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Juve Stabia, Logiudice: “Ecco le strategie di mercato”

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a nostra redazione, presente ieri a Gubbio per il ritiro della Juve Stabia, oltre a seguire l’amichevole contro il Ponte D’Assi terminata 11 a 0, ha avuto anche il piacere di raccogliere le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti delle vespe, uno di questi è sicuramente il direttore sportivo Pasquale Logiudice, ecco le sue parole:

“Ci auguriamo che la stagione che sta per iniziare sia più fortunata di quella appena terminata, anche se non ci vuole molto. Stiamo lavorando bene sul mercato ma stiamo trovando difficoltà in alcuni ruoli, come le trovano tutti, a causa della carenza di giocatori in determinate zone del campo.

In difesa abbiamo perso Polak che è voluto andare alla Cremonese ma abbiamo un accordo di massima con Amenta. Se tutto va bene e riusciamo a chiudere l’operazione Amenta, prendiamo un mancino forte fisicamente e bravo ad impostare, ed è quello che stavamo cercando.

L’altro posto in difesa potrebbe essere occupato da Morero, vedremo come evolverà la situazione.

Non bisogna dimenticare che c’è Santacroce in prova e deve dimostrare di stare bene, in più stiamo testando Atanasov che l’anno scorso abbiamo visto davvero poco.

Abbiamo anche in prova Bertolo, che è un altro mancino, ma la regola degli over frena un po’ perché costringe ad averne solo 16 e questo ci ha fatto cambiare strategia già alcune volte in un mese.

Ad esempio non ci aspettavamo di dover sacrificare tre under per Zibert, ci siamo dovuti adeguare.

Romeo? La sua non conferma è dovuto ad una questione tattica. Io ho sempre sostenuto che Romeo è un un ottimo difensore in una difesa a tre, siccome giocheremo a quattro si sarebbe dovuto adattare ancora per un anno e sarebbe stata una riserva. Inoltre con la regola over ci sarebbe stata un’altra grana da risolvere. Ci ha dato tanto in due anni anche da adattato in una posizione a lui non congeniale, ma dovevo prendere una decisione e ho deciso così.

La prima punta? Il buco in questo ruolo è un buco molto difficile da coprire, bisogna trovare il profilo giusto alla nostra causa. Sforzini? No, assolutamente. Mai pensato a lui. Ma non perché non sia un buon giocatore ma perché è un attaccante statico d’area di rigore e per il gioco di Fontana, che chiede una mano anche all’attaccante, serve un giocatore che dia una mano alla squadra.

Del Sante e Ripa? Resteranno entrambi. Non bisogna dare pressioni al recupero di Ripa e abbiamo deciso di tenere anche Del Sante perchè in ritiro sta facendo vedere quello che sa fare. Questo è il vero Del Sante e sono sicuro che ci potrà dare una mano.”

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