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Castellammare di Stabia

Juve Stabia: nelle sabbie mobili muoviti il meno possibile..

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“Quando sei nelle sabbie mobili muoviti il meno possibile. Più ti agiti, più vai giù!”

A

bbiamo deciso di iniziare il nostro editoriale con una frase sentita in tanti film e che ben si incastra con la situazione attuale della Juve Stabia. La doppietta in casa, nefasta dal punto di vista dei risultati, come ormai ogni anno accade, ha portato soltanto un punto ai gialloblù ed ha decisamente accorciato la classifica nelle zone calde. La Juve Stabia, a quota 32 punti, ha visto avvicinarsi chi sta sotto, in primis il temibile Catania, uscito vincitore nel derby siciliano contro il Messina.

Juve Stabia 32, Catanzaro 30, Monopoli e Catania 29, con Melfi più staccato a 24 punti: saranno queste le squadre che si giocheranno la salvezza diretta ed il piazzamento negli spareggi per mantenere la categoria.
Il riferimento alle sabbie mobili con cui abbiamo esordito è facilmente intuibile. Si dice spesso che quando si incappa nella trappola delle sabbie mobili, la cosa da fare è stare fermi, muoversi il meno possibile in quanto qualsiasi movimento non indispensabile non fa altro che avvicinare la fine.

E’ proprio questo che deve fare la la Juve Stabia, sotto la pressione delle “sabbie mobili” della zona play out, affidarsi cioè alle proprie certezze ed evitare qualsiasi mossa non essenziale, le cui conseguenze potrebbero essere letali.
Anzitutto sarà fondamentale trovare, anzi, non perdere, la compattezza tra squadra e tifosi. L’apporto della splendida tifoseria stabiese è imprescindibile per le sorti della squadra ed anzi, dire che la Curva Sud è il 12esimo uomo in campo è forse riduttivo, visto il sostegno e la carica con cui i tifosi gialloblù spingono le Vespe. In questo senso assumono rilevanza gli applausi riservati ai calciatori dopo il pareggio contro il Matera e la sconfitta amara nel derby contro il Benevento.

Sarà inoltre decisivo ripartire dalle sicurezze tattiche acquisite dai ragazzi di Zavettieri dopo il mercato di gennaio che ha rivoluzionato la squadra stabiese. Non è il momento di provare esperimenti o cercare il coniglio nel cilindro; serve una squadra combattiva che sa cosa fare in campo. Di importanza capitale sarà il recupero degli uomini chiave nello schema tattico stabiese. Abbiamo scelto quattro elementi da cui ripartire. Ci riferiamo a Stefano Russo, che ha finalmente conquistato continuità nelle sue prestazioni ed appare finalmente libero da problemi fisici; ancora a Sergio Contessa, che in questo finale di stagione deve mettere il turbo, dai suoi piedi e dalle sue sgroppate passa buona parte della salvezza stabiese; a Kenneth Obodo, il Capitano che ha tirato la carretta per una stagione intera e che deve trascinare le Vespe anche e soprattutto in questo ultimo scorcio di campionato. Infine parliamo di Stefano Del Sante, il grande colpo del mercato di gennaio, l’ariete in grado di abbattere le difese avversarie e che, si spera, si sia conservato i gol più pesanti per il finale di campionato.

A sei giornate dal termine della regular season, la salvezza della Juve Stabia passa, a nostro avviso, da tre partite decisive. Gli scontri con Messina, Ischia (da giocare sull’isola) e Lupa Castelli Romani, appaiono alla portata delle Vespe e, se ben approcciati, possono dare la spinta ai gialloblù per uscire dalle sabbie mobili dei play out.

Saranno tre le parole d’ordine cui affidarsi: compattezza, coraggio e cuore.

Raffaele Izzo


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