Prima intervista da socio di minoranza della Juve Stabia per Franco Manniello, che cede il 67% delle quote societarie a Felice Ciccone. Queste le parole di Manniello ai nostri microfoni al termine della conferenza stampa di oggi.
S
ono tifoso della Juve Stabia, lo sapete. Non ce la facevo più, in primis fisicamente, sentivo il bisogno di farmi da parte. Ho mantenuto parte delle quote sono perchè Ciccone mi ha garantito che senza di me la trattativa non si sarebbe chiusa ma adesso voglio godermi le Vespe solo da tifoso; tornare a guardare le partite ed essere vicino alla Juve Stabia con un coinvolgimento differente,
Del nuovo gruppo mi ha colpito la voglia di fare, il coraggio e la follia. Il merito va al Dr. Fogliamanzillo che ci ha permesso di conoscerci e di concludere questa trattativa. E’ stata l’unica trattativa seria per cui sono stato avvicinato, in mezzo a tantissime richieste ed interessamenti “seriali”, di chi parla ma senza avere interessi reali all’acquisto di una società di calcio.
Posso ora dedicare più tempo alla mia famiglia ed al mio lavoro. Sono entrato nel calcio quando c’erano Moratti, Berlusconi, Garrone..della vecchia scuola ero rimasto solo! E’ giusto lasciare le cose in mano ad un gruppo giovane, che ha risorse e voglia per fare bene. La soddisfazione è non aver fatto morire la Juve Stabia: posso solo sperare che la città, in tutte le componenti, supporti la nuova proprietà. Del resto San Catello è protettore dei forestieri..spero che questi ragazzi possano avere tanta fortuna.
La mia epoca calcistica finisce ufficialmente oggi. Portare avanti una squadra di calcio è durissima, sotto ogni aspetto. Pensavo davvero di non riuscire a salvare il calcio a Castellammare, ma sono felice che tutto si sia risolto bene, nonostante qualcuno adesso rosichi non poco. I risultati che ho ottenuto mi ripagano di ogni sforzo fatto: la gioia del 19 giugno 2011 ancora oggi non ha prezzo e la porterò sempre con me.
A cura di Antonino Gargiulo
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