, sono molto più strette e arcigne. Ad un certo punto della stagione, però, qualcosa in lui è cambiato, e salito di intensità, le sue scorribande e i suoi dribbling sono stati importanti, goal, assist e giocate funamboliche hanno accompagnato le vespe in un grande finale di stagione. La serie C, continuando così, gli starà strettissima.
Luigi Canotto voto 7,5
Genio e sregolatezza sono i termini più adatti a sottolineare la stagione di Luigi Canotto che è stato semplicemente strepitoso in alcune gare, ma anche molto sotto tono in altre. Di certo, arrivando con buone credenziali tecniche da Trapani, ma meno sotto l’aspetto comportamentale, non ci si poteva attendere una stagione con 11 reti e 9 assist in 35 partite, per lui che è un attaccante esterno sono dati eccezionali.
Fabrizio Melara voto 6,5
L’acquisto più importante del mercato invernale, arrivato dal Benevento, dopo un anno di quasi inattività, da gare ufficiali, per motivi tecnici, ha prima ritrovato una discreta condizione, ha fatto vedere giocate da atleta di serie superiore, ma è stato condizionato da un problema muscolare accusato proprio quando stava entrando in condizione. Peccato non averlo potuto vedere al meglio della condizione, perché poteva essere l’uomo della provvidenza nelle gare come quelle di Reggio Emilia. Se la società riparte, lui potrebbe essere l’uomo giusto.
Filippo Berardi voto 6,5
Troppo discontinuo, bene anzi benissimo all’inizio, poi una flessione troppo evidente nel mesi centrali della stagione, per esplodere di nuovo negli ultimi due mesi che hanno fatto vedere un Berardi già pronto per la serie B. Se avesse mantenuto le premesse iniziali per tutto il campionato sarebbe stato tra i migliori della categoria.
Francesco Lisi voto 6
Poteva sicuramente chiudere meglio e più degnamente la sua esperienza stabiese, magari senza mugugnare troppo la scorsa estate e chiedendo di rimanere a gennaio dove la sua partenza ha creato sicuramente dei problemi a Fabio Caserta. Peccato, perché negli ultimi due mesi sarebbe stato importantissimo.
Punte Centrali:
Simone Simeri voto 8
Trentasei partite, ventitré da titolare, 12 reti e 1 assist. Una stagione quasi da incorniciare per lui che era alla prima esperienza di serie C dopo i 21 goal segnati nella stagione precedente in serie D. Un attaccante in grande crescita, partito come riserva di Paponi, ha subito mostrato di essere in grado di far reparto da solo e seppur meno esperto e condizionante nel gioco del buon Daniele, ha fatto vedere di poter fare la differenza anche in serie C. Peccato per non averlo visto titolare nell’andata contro la Reggiana, forse le vespe sarebbero andate avanti, ma la riprova non c’è.
Daniele Paponi voto 7,5
Condizionato, come sempre in carriera, dai problemi muscolari, che gli hanno fatto saltare i due mesi centrali della stagione, proprio quando la Juve Stabia sembrava resistere in zona play off, già nei primi 5 posti, il suo ritorno in campo ha portato a vittorie preziose come a Lecce. Peccato non averlo avuto al meglio nei play off perché il Papo quest’anno era molto caldo e contro la Reggiana ha forse fallito le occasioni più importanti, sia all’andata sia al ritorno. Resta un’annata calcistica ottima per il centravanti anconetano.
Lorenzo Sorrentino voto 6
Dodici presenze, solo 2 da titolare, e 2 goal realizzati contro Paganese e Reggina per lui che era, nelle gerarchie di mister Caserta, la terza scelta come prima punta dopo Paponi e Simeri, e che ha giocato anche qualche spezzone da esterno, come a Trapani. Non male per essere solo un’alternativa nella parte di campionato dove, proprio in attacco, tutti erano al meglio con sei attaccanti arrivati benissimo e in condizione all’ultimo mese stagionale.
Tommaso Costantini voto 5,5
Difficile da giudicare, ma nelle occasioni avute, poche per la verità, non ha mostrato caratteristiche tali da poter giocare in serie C.
Allenatori:
Fabio Caserta voto 9
Primo campionato da capo allenatore, un voto che fa capire come la sorpresa più grande è stata proprio il mister, capace di mettere insieme i cocci della stagione fallimentare 2016-2017, quella della grande delusione di una squadra che partita per vincere fu eliminata al secondo turno dei play off. Le sue esperienze da vice le ha fatte fruttare tutte, perché prima con Pancaro, poi con Fontana e Carboni, Fabio c’era in panchina e forse già si erano capite le sue potenzialità. Ha dovuto fare di necessità virtù per tutta la stagione, partendo con una rosa nuova per il 90% dei partecipanti, perdendo Cancellotti a fine agosto, Lisi e Morero a fine gennaio, e riuscendo a far crescere tanti bravi ragazzi che mai si erano espressi a questi livelli, come Nava, Canotto, Bachini, Crialese, Simeri, Viola, Strefezza, Berardi, Redolfi e tutti gli altri, li ha aspettati, li ha consigliati come solo un bravo fratello maggiore sa fare, per poi vederli rendere tantissimo e fare delle imprese come a Lecce, a Catania e anche nei play off, senza perdere contro la Reggiana, messa sotto sia all’andata sia, nel secondo tempo, al ritorno. Quarto posto del tutto inatteso, eliminato dai play off per sfortuna, arbitraggi, e forse anche qualche scelta al limite, come quella di mettere un difensore in più a quindici minuti dalla fine a Reggio Emilia, con un uomo in più. Con il segno di poi, un errore, uno dei pochi stagionali per lui, che ogni volta ha fatto di necessità virtù, cambiando uomini, moduli e caratteristiche della squadra, ma senza mai snaturare la voglia innata sua e dei suoi ragazzi di fare più di quello che gli si chiedeva per far sognare di nuovo una piazza. La sua vittoria più grande? Aver riempito di nuovo il Menti, per due volte, nell’anno peggiore della storia come presenze medie allo stadio (meno di mille, ndr)
Ciro Ferrara voto 8
Staff societario:
Franco Manniello (patron) voto 10
Dieci come gli anni di presidenza, dieci come i giocatori che fanno la differenza e fanno vincere le squadre, lui lo ha fatto da presidente, prima con Giglio, poi da solo, regalando a Castellammare tre anni di B, due promozioni, quattro play off di serie C giocati di cui 1 vinto, con una Juve Stabia che mai nelle sua storia, per un decennio di fila, era riuscita ad ottenere questi risultati. Meglio addirittura della gestione Fiore, ora c’è qualche crepa ma la sua passione per questi colori non si affievolirà mai, come per tutti i veri tifosi della squadra.
Clemente Filippi (direttore generale) voto 10
Ciro Polito (direttore sportivo) voto 10
Chiaramente un voto cumulativo per l’ottimo lavoro svolto va anche al “supporting-cast” come viene chiamato nel basket Nba, le persone che lavorando nel silenzio e dietro le quinte sono stati importantissimi, dal segretario generale Lello Persico, al Team Manager Pino Di Maio, dal segretario Sportivo Rosario Imparato al responsabile arbitri e dirigente Giulio Vuolo Zurlo, dal responsabile dell’ufficio marketing Giovanni Somma all’addetto alla sicurezza dello stadio Costantino Peccerillo, da Giovanni Savastano al dottor Catello Di Somma passando per il sempre preciso e puntuale ufficio stampa diretto da Umberto Naclerio con Angelo Mirante, Giuseppe Amato e Serena Di Capua. Il Voto per tutti è chiaramente 10 per la passione per quei colori che non manca mai.
a cura di Giovanni Donnarumma
RIPRODUZIONE RISERVATA