Il Melfi non è mai riuscito a portare l’intera posta in palio dal Menti
Juve Stabia e Melfi, si sono affrontate a Castellammare allo stadio “Romeo Menti” in gare di campionato cinque volte, mai i lucani sono usciti vincitori dalla “casa stabiese”, infatti, lo score dice di due pari e tre vittorie dei gialloblù. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:
– 1967 / 1968 – Campionato di Serie D girone ‘ G ‘
9° giornata di ritorno: JUVE STABIA – MELFI 1 – 0 il gol della vittoria delle vespe fu realizzato dall’attaccante stabiese di nascita Alfonso GIORDANO.
– 2004 / 2005 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ C ‘
19 settembre 2004 – 2° giornata d’andata: JUVE STABIA – MELFI 2 – 2 (arbitro Dino Tommasi di Bassano del Grappa) vespe subito in vantaggio dopo due minuti con il calcio di rigore realizzato dal bomber Sandro AMBROSI; ad inizio ripresa il raddoppio delle vespe fu opera del capitano Carmine DI NAPOLI; a venti dalla fine Ferrara accorcia le distanze prima e poi a due dalla fine realizza la rete del pareggio per i lucani.
– 2009 / 2010 – Campionato Nazionale di Seconda Divisione girone ‘ C ‘
29 novembre 2009 – 15° giornata d’andata: JUVE STABIA – MELFI 2 – 1 (arbitro Gennaro Palazzino di Ciampino) come nell’ultimo precedente al “Menti”, vespe subito in vantaggio dopo quattro minuti con Marco CAPPARELLA che poi raddoppiò alla mezz’ora; nella ripresa per i gialloverde ci fu la rete di La Porta.
– 2014 / 2015 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘
14 dicembre 2014 – 17° giornata di ritorno: JUVE STABIA – MELFI 2 – 0 (arbitro Daniel Amabile di Vicenza) le reti gialloblù entrambe nel primo tempo nell’arco di quattro minuti prima con Matthias LEPILLIER e poi con un calcio di rigore realizzato da Samuel DI CARMINE.
– 2015 / 2016 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘
16 gennaio 2016 – 1° giornata di ritorno: JUVE STABIA – MELFI 1 – 1 (arbitro Daniele De Remigis di Teramo) le reti una per tempo, quella di marca gialloblù nel primo con Pietro ARCIDIACONO, mentre nel secondo la rete dei lucani, portò la firma di Herrera.
Giovanni Matrone